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Mourinho, anche il Benfica sul tavolo: la situazione
José Mourinho tornerà sicuramente ad allenare questa estate e per lui potrebbe profilarsi un ritorno al patria: più precisamente al Benfica.
Che José Mourinho sia ancora uno dei migliori allenatori in circolazione non ci sono dubbi. La prorompente figura dello Special One continua a riscuotere consensi a tutte le latitudini. Nonostante i numerosi ammiccamenti ricevuti dai principali top club europei, per il tecnico portoghese potrebbero aprirsi le porte di una intrigante suggestione. Ovvero quello di un ritorno in patria, più precisamente al Benfica.
Il Benfica sarà la prossima squadra di Mourinho?
Mourinho in patria è considerato (a ragion veduta) una sorta di guru. Indi per cui non è inusuale pensare che le principali squadre lusitane farebbero carte false per farlo sedere sulla propria panchina. In passato ci aveva provato la nazionale portoghese, ora potrebbe essere il turno di una delle big del calcio portoghese.
Domenica scorsa, nonostante vi fosse il derby di Roma, Mourinho è stato fotografato mentre assisteva al derby portoghese fra Sporting Lisbona e Benfica dalle tribune del José Alvalade. Si pensava inizialmente a una semplice gita di piacere, considerando il fascino del match e le radici del Profeta di Setubal, ma ora stanno iniziando a uscire alcune indiscrezioni che vorrebbero raccontare una storia diversa.
Il noto quotidiano A Bola, infatti, lega la presenza allo stadio dello Special One ad alcuni contatti avvenuti nelle ultime settimane con la dirigenza del Benfica. Un’indiscrezione corroborata dalla situazione sempre più precaria dell’attuale allenatore, ovvero il tedesco Roger Schmidt.
Benfica una possibilità, ma Mou aspetta un top club…
L’ex-tecnico del PSV, dopo l’esaltazione della scorsa stagione, è ferocemente contestato da media e tifoseria a causa di una stagione ritenuta altamente insufficiente. I lusitani sono usciti ai gironi della Champions League, nonostante fossero la favorita per il passaggio del turno, e in campionato, a sei giornate dal termine, hanno quattro punti di ritardo (e una partita in più) rispetto proprio allo Sporting.
Sporting che, tra l’altro, ha battuto 2-1 al novantesimo il Benfica nella sfida scudetto di domenica scorsa che ha avuto Mourinho come spettatore interessato. Una sconfitta che rischia di rendere lo strappo fra Schmidt e la tifoseria insanabile. E per farsi perdonare di una stagione del genere, in cui la dirigenza lusitana ha indebolito la squadra cedendo Grimaldo e Gonzalo Ramos nella stessa finestra di mercato, non esiste allenatore migliore del portoghese per riconciliare l’ambiente del Benfica con la squadra.
Pur trattandosi di un’ottima squadra e di un’ipotesi romantica, il Benfica potrebbe non essere in cima alla lista delle priorità di Mourinho. E’ probabile che il portoghese voglia aspettare una chiamata di qualche club più prestigioso, come Bayern Monaco o un terzo ritorno al Chelsea. Anche perché Mourinho ha già allenato in Portogallo, sì, ma sulla panchina degli eterni rivali del Benfica: ovvero il Porto. Difficilmente i tifosi dei dragoes perdonerebbero un simile smacco a colui che ha fatto la storia del club fra il 2002 e il 2004.
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Caso FIFA-Diarra, rescissione e contratti: cosa significa la sentenza della Ue
La sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea sul caso Diarra, incentrata sulla compatibilità delle regole FIFA relative ai trasferimenti dei giocatori con il diritto comunitario, introduce importanti novità.
In particolare, la Corte ha esaminato le disposizioni del “Regolamento sullo Status e il Trasferimento dei Giocatori” (RSTP) della FIFA che riguardano la responsabilità solidale dei nuovi club in caso di risoluzione del contratto di un giocatore senza giusta causa e le sanzioni sportive associate.
Indice
Principali punti della sentenza:
1. Libertà di circolazione dei lavoratori: La Corte ha stabilito che le norme FIFA in questione costituiscono un ostacolo alla libertà di circolazione dei lavoratori all’interno dell’Unione Europea. In particolare, la regola che obbliga il nuovo club a rispondere in solido delle indennità dovute dal giocatore al precedente club rappresenta un freno per i club che potrebbero voler ingaggiare giocatori da altri Stati membri, creando rischi giuridici e finanziari rilevanti.
2. Proporzionalità delle sanzioni: Le sanzioni imposte ai nuovi club, inclusi il divieto di tesserare nuovi giocatori e l’obbligo di versare l’indennità, sono ritenute sproporzionate rispetto all’obiettivo legittimo di garantire la regolarità delle competizioni. Inoltre, la Corte ha sottolineato che i criteri di calcolo delle indennità tendono più a proteggere gli interessi finanziari dei club che a preservare la stabilità competitiva.
3. Contrasto con le regole della concorrenza: Le regole del RSTP limitano la concorrenza transfrontaliera tra club per il reclutamento dei giocatori, in quanto impongono restrizioni permanenti che possono dissuadere i club dall’ingaggiare giocatori già sotto contratto con altre società.
Implicazioni della sentenza
La decisione della Corte non abolisce il sistema di trasferimenti o consente ai giocatori di rescindere i contratti senza conseguenze. Tuttavia, stabilisce che le norme attuali della FIFA, che impongono responsabilità solidali e sanzioni sportive senza considerare le specifiche circostanze di ogni caso, eccedono quanto necessario per garantire la regolarità delle competizioni. I giocatori possono trasferirsi anche in presenza di una controversia contrattuale, ma il club precedente ha comunque il diritto di fare causa per ottenere un risarcimento.
Commenti:
Secondo il legale di FIFPro (il sindacato internazionale dei calciatori), Pieter Paepe, la sentenza rappresenta una svolta nel mercato dei trasferimenti, mettendo in discussione le basi economiche delle attuali regole. Emilio Garcia, responsabile legale della FIFA, ha sottolineato che i principi fondamentali del sistema dei trasferimenti rimangono validi, ma che la FIFA continuerà a lavorare per garantire stabilità e integrità nelle competizioni.
Questa sentenza potrebbe avere un impatto significativo sul futuro delle controversie contrattuali nel calcio, aprendo la strada a una maggiore libertà di movimento per i calciatori, pur mantenendo un quadro di regole che tutelino i club.
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Milan, nessuna bocciatura per Pavlovic: l’idea di Fonseca
Milan, quarta panchina consecutiva per il neo acquisto rossonero. Tuttavia non è da intendersi come una bocciatura, i dettagli.
Era stato un ottimo esordio quello di Pavlovic, eppure adesso il serbo è da quattro gare che si accomoda in panchina.
Una bocciatura da parte di Fonseca? Il motivo è uno solo, l’esplosione di Matteo Gabbia, neo convocato in Nazionale, costringe di fatto il tecnico portoghese a schierare chi in questo momento appare più in forma.
Siamo infatti certi che il difensore serbo avrà le sue occasioni. La dirigenza rossonera, nonché l’allenatore, ripongono forti speranze sul difensore.
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Milan, a gennaio 20 milioni per tre acquisti: i nomi caldi
Milan, determinante sarà ovviamente la posizione in classifica e in Champions, tuttavia la dirigenza ha in mente di stanziare un budget per colmare alcuni importanti gap.
A gennaio si compra, poche spese mirate per colmare alcuni gap importanti. La coperta è corta in alcuni reparti, inadeguata in altri.
Ecco perché i 20 milioni di euro serviranno per un terzino destro, un mediano e un attaccante. Per la corsia destra ipotizziamo la partenza di Davide Calabria. Il capitano ha scadenza di contratto al 30 giugno 2025 e l’ultima finestra utile per ricavare ancora qualche euro è quella di gennaio se, come sembra, non c’è in previsione il rinnovo.
Al suo posto, viste anche le deludenti prestazioni di Emerson Royal, potrebbero essere stanziati 10 milioni per Kieran Trippier, esperto laterale del Newcastle.
A centrocampo il sogno è Samuele Ricci, ma probabilmente si andrà a ripiegare su un prestito con diritto di riscatto. Il nome è quello di Carney Chukwuemeka, esubero del Chelsea e in cerca di minutaggio in campo.
In attacco si proverà invece a cedere Luka Jovic per provare a prendere Jonathan David. Il nuovo modulo a due punte di Paulo Fonseca impone un ulteriore acquisto in attacco e il francese con scadenza di contratto la prossima estate, potrebbe venire via da Lille a prezzi di saldo.
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