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Moviola style: i casi del dott. Sarli| Gli anticipi della 23° giornata
Cari lettori, bentornati al consueto appuntamento con Moviola style, oggi analizzeremo insieme gli anticipi della ventitreesima giornata, pochi goal ma tante emozioni
In queste prime cinque partite di questo turno di campionato vedremo l’Hellas Verona che ha battuto il Bologna, il Genoa che contro l’Udinese ha conquistato un prezioso punto in chiave salvezza, l’Inter che, pur faticando, ha battuto il Venezia, la Lazio, che a sorpresa ha fermato l’Atalanta e la Fiorentina, stoppata a Cagliari. Ecco a voi la moviola, buon divertimento.
Moviola style, Hellas Verona-Bologna
Gli scaligeri vincono e staccano ulteriormente i felsinei che adesso sono a +6. Dopo 14′ il Bologna, a sorpresa, passa in vantaggio con una giocata meravigliosa di Orsolini che, con una sassata chirurgica, manda il pallone a insaccarsi nell’angolino basso di destra. Al 38′ il Verona perviene al pari con Caprari che, servito da Lazovic, di tacco mette a segno uno splendido goal. Al 43′ viene ammonito Simeone che, essendo diffidato, salterà la prossima partita. Fine primo tempo sull’1-1.
Ripresa, al 52′ ci prova Simeone ma Skorupski dice no con un grandissimo intervento e al 57′ si ripete su Caprari che ci ha provato con un rasoterra centrale. Al 62′ il Bologna reagisce con Dominguez che, vedendo il portiere fuori dai pali, ci prova direttamente dalla bandierina ma il pallone s’infrange sulla traversa. Al 74′ il felsineo Hickey viene ammonito e, essendo diffidato, salterà la prossima partita. All’85 il Verona torna in vantaggio con Kalinic, cross lungo e teso di Lasagna che termina sulla testa del croato il quale, da due passi, incorna con precisione nell’angolino basso di destra, 2-1 e partita chiusa, il Verona sale a quota 33 punti, il Bologna resta indietro a 27 ma può stare relativamente tranquillo.
Moviola style, Genoa-Udinese
Punto importante per il Genoa, che resta comunque in pericolo con solo 13 punti, 4 in meno del Cagliari. I rossoblù partono forte, dopo 3′ Ekuban riceve un cross in area e calcia subito, Silvestri toglie il pallone dall’angolino basso di sinistra. Al 4′ al 16′ è Yeboah a provarci ma Silvestri si ripete, ottimi riflessi in entrambi i casi. Fine primo tempo.
Ripresa, al 70′ ci riprova Yeboah, pallone sempre indirizzato nell’angolino basso di sinistra, Silvestri dice ancora no. Al 79′, nel giro di pochi secondi, arriva il doppio giallo per Cambiaso espulso per proteste. L’Udinese però non sfrutta l’inferiorità numerica, la partita finisce a reti inviolate e il Genoa riprende fiato anche se, al momento, la salvezza resta improbabile.
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Moviola style, Inter-Venezia
La capolista soffre ma batte i lagunari. Veneti molto combattivi che passano addirittura in vantaggio ma non basta per battere l’Inter, che infatti ribalta la partita. Al 19′ il Venezia va a segno con Henry che insacca un cross di Ampadu, palla che sbatte sotto la traversa e s’insacca, nulla da fare per Handanovic, lagunari sorprendentemente in vantaggio. Al 36′ reagisce l’Inter con Lautaro Martinez che però, al volo, spedisce la palla sopra la traversa. Al 40′ Barella si ritrova la palla sui piedi e pareggia insaccandola sulla destra, interviene il VAR ma il goal è convalidato. Al 2′ di recupero i nerazzurri protestano per un rigore che non viene concesso, fine primo tempo.
Nella ripresa, al 70′ Dimarco su punizione dalla media distanza trova i guantoni di Lezzerini. L’Inter continua a premere ma bisogna aspettare il 90′ per vedere il goal del meritato vantaggio, Dumfries crossa e Dzeko, di testa da due passi, va a segno infilando il pallone nell’angolino basso di sinistra, 2-1 e partita chiusa. L’Inter vince e conserva il primo posto con una partita da recuperare, il Venezia trema perché ora il Cagliari è distante solo 1 punto.
Moviola style, Lazio-Atalanta
Un’ottima Lazio ferma la Dea che pareggia a reti inviolate per la seconda volta consecutiva. La partita è avara di emozioni, tanto che nel primo tempo non succede praticamente nulla, a parte i due gialli per la Dea combinati a Pezzella e Zappacosta.
Nella ripresa la Lazio si fa pericolosissima al 64′, palo pieno colpito da Zaccagni. Al 74′ è ancora Lazio, Marusic dal limite raccoglie un rimbalzo e calcia, palla sopra la traversa. Non accade più nulla, l’Atalanta non crea nulla ma riesce a pareggiare, la Lazio rimane agganciata alla Fiorentina.
Moviola style, Cagliari-Fiorentina
La Fiorentina pareggia a Cagliari dimostrando che, come si dice, in dieci si gioca meglio. La Fiorentina è infatti pervenuta al pari in inferiorità numerica. Una partita condizionata da due errori dal dischetto, uno per parte e il primo è per la Fiorentina: dopo 7′ Bellanova in area falcia un’avversario, è rigore ma Biraghi sbaglia calciando basso e centrale, Radunovic è attento. AL 24′ Gonzalez arriva da solo davanti alla porta ma calcia largo sulla destra, al 25′ si vede il Cagliari, Joao Pedro manda la palla sul palo sinistro. Al 45′ la Viola spreca una grandissima occasione con Bonaventura che di testa, da due passi, manda il pallone alle stelle. Al 2′ di recupero Gaston Pereiro manda sulla traversa una punizione da buona posizione. Fine primo tempo a reti inviolate.
Ripresa, al 47′ i sardi passano in vantaggio, Gaston Pereiro calcia benissimo un corner e trova Joao Pedro che non sbaglia, palla in rete sulla destra, è 1-0. Al 63′ un giocatore della Viola in scivolata evita guai peggiori fermando un tiro di Dalbert, Al 65′ l’episodio che potrebbe cambiare il match, Odriozola viene espulso, rosso diretto, per un fallo di mano in area, è rigore ma Joao Pedro fallisce dal dischetto, Terracciano si tuffa benissimo alla sua sinistra e respinge il tiro. Come si dice, in dieci si gioca meglio e lo Fiorentina lo dimostra, al 75′ Sottil pareggia i conti concludendo una splendida azione personale con un gran tiro nell’angolino basso di destra, niente da fare per Radunovic. Finisce così, 1-1, la Fiorentina rimane in zona europea e il Cagliari si avvicina alla salvezza, ora soltanto a 1 punto.
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Hellas Verona, l’esito degli esami per Serdar e Livramento
L’Hellas Verona ha poco fa comunicato l’entità degli infortuni capitati a Suat Serdar e Rocha Livramento durante il match disputato in casa del Monza.
Il primo è stato sostituito a metà gara da Niasse mentre il secondo ha fatto il suo ingresso nella seconda frazione per poi uscire dal campo poco prima del fischio finale.
Hellas Verona, come stanno Serdar e Livramento
Di seguito il comunicato pubblicato dal club gialloblu:
Hellas Verona FC comunica che il calciatore Suat Serdar, durante il match giocato contro il Monza – 23a giornata di Serie A Enilive 2024/25 – ha subito una lesione di secondo grado al retto femorale sinistro.
Il calciatore Dailon Livramento, sempre nel corso della gara disputata contro il Monza, ha subito un edema al retto addominale destro.
I tempi di guarigione di entrambi i calciatori saranno quantificabili in base all’evoluzione del quadro clinico.
Il centrocampista tedesco dovrebbe stare fuori circa 1 mese, mentre l’attaccante capoverdiano i tempi dovrebbero essere un po’ più brevi.
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Arsenal-Newcastle: probabili formazioni e dove vederla
Domani alle 21:00 andrà in scena al St. James Park di Newcastle la semifinale di ritorno di EFL Cup tra Newcastle e Arsenal.
I padroni di casa sono chiamati alla rimonta dopo aver subito una pesante sconfitta per 2-0 nella semifinale di andata giocata all’ Emirates Stadium. Scopriamo ora come si presenteranno le due formazioni per la sfida di domani.
Qui Newcastle
Per quanto riguarda la squadra guidata dal tecnico Eddie Howe, dovrebbe scendere in campo riproponendo il solito 4-3-3 visto anche nella precedente sconfitta nell’ultimo turno di Premier League contro il Fulham (1-2) . Il tridente d’attacco sarà formato da Barnes e Almiron alle spalle di Isak, lasciando così un turno di riposo a Gordon e Jacob Murphy, autore dell’unico goal nell’ultima sfida. A centrocampo, invece, si va verso le riconferme del trio Joelinton, Tonali e Guimaraes, così come per i 4 difensori Hall, Burn, Schar e Livramento. Tra i pali invece del solito Dubravka dovrebbe esserci L’ex portiere del Burnley e della nazionale inglese Nick Pope
Qui Arsenal
Il tecnico dei Gunners Mikel Arteta, forte dei goal di vantaggio del turno precedente, dovrebbe scendere in campo riproponendo un 4-3-3. Per quanto riguarda l’attacco si va verso la riconferma di Havertz e Martinelli con la sola differenza rispetto alla sfida precedente contro il City, di Sterling in campo al posto del belga Trossard. Stessa storia anche in mezzo al campo dove si va verso due riconferme in Odegaard e Rice e una sola sostituzione che vedrà in campo Merino al posto di Tomas Partey, autore anche di uno dei 5 goal contro i Citizens. Davanti a Raya invece prenderanno parte alla sfida Timber, Saliba, Gabriel e Calafiori.
Le probabili formazioni di Newcastle-Arsenal
Newcastle (4-3-3) Pope, Hall, Burn, Schar, Livramento, Joelinton, Tonali, Guimaraes, Barnes, Almiron, Isak
Arsenal (4-3-3) Raya, Timber, Saliba, Gabriel, Calafiori, Odegaard, Merino, Rice, Stering, Havertz, Martinelli
Newcastle-Arsenal: Dove vederla
Newcastle-Arsenal, in diretta dalle 21:00 di Mercoledì 5 Febbraio dallo Stadio Saint James Park di Newcastle, non sarà visibile in Italia, in quanto nessuna emittente ha acquistato i diritti per trasmettere della EFL Cup nel nostro paese.
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Juventus, un mercato da sufficienza
La Juventus ha affrontato un mercato di gennaio complicatissimo, gestito da Cristiano Giuntoli con la pressione al massimo fino all’ultimo secondo.
L’obiettivo era chiaro: servivano quattro rinforzi e quei quattro sono arrivati. Un mercato essenziale, più di necessità che di visione a lungo termine.
Juventus, gli acquisti
Sono arrivati ben in quattro:
Alberto Costa al posto di Danilo, Veiga per sostituire Cabal, Kelly come alternativa a Bremer, Kolo Muani per rimpiazzare Milik
Le cessioni pesano, soprattutto quella di Fagioli, che ha chiesto di partire e ha lasciato un vuoto tecnico non facile da colmare. Arthur, invece, ha rinnovato il prestito al Girona, una mossa che non porta benefici immediati alla Juve.
Il giudizio complessivo? Un mercato da sufficienza, un “tappabuchi” più che una programmazione a lungo termine.
La paura di non farcela, in campo e fuori, ha giocato un ruolo chiave, portando a scelte di emergenza più che di prospettiva.
Alla fine, però, l’obiettivo è stato centrato: dare a Thiago Motta le pedine necessarie per lottare fino in fondo.
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