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Napoli, le parole di Conte spaventano i tifosi | Dimissioni in arrivo?
Prima dell’esordio del Napoli in campionato contro l’Hellas Verona si parla già del “caso Conte”, con le parole del tecnico che gelano l’ambiente azzurro
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Conte insoddisfatto del suo Napoli
Come al solito non le ha mandate a dire, Antonio Conte. Nessuno dovrebbe sorprendersi. Eppure, sentire delle parole così drastiche nella conferenza che anticipa un match fa sempre un po’ paura. Soprattutto se si tratta della partita di esordio del Napoli in campionato, dopo una stagione da dimenticare e con tanta voglia di tornare in alto. E soprattutto se a pronunciare quelle parole è il tecnico salentino, il cui arrivo è stato visto come una speranza di rinascita per tutto l’ambiente azzurro.
Una situazione difficile
Nella sua analisi Conte ha parlato dei problemi di mercato, di una situazione molto complicata e dello scudetto del 2023, reo di aver gettato fumo negli occhi, alimentando le illusioni di tifosi e addetti ai lavori. Oggi la sua posizione appare molto meno stabile di quanto si pensasse fino a qualche giorno fa, e qualcuno inizia a ipotizzare scenari a dir poco drammatici.
Conte subito via dal Napoli?
Com’è logico, molti tifosi hanno popolato i social di tweet e post nei quali prevedono le dimissioni del tecnico nel giro di poco tempo. Ma cosa c’è da aspettarsi dal futuro? Qual era il reale fine delle parole di Antonio Conte? Ne ha parlato anche il giornalista Vittorio Zambardino ne Il Corriere del Mezzogiorno. Di seguito le sue parole: “Sull’affare Osimhen il confine con l’assurdo è varcato ormai da tempo. Su Brescianini? Una figura inqualificabile. La sensazione è che sul versante societario sia cambiato poco. L’attivismo del direttore Manna non nasconde la sua sostanziale mancanza di potere. Sostituire una formula in un contratto mentre sta per essere firmato è una vecchia tecnica per farlo saltare. Su Osimhen il giovane dirigente non può nulla. Forte sensazione che ci sia in società qualche fenomeno, non il presidente, che sta facendo pesare i suoi poteri sostanziali di veto e ostruzione. Il grande rilancio prevedeva l’efficienza delle due sfere, tecnica e societaria. Forse non funziona niente e Antonio ce l’ha detto. Dopo le parole di oggi, ci sarebbero solo le dimissioni, ma non vogliamo nemmeno pensarci“.
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Milan, il boss propone un nome: Moncada lo boccia ancora | Dirigenza spaccata sull’allenatore
Milan, nulla è più come prima dopo la sconfitta al San Siro ad opera del Liverpool. Il summit tra Ibrahimovic e il resto della dirigenza e la clamorosa decisione di guardarsi intorno alla voce allenatore. Vediamo qui di seguito.
Indiscrezioni da fonti molto vicine al mondo rossonero ci confermano che nell’immediato post gara contro il Liverpool, una volta uscito Paulo Fonseca, sia volato più di uno straccio tra Ibrahimovic, Moncada e Furlani. Si è capita perfettamente la frase “Non l’ho scelto io” detta dallo svedese nei confronti dell’allenatore. Tanto che lo stesso Ibrahimovic era pronto a far fuori Fonseca la sera stessa.
Non sappiamo ovviamente se e quando accadrà, ma l’esonero di Fonseca sembra ormai vicino. In caso di sconfitta pesante nel derby contro l’Inter le probabilità sono altissime, ma c’è anche chi sostiene possa accadere qualcosa proprio nelle prossime ore. Ipotesi che riteniamo comunque difficile.
Ebbene, sta accadendo la stessa identica cosa successa tra la primavera e l’estate, con Ibrahimovic che propone Massimiliano Allegri, o Maurizio Sarri e il resto della dirigenza, Moncada in testa, a preferire un nome più internazionale, un allenatore estero come Terzic o addirittura Tuchel. Ricordiamo che in primavere l’ex attaccante rossonero, ora Senior Advisor di Redbird, aveva un accordo con Antonio Conte e poi si è preferita una scelta collegiale a favore di Fonseca.
La storia si ripete quindi. Ibrahimovic aveva già parlato con Allegri in estate quando il livornese si era addirittura proposto per la panchina. L’ex Juventus viene considerato il tecnico ideale per rilevare questo Milan rattoppato. A prescindere che ha casa a Gallarate, ai rossoneri serve un deciso intervento nella fase difensiva e Allegri avrebbe la particolarità di aver già lavorato a Milanello, quindi senza l’alibi e il problema di doversi adattare. Cosa che invece accadrebbe con gli altri profili esteri, ma in questo caso non c’è tempo da perdere.
In buona sostanza assistiamo a un’altra spaccatura nella dirigenza. Chi la vincerà sul nuovo allenatore?
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“Fratelli d’Italia per sempre”: l’addio di Baggio a Schillaci
Totò Schillaci ci ha lasciato stamattina a soli 59 anni: lui e Baggio ci fecero vivere Notti Magiche ai Mondiali italiani del 1990.
Roberto Baggio, attraverso un toccante messaggio su Instagram ha voluto salutare l’amico Schillaci, vinto da un male incurabile. I due attaccanti nel 1990 fecero vivere un’estate indimenticabile a milioni di italiani a suon di gol ed emozioni.
Baggio e Schillaci condivisero anche un paio di stagioni con la maglia della Juventus.
Queste le parole dell’ex Pallone d’Oro:
“Ciao mio caro amico, anche stavolta hai voluto sorprendermi.
Rimarranno per sempre impresse nel mio cuore le notti magiche di ITALIA 90 vissute insieme.
Fratelli d’Italia per sempre”
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Roma, l’esonero di De Rossi scatena i tifosi | A Trigoria adesivi contro Friedkin
La sponda giallorossa di Roma è nel caos dopo l’esonero a sorpresa dell’allenatore e bandiera Daniele De Rossi. La reazione dei tifosi non si è fatta attendere
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Roma, esonero shock per De Rossi
Come un fulmine a ciel sereno, l’esonero di Daniele De Rossi si è abbattuto inesorabile lasciando un’aria di inquietudine nell’ambiente giallorosso. Il successore, Ivan Juric, dovrebbe già dirigere il prossimo allenamento pomeridiano. Il suo compito? Rimettere in carreggiata una stagione che non è partita come ci si aspettava, dopo i risultati del 2023/24 portati a casa da “Capitan futuro”.
La contestazione dei tifosi della Roma
Tra lo stupore di una decisione drastica e inaspettata e la delusione per il nome del nuovo tecnico, non sono tardate ad arrivare le lamentele, social e non, dei tifosi giallorossi. Chi prepara le proteste fuori da Trigoria, chi scrive di essere pronto a fare la rivoluzione. Insomma, da che parte sta il tifo romanista pare ben chiaro.
E quell’adesivo sul muro…
Intanto, sulle pareti del Centro Sportivo Fulvio Bernardini sono spuntati i primi adesivi, molto chiari e che non le mandano certo a dire, che recitano: “Yankee go home”.
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