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Napoli, lutto per l’ex capitano Antonio Juliano
A Napoli, oggi, è un giorno triste: proprio stamattina è stata annunciata la morte dell’ex capitano azzurro Antonio Juliano. E’ stato un uomo chiave del club.
Se il Napoli ha avuto Maradona, un po’ lo deve anche a lui: l’ex capitano del club partenopeo Antonio Juliano è morto oggi all’età di 80 anni.
Dietro di sé lascia soprattutto 22 anni al club come giocatore tra giovanili e Prima Squadra (dal 1962 al ’78). Qui ha preso parte a 394 partite, segnando 26 gol.
Con il Napoli ha vinto ben quattro trofei: due Coppe Italia, nel 1962 e nel ’76, una Coppa delle Alpi nel ’66 e una Coppa di Lega Italo-Inglese nel ’76.
Per il resto, è stato per una sola stagione al Bologna, al quale ha giocato 15 partite e segnato 2 gol, e ha giocato in Nazionale, partecipando a 18 partite tra il 1966 e il ’74 e vincendo anche un Europeo nel ’68.
Juliano e l’amore per il Napoli: parla il figlio Andrea
In una vecchia intervista rilasciata al sito AreaNapoli, il figlio di Juliano, Andrea, parlò del rapporto di suo padre con il club. Un rapporto che fu di grande amore.
Così Andrea Juliano: “Per mio padre la napoletanità è tutto, è sempre stato il primo tifoso del Napoli. Per lui esisteva ed esiste solo il Napoli, mi ha sempre ripetuto una frase: ‘O Napoli o niente’.
Lasciò Napoli brevemente, ma solo per dimostrare ancora che era un calciatore ad alti livelli, quando giocò nel Bologna”.
A proposito del coinvolgimento del padre nell’affare Maradona: “E’ stato il primo a credere nell’operazione Maradona. Fu la chiave per l’arrivo di Diego in azzurro, voleva portare qui da noi un giocatore che non si era mai visto prima, mi diceva che vederlo giocare gli faceva venire la pelle d’oca.
Ferlaino non credeva pienamente all’operazione quanto mio padre, rimase 10 giorni in più a Barcellona e riuscì grazie al suo impegno ad aprire le porte di un affare che sembrava impossibile.
Convinse un titubante Gaspart a cederlo, lo stesso ex presidente del Barcellona recentemente ha poi riferito di essersi un po’ rammaricato di tutto il tempo fatto aspettare al Napoli”.
L’annuncio della morte di Juliano
La notizia della sua morte arriva dal giornalista RAI e vice-direttore nazionale del TgRegione Antonello Petrillo, che gli ha dedicato questo tweet:
❤️❤️❤️ Il #Napoli e l’intero calcio italiano perdono una sua straordinaria bandiera. Ci ha lasciati Totonno #Juliano, uno dei più grandi registi di sempre del calcio italiano: 18 presenze in #Nazionale nell’era dei #Rivera #Capello #Bulgarelli #DeSisti #Ferrini #Frustalupi. 505… pic.twitter.com/x4JlevtXtP
— Antonello Perillo (@anperillo) December 13, 2023
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Milan, una rondine fa primavera? Assolutamente no | L’editoriale di Mauro Vigna
Milan, nel day after della vittoria al Bernabeu siamo qui a gioire giustamente sull’eroica impresa dei nostri. Ma una rondine fa primavera?
Il Milan vince, stravince e convince al Bernabeu contro il Real Madrid dell’ex Carletto Ancelotti. Una vittoria importante, bellissima e soprattutto meritata perché giocata con la giusta intensità per tutti i 90 minuti, senza la minima sbavatura a parte il rigore un po’ ingenuamente concesso da Emerson Royal.
Giusto gioire, certe serate sono magiche e vanno festeggiate con tutti gli onori, soprattutto se si arrivava a Madrid da squadra sfavorita contro ogni favore del pronostico.
Quindi tutto risolto? La posizione di Fonseca torna a fortificarsi? I rapporti tra il tecnico e Leao sono tornati idilliaci come il primo giorno? Theo Hernandez è finalmente felice?
La risposta è no a tutte e tre le domande. Ma vincere aiuta a vincere, mai detto nel mondo del calcio è più azzeccato.
Ora al Milan serve continuità e soprattutto la giusta umiltà nel preparare le partite contro le cosidette piccole. Lo abbiamo visto contro il Parma e contro il Monza, due risultati diversi, ma a livello di prestazione la stessa identica pochezza. Ed è significativo il fatto che le principali difficoltà siano sorte nel primo tempo, quando la squadra non aveva fatto una corretta tara all’avversario. Forse prendendo la situazione sotto gamba per poi correggerla nel secondo tempo.
Lo ha detto anche ieri sera Fonseca:” In Italia il calcio è diverso“. Ha perfettamente ragione, in Europa non mettono i pullmann davanti alla porta, ma giocano a viso aperto. Questa sarà la sfida più grande di questo Milan e di Fonseca stesso, vincere con le piccole e preparare al meglio le partite. Non per sminuire nessuno, ma le partite contro l’Inter e il Real Madrid si preparano da sole. Ho citato queste due vittorie non a caso.
Se l’intensità sarà quella vista ieri anche contro l’ultima in classifica in campionato, allora potremo dire che il Milan è guarito.
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Milan, Leao sorprende anche sui social: durissimo lo sfogo
Milan, esce sicuramente vittorioso dal Bernabeu insieme alla sua squadra. Rafael Leao offre finalmente una prestazione degna di nota, ma casca nuovamente male sui social dove si lascia andare ad uno sfogo personale.
Un grande campione lo si vede anche dai comportamenti e probabilmente Rafael Leao deve ancora imparare qualcosa. Soprattutto a dominare rabbia e rancore, cosa che spesso gli sfugge utilizzando in maniera errata i social.
Sappiamo infatti che il portoghese è molto attivo ad esempio su Instagram. Anche ieri sera non ha fatto eccezione andando a pubblicare una serie di immagini attestanti la bella vittoria contro il Real Madrid.
Nell’ultima immagine compare infatti anche una didascalia riportante le seguenti parole:” Soffrivo e mi agitavo allo stesso tempo. Ho solo fatto sì che la merda non mi fermasse“.
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Milan, Reijnders sale in cattedra al Bernabeu: impenna il valore del Professore
Milan, una vittoria meritata e convincente quella di ieri sera al Bernabeu. Un meritato plauso a tutti i giocatori, ma sicuramente Reijnders è stato uno dei migliori. Il valore del giocatore impenna.
Viene da qualche tempo chiamato Il Professore. Ci riferiamo a Tijjani Reijnders, giocatore che anche ieri sera contro il Real Madrid è salito in cattedra e spiegato la lezione a gran parte degli avversari.
Lo abbiamo visto con la palla letteralmente incollata ai piedi, un errore in tutta la gara, una rete e la convinzione di avere messo a centrocampo uno dei migliori al mondo nel suo genere.
Classe ’98, si può dire che Reijnders si sta prendendo di diritto il centrocampo rossonero e l’accoppiata con Fofana funziona a meraviglia. Ovviamente sull’olandese iniziano a posarsi gli occhi di mezza Europa e non solo. Nei giorni scorsi abbiamo parlato di un interessamento del Barcellona, ma siamo certi che il Milan dovrà essere bravo e tempestivo nel prolungargli il contratto adeguandolo economicamente.
Il valore del giocatore, se continua così, si aggira intorno ai 60-70 milioni di euro. Una forte impennata dovuta a diversi aspetti, sicuramente la continuità è uno di quelli, oltre ad un ritrovato feeling con il gol.
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