Europei
Nazionale, il patto segreto fra Mancini e un giocatore
Nazionale, il patto segreto fra Mancini e un giocatore. In vista dei prossimi impegni azzurri, lo staff tecnico studia la lista e spunta un accordo clamoroso
La federazione è al lavoro in vista della partita inaugurale delle qualificazioni al prossimo campionato europeo, che si terrà al Maradona di Napoli il 23/03/2023 contro l’Inghilterra.
Una partita che riveste grande importanza, sarà necessario partire con il piede giusto. Il girone C nel quale è inserita l’Italia è complicato, con la presenza di Ucraina, Macedonia e Malta.
Il calcio si sta livellando, non ci sono più le cosiddette nazionali materasso. Basti ricordare che la Macedonia ha eliminato giù azzurri dalla corsa a un posto in Qatar.
Il ct Roberto Mancini, insieme al fido vice Alberigo Evani e al team manager Gabriele Oriali sta girando gli stadi in Italia e in Europa per testare dal vivo lo stato di forma degli azzurrabili.
I problemi in attacco, cruccio del ct. Quella voglia di rilanciare un vecchio pupillo
Fra difesa e centrocampo secondo lo staff tecnico la materia prima non manca e l’obiettivo è quello di scegliere i giocatori più in forma al momento della contesa.
I veri problemi sono in attacco, dove c’è penuria. I vari Ciro Immobile, Andrea Belotti, Gianluca Scamacca, Moise Kean non riescono a sfondare quando vestono l’azzurro.
Meno problemi sulle fasce, tanta abbondanza: Domenico Berardi, Nicolò Zaniolo, Giacomo Raspadori, Willy Gnonto, Vincenzo Grifo, Matteo Politano.
Ma come risolvere i problemi al centro dell’attacco ? Spunta una ipotesi clamorosa, un nome che in questo momento non dice più nulla a nessuno.
La telefonata fra Super Mario e il ct Roberto Mancini
Un giocatore mai uscito dal cuore e dai radar dei ct azzurro è Mario Balotelli. Il 32 enne milita nella squadra svizzera del Sion e rischia la retrocessione.
Un momento difficile per il ragazzo, con la tifoseria che gli ha voltato le spalle. Reo di non offrire un rendimento ottimale in campo, ma è proprio la situazione del Sion che è confusa.
Con un presidente diventato allenatore, esonerando il tecnico. Una situazione surreale, che ha colpito il giocatore. Abituato a ben altri palcoscenici.
In un momento così duro, il ct ha chiesto al giocatore se una chiamata in azzurro potesse essere propedeutica a una rinascita del tormentato talento bresciano. L’atleta ha promesso che per la causa azzurra darebbe tutto ciò che ha in corpo.
Europei
Italia Under 21, i convocati di Nunziata per l’Irlanda
Il ct dell’Italia Under 21 Carmine Nunziata ha diramato la lista dei convocati per la sfida cruciale contro l’Irlanda, valevole per la qualificazione ad Euro25.
La Nazionale Under 21 guidata da Carmine Nunziata si appresta a giocarsi un’importante opportunità per accedere alla fase finale dell’Europeo del 2025. Gli azzurrini dovranno affrontare uno scontro decisivo martedì 15 ottobre, contro l’Irlanda, sotto di 3 punti ma con una partita in meno.
Agli azzurrini basterà non perdere contro l’Irlanda per consolidare il primo posto del Gruppo A. Tuttavia la qualificazione potrebbe arrivare anche prima in caso di sconfitta dell’Irlanda contro la Norvegia, in programma venerdì 11 ottobre.
Per questo appuntamento cruciale, Nunziata ha deciso di chiamare alcuni volti nuovi. Uno di questi è Marco Palestra, promettente difensore classe 2005 in forza all’Atalanta e alla sua prima convocazione con l’Under 21. Un’altra novità riguarda il ritorno di Mattia Viti, difensore dell’Empoli che rientra in squadra dopo oltre un anno e mezzo di assenza.
Italia, i convocati di Nunziata
Vediamo ora la lista completa nel dettaglio.
Portieri: Desplanches, Sassi, Zacchi;
Difensori: Bertola, Bonfanti, Ghilardi, Kayode, Palestra , Pirola, Savona, Turicchia, Viti, Zanotti;
Centrocampisti: Baldanzi, Bianco, Bove, Casadei, Fabbian, Fazzini, Miretti, Ndour, Prati;
Attaccanti: Ambrosino, Esposito, Gnonto, Koleosho.
Europei
Spagna-Germania, la UEFA ammette: “Manca un rigore”
Clamorosa ammissione della UEFA a distanza di mesi dalla partita Spagna-Germania di Euro 2024. Riferimento diretto a un errore arbitrale contro i tedeschi.
L’organo che controlla il calcio europeo ha pubblicato sul proprio sito un comunicato in cui c’è l’ammissione per un errore durante quella partita.
Clamoroso UEFA, l’ammissione: “Era rigore in Spagna-Germania”
Tramite un documento ufficiale, l’organizzazione ha ammesso e riconosciuto un clamoroso errore, che avrebbe potuto cambiare l’esito della competizione:
“L’errore riguarda sia l’arbitraggio in campo, che non ha assegnato il rigore dopo il fallo di mano dello spagnolo, sia il VAR, che non è intervenuto in un’azione che avrebbe dovuto concludersi con un rigore, come ha richiesto la squadra tedesca. Seguendo le ultime linee guida della UEFA, il contatto con la palla che interrompe un tiro in porta dovrebbe essere sanzionato più severamente, e nella maggior parte dei casi dovrebbe portare all’assegnazione di un calcio di rigore, a meno che il braccio del difensore non sia molto vicino al corpo.”
L’arbitro in questione è il chiacchierato Taylor, protagonista delle polemiche anche in occasione di Siviglia-Roma di qualche anno fa. In questo caso c’è anche una citazione più specifica al regolamento sui tocchi con il braccio all’interno dell’area di rigore.
Quel “dovrebbe essere sanzionato più severamente” non farà che far infuriare i tifosi tedeschi, usciti dalla competizione ai quarti di finale a causa di un goal al 119′, da nazione ospitante. Le polemiche non si placano nemmeno a distanza di mesi.
Europei
Euro 2032, l’Italia si prepara per un evento storico: tra sfide e opportunità
L’Italia ospiterà EURO 2032 insieme alla Turchia, ma il paese è in ritardo sulla preparazione degli stadi. Scopri le sfide infrastrutturali e le proposte UEFA.
Nel 2032, l’Italia tornerà ad essere protagonista di un importante evento calcistico: ospitando l’Europeo. Una competizione continentale che la UEFA ha assegnato in co-organizzazione con la Turchia. Il paese può vantare stadi già pronti per accogliere partite di livello internazionale, con l’Ataturk di Istanbul come gioiello principale, mentre l’Italia si trova in una situazione ben più arretrata.
Indice
Stadi Italia EURO 2032: la Situazione attuale e le parole di Uva
Questo ritardo è il risultato di una politica sulle infrastrutture sportive antiquata e complicata, che nel corso degli anni ha ostacolato la realizzazione di nuovi progetti per gli stadi. Michele Uva, dirigente UEFA responsabile della Sostenibilità, ha confermato la situazione critica. Queste dichiarazioni sono state riportate nell’edizione odierna di Tuttosport.
«Per EURO 2032 servono cinque stadi conformi alle normative, con progetti già approvati e finanziati. Attualmente, solo uno è pronto, lo Stadium di Torino. L’Olimpico di Roma necessita di pochi interventi, mentre la situazione di San Siro è più complessa. È passato un anno dall’assegnazione, ma non sono stati fatti grandi progressi. Non bastano solo cinque stadi, perché concentrarsi esclusivamente su questi rischia di ampliare ulteriormente il divario strutturale. Sarebbe necessario investire anche in impianti di medie e piccole dimensioni, con una politica più lungimirante. In Turchia, negli ultimi anni, sono stati costruiti 13 nuovi stadi, non solo quelli destinati all’Europeo».
Il Futuro di San Siro e il Confronto con Altri Iconici Stadi
Parlando specificamente di San Siro, Uva ha aggiunto: «Gli inglesi hanno demolito Wembley, i brasiliani il Maracanà, nonostante fossero considerati templi del calcio. Ci si affeziona a questi stadi, ma non possiamo pensare che siano eterni. San Siro è splendido, è un monumento, ma le due squadre milanesi, considerando il loro ruolo e la loro storia, dovrebbero avere ciascuna uno stadio moderno e capace di generare risorse, cosa che l’attuale struttura di San Siro non consente».
La Sfida delle Seconde Squadre e il Ruolo della UEFA
Riferendosi all’introduzione delle seconde squadre in Italia, Uva ha osservato: «Quando in Italia sono state introdotte le seconde squadre, ci sono state molte resistenze per il timore che scomparissero alcune realtà locali. Ora, però, è evidente quanto siano funzionali, come già accade in Germania, Spagna, Francia, e in modo diverso anche in Inghilterra. Purtroppo, la UEFA può fare poco, poiché la decisione finale spetta alla FIFA, e su certe questioni c’è poco margine d’azione. Negli ultimi otto anni, comunque, abbiamo reso i calendari più razionali e la UEFA sta promuovendo la sensibilizzazione su questo tema, anche se l’ultima parola rimane alla FIFA».
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