Nazionale Italia, estate di riflessione per il ct Mancini in vista degli impegni di settembre. La Nations League ha dato alcune risposte
Dopo la vittoria del campionato europeo 2020, il percorso azzurro del ct Roberto Mancini ha subito il profondo scossone della mancata qualificazione ai mondiali invernali in Qatar 2022. Un colpo per tutto il movimento.
Adesso l’allenatore jesino insegue la qualificazione ai prossimi campionati europei che si disputeranno in Germania nel 2024 e soprattutto il pass per la rassegna iridata che si terrà nel 2026 fra Canada, Usa e Messico.
Il recente terzo posto ottenuto alle finali della Nations League ha dato delle risposte al selezionatore, per quanto riguarda il futuro prossimo. Riflessioni particolari che riguarderanno il nucleo che dovrà centrare il doppio obiettivo.
Lo staff tecnico dovrà fare delle scelte nette, a partire dal modulo tattico. Passando per il gruppo di giovani sul quale puntare e le motivazioni di qualche veterano, apparso giù di corda e svogliato negli ultimi impegni.
Dopo alcune partite con la difesa schierata con tre uomini, la risposta non è stata delle migliori da parte della squadra. Il centrocampo fatica e l’attacco non ha rifornimenti. L’incontro con la Spagna ha messo a nudo i limiti.
Il gruppo sembra recepire meglio la difesa a quattro, con tre centrocampisti, due esterni e un centravanti di ruolo. Insomma, il classico 4-3-3 con il quale il ct Roberto Mancini
è diventato campione d’Europa qualche anno fa.Erano stati individuati i centrali per la difesa a tre: Gianluca Mancini, Rafael Toloi, Giorgio Scalvini (centro destra), Francesco Acerbi, Matteo Lovato, Caleb Okoli (centrali), Alessandro Bastoni, Alessandro Buongiorno (centro sinistra).
Ma la mancanza di un regista in mezzo al campo, esclude a priori il 3-5-2. Jorginho e Marco Verratti sono in fase calante, Bryan Cristante non ha lampi, Samuele Ricci e Salvatore Esposito sono troppo giovani per prendere in mano le redini.
Qualche veterano sarà messo da parte, si riparte dal 4-3-3
Dopo la Nations League qualche veterano non indosserà più l’azzurro a partire da Leonardo Bonucci. Subissato dalle critiche dopo il grave errore con la Spagna che ha portato al gol di Yeremi Pino dopo soli 3′.
Anche Jorginho e Ciro Immobile non dovrebbero fare parte della ripartenza azzurra, al loro posto le gambe fresche di altri giocatori. Piace l’idea di trasformare Sandro Tonali e Manuel Locatelli nel ruolo di registi.
Andranno avanti Francesco Acerbi e Rafael Toloi, ritenuti fisicamente ancora al massimo e motivati. Mentre su Alessandro Florenzi saranno fatte opportune riflessioni, servono ragazzi alle spalle di Giovanni Di Lorenzo.
In attacco fiducia a Gianluca Scamacca e Mario Retegui. Saluta Andrea Belotti. Sugli esterni Domenico Berardi, Matteo Politano, Nicolò Zaniolo, Federico Chiesa, Mattia Zaccagni e le new entry Simone Pafundi e Niccolò Cambiaghi.
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