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Nuovo stadio Milan, incognita location: il sindaco interviene
ll nuovo stadio? Un progetto tutt’altro che naufragato, dalle parti del Milan. Ecco qual è la situazione e quali le prospettive.
L’incontro che si è svolto ieri tra i vertici di Milan e Inter, il sindaco di Milano e i Ministri dello Sport e della Cultura ha riaperto la possibilità di un nuovo stadio nell’area di San Siro, nonostante il Milan mantenga l’interesse per San Donato, come ribadito dal presidente Paolo Scaroni.
Per tutta risposta, il sindaco di San Donato Andrea Squeri ha richiesto un incontro urgente con il Milan per chiarire la situazione, sottolineando l’importanza di serietà e trasparenza verso le istituzioni e i cittadini, visto l’avanzamento dell’iter amministrativo.
Queste le parole del sindaco circa gli obiettivi di un incontro: “Giungere ad un chiarimento in merito al progetto dello stadio a San Donato considerando anche che l’iter amministrativo ormai avviato richiede serietà e trasparenza nei confronti delle Istituzioni coinvolte e di tutti i cittadini”.
Squeri ha promesso di aggiornare la comunità dopo l’incontro.
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Prandelli: “Diamo tempo alla Juve. Retegui? Centravanti vecchio stampo”
Cesare Prandelli ha offerto un’analisi approfondita dei temi principali della Serie A in un’intervista esclusiva per TuttoMercatoWeb.com.
Oltre alla corsa allo Scudetto e alla nuova Juventus di Thiago Motta, Prandelli ha analizzato anche la Nazionale di Luciano Spalletti, spendendo parole d’elogio per le prestazioni di Mateo Retegui.
Prandelli: “Vlahovic? Sta facendo bene”
A seguire l’intervista completa di Cesare Prandelli.
Conte in due mesi ha rivoluzionato un Napoli che lo scorso anno sembrava allo sbando riuscendo a incidere anche sul mercato
“Il saper incidere sul mercato è un merito, una grande qualità. In genere un allenatore ha bisogno di due-tre mesi per riuscire a dare un’impronta a una squadra che pronti via inizia con una nuova mentalità. La struttura del Napoli dal punto di vista tecnico è un po’ quella di due anni fa e questa è una fortuna: Conte ha cambiato determinate cose, ma quando parti da basi così solide il concetto di gruppo e di squadra lo puoi avere anche in poco tempo. E’ vero sì che su certi particolari ci vuole più tempo, ma dal punto di vista del concetto di squadra in due-tre mesi si riesce a dare un’impronta”.
Ieri è arrivata la prima sconfitta della Juve di Motta. Quello dei bianconeri è un percorso più lento rispetto a quello del Napoli di Conte?
“Necessità di più tempo. Anche ieri s’è visto che cercano di fare determinate cose in campo, ma poi le eseguono con tempi diversi. Ci vuole un po’ più di tempo, più convinzione. Magari togliere qualcosa, ma farlo un po’ più veloce. Stanno seguendo un tracciato ma non lo fanno in maniera naturale, ci devono pensare. E quando pensi la palla gira più lentamente”.
Devono ancora capire fino in fondo le idee di Motta
“Quando la palla gira veloce è perché la squadra sa cosa deve fare, i giocatori sanno già dove giocarla. Se invece quando ricevi la palla fai un secondo controllo, poi devi alzare la testa, perdi un tempo di gioco. La squadra si deve abituare a questo tipo di calcio che non faceva: ogni allenatore ha le proprie esigenze, le proprie idee, e in questo momento la Juventus è una squadra che vuole sempre costruire gioco, fa triangoli in tutte le zone di campo. Per fare tutto questo ci vuole un po’ più di tempo”.
Conosce bene Vlahovic, che momento sta attraversando?
“Per i tifosi quando fai il centravanti devi sempre fare gol. Lui sta realizzando delle reti, sta giocando per la squadra e fisicamente l’ho visto molto meglio rispetto ad altri tempi. Deve solo stare tranquillo, sereno, e seguire i consigli dell’allenatore”.
L’essere l’unico centravanti della Juve e il fatto di non riuscire a sbloccare la trattativa per il rinnovo sono fattori che incidono in che modo sul suo rendimento?
“Io non credo che incidano… Comunque tutti i giorni è a contatto coi dirigenti, con persone che aiutano anche i ragazzi a crescere dal punto di vista psicologico. Non è un problema. Il problema è questa grande esuberanza di Dusan che vorrebbe far gol sempre, ma è quasi impossibile. Deve saper accettare partite diverse”.
Da settembre Spalletti ha trovato la sua Nazionale. Il rammarico è nel non esserci riuscito prima…
“Effettivamente è così. Vedo uno Spalletti molto più sereno: determinato sempre, ma sta trasmettendo dei valori in maniera un po’ diversa. Forse i ragazzi hanno percepito che non saranno mai soli, che ci sarà sempre il commissario tecnico a difenderli contro tutto e tutti e quindi speriamo che possano continuare a migliorare”.
E poi ha trovato il centravanti
“Io ho un’idea un po’ particolare su Retegui…”
Sarebbe?
“E’ un attaccante arrivato in Italia senza esser condizionato da nulla, è un tipo di centravanti che da tanti anni non vedevamo. Vecchio stampo: di un’altra scuola, di un’altra cultura. I nostri attaccanti negli ultimi 15 anni sono spariti perché fin da bambini sono abituati a venire incontro, giocano per l’appoggio. Invece Retegui attacca la profondità, vive per il gol. E poi Gasperini che è uno straordinario allenatore lo migliorerà ancora di più: speriamo possa essere per la Nazionale un valore aggiunto”.
E a proposito di attaccanti: Balotelli è a un passo dal Genoa
“Sono contento perché se accetta una sfida così vuol dire che è preparato. Credo possa regalarci ancora qualcosa di importante, ce lo auguriamo tutti e se lo augura soprattutto il Gila a cui voglio bene. Gli mando un grande abbraccio”.
Calciomercato
Calciomercato Inter, ritorno di fiamma per l’argentino? | Si pensa a uno scambio
Nonostante la prossima sessione di mercato sia ancora lontana, l’Inter pensa a come migliorare la rosa di Inzaghi. Tra i nomi un vecchio obiettivo
Inter, un nome torna di moda
È argentino il nome di cui si parla in questi giorni per l’Inter. In particolare, per il centrocampo di Simone Inzaghi. Ed è un profilo che era già stato seguito in passato e che, quindi, rappresenta una figura di interesse per il club nerazzurro. Si tratta di Rodrigo De Paul, attualmente in forza all’Atletico Madrid.
Apprezzato fin dai tempi dell’Udinese
Il giocatore, fondamentale nello scacchiere di Simeone e della nazionale albiceleste, era seguito dall’Inter già dai tempi in cui militava all’Udinese, in Serie A. Sarebbe, quindi, un piacevole ritorno di fiamma per lui. Ma non solo. De Paul conosce bene il nostro campionato e non dovrebbe avere grossi problemi ad ambientarsi, nuovamente, in Italia.
De Paul all’Inter, scambio in vista?
Secondo quanto riporta Inter Live, la trattativa potrebbe realmente essere intavolata, puntando sulla formula dello scambio. Questo perché il tecnico degli spagnoli, Simeone, apprezza particolarmente un centrocampista nerazzurro, ovvero Davide Frattesi. L’ex Sassuolo sta benissimo a Milano ma un’opportunità che gli garantirebbe un ruolo da protagonista e più minuti potrebbero ingolosirlo e non poco.
Le probabilità
Sebbene l’eventuale trattativa possa sembrare allettante ed, effettivamente, è risaputo un interesse dei nerazzurri per il calciatore argentino dell’Atletico, è poco probabile che gli attuali piani societari possano permettere un affare del genere. In primo luogo perché Frattesi non è tra i cedibili, e se dovesse partire, l’obiettivo della club sarebbe quello di monetizzare. In secondo luogo, perché Oaktree è poco propensa all’acquisto di calciatori over 30.
Notizie
Ultim’ora Milan, problemi in attacco: Camarda a Bologna
Ultim’ora Milan, il tecnico Fonseca dovrà fare di necessità virtù in previsione della sfida di sabato contro il Bologna. Vediamo in dettaglio.
La trasferta di Bologna prevista per sabato 26 ottobre alle ore 18 non vedrà convocati due dei tre attaccanti in organico.
Saranno infatti indisponibili sia Abraham che Jovic, il primo per una botta alla spalla, il secondo alle prese con una fastidiosa pubalgia.
Spazio quindi ad Alvaro Morata che fungerà da unica punta con Francesco Camarda nuovamente convocato che partirà dalla panchina pronto ad un eventuale subentro in campo.
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