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Parma: riprendono gli allenamenti. Situazione degli infortunati
Dopo 3 giorni di meritato riposo, ieri i giocatori del Parma hanno ripreso gli allenamenti a Collecchio. Sessione a porte aperte, i tifosi hanno quindi potuto osservare il gruppo e consolarsi in vista della pausa, con qualche foto e autografo.
Situazione infortunati:
Un vero e proprio bollettino di guerra quello che riguarda gli infortunati in casa Parma: 14 I giocatori che tra fastidi e infortuni hanno svolto lavori differenziati. Inoltre Stulac e Bastoni erano al seguito delle proprie squadre nazionali ( Slovenia e Under 21 Italiana). In 3 hanno svolto una parte di lavoro personalizzata e una col gruppo: Scozzarella, che ritorna dopo un lunghissimo periodo di stop, Deiola e Gagliolo.
Per entrambi nulla di grave, solo cautela in vista della importante gara con la Lazio. Allenamento differenziato e terapie per i 3 giocatori più attesi: Gervinho, Grassi e Inglese. Solo riposo e terapie invece per il capitano Bruno Alves. Per lui non è a rischio la gara con la Lazio. I lungodegenti Dezi, Munari, Sierralta e Dimarco hanno svolto terapie, ma per loro il rientro è ancora lontano.
Oggi doppia seduta di allenamenti:
Oggi pomeriggio, sotto il cielo grigio di Collecchio, sarà svolta una doppia seduta di allenamenti per i crociati. Come sappiamo, la serie A é ferma, ma ciò non vuol dire rinunciare agli allenamenti, anche perché ad aspettare D’Aversa e i suoi ragazzi c’è la Lazio di Simone Inzaghi, una squadra forte e difficile da affrontare.
Mancheranno diversi giocatori a causa di infortuni, tra i quali calciatori di fondamentale importanza. Per riavere il gruppo al completo, D’Aversa dovrà aspettare ancora diverso tempo. Intanto spera di recuperare almeno Inglese e Gervinho in vista della sfida contro i biancocelesti.
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Milan, Tassotti difende Leao:” Turnover? A volte ci sta ma senza arrivare al masochismo”
Milan, fa discutere da ogni tipo di latitudine la serie illustre di esclusioni di Rafael Leao dal campo. Ne ha parlato anche l’ex difensore e allenatore Mauro Tassotti.
L’ex difensore rossonero Mauro Tassotti è intervenuto dinnanzi ai microfoni della Gazzetta dello Sport per discutere dell’attuale situazione del Milan e in particolare delle esclusioni illustri di Rafael Leao entrato in una vera e propria rotta di collisione col tecnico Paulo Fonseca.
Ecco le sue parole:”Il Milan non può fare a meno di lui. Non conosco la situazione da dentro, se sono panchine punitive è un conto, se resta fuori per scelta tecnica è sbagliato. A volte ci può stare il turnover per spronarlo, ma senza arrivare al masochismo. E’ il più forte della squadra, se può deve giocare. L’allenatore lo deve recuperare a pieno. Da qui a fine stagione deve passare il tempo in campo e non in panchina. Poi le caratteristiche sono caratteristiche, non vedremo mai Leao ammazzarsi in scivolate difensive. Non sarà mai un giocatore generoso, questione di indole. Morata lo è, lui no”.
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Empoli, la porta è aperta a nuovi soci: le parole di Corsi
Sull’onda di un buon inizio di stagione, malgrado la sconfitta contro l’Inter, l’Empoli apre le porte a nuove opportunità. E a nuovi soci.
In un’intervista a Radio Serie A con RDS sono intervenuti il presidente dell’Empoli Fabrizio Corsi e la vicepresidente Rebecca Corsi. Hanno parlato del profondo legame che hanno con il club, del quale Fabrizio è presidente ormai dal 1991.
Empoli, le parole di Fabrizio e Rebecca Corsi
Questo il punto di vista del presidente: “Negli anni Sessanta mio padre era nel consiglio d’amministrazione della squadra. Dopo una riunione difficile, giurò che non avrebbe più avuto a che fare con l’Empoli, ma alla fine non mantenne quella promessa. Ricordo bene il mio primo giorno da presidente: fui nominato da amici che mi vedevano come una soluzione per risolvere una crisi. All’inizio doveva essere solo per qualche mese.
Avevo 31 anni, ero giovane, ma avevo il supporto di persone competenti anche al di fuori del CDA. Tra queste c’era Renzo Bagnoli, Patron di Sammontana ed ex presidente del club, che mi scelse forse anche per la passione e l’entusiasmo che avevo dimostrato. In quel momento l’Empoli rappresentava solo una soluzione temporanea: non possedevo la maggioranza delle azioni, che acquisii tramite un aumento di capitale”.
Su traguardi e obiettivi dell’Empoli
Per Corsi, il “vero scudetto” dell’Empoli è sempre stato restare in Serie A o ottenere la promozione dalla B, e rimane fedele a questo obiettivo, consapevole delle difficoltà da superare ogni anno. “L’importante è che tutto l’ambiente dia il massimo delle sue possibilità”.
Rebecca, invece, guarda a traguardi più ambiziosi: “L’Empoli ha già partecipato a competizioni europee, quindi tutto può succedere. Oggi però restiamo ancorati alla realtà: la nostra ambizione è la permanenza in Serie A. Se un giorno avremo le risorse per fare di più, lo scopriremo con il tempo”.
Il progetto del nuovo stadio dell’Empoli
I Corsi hanno poi discusso il progetto per il nuovo stadio e le novità per il centro sportivo. Così Rebecca: “L’amministrazione comunale è alle fasi finali del percorso partecipativo per lo stadio; poi seguirà la conferenza dei servizi. Noi stiamo formando una ATI, un’associazione temporanea d’impresa con i partner del progetto. Il centro sportivo, inoltre, è stato ampliato per diventare la casa degli allenamenti della prima squadra”.
Fabrizio: “Questi progetti richiedono tempo, e confesso che mi spaventa un po’ (sorride, ndr), ma i giovani vedono le cose in modo più positivo. Lo stadio, con i partner giusti, è diventato un’operazione fattibile, nonostante i dubbi che avevo in passato. Sarà una riqualificazione graduale, che ci permetterà di continuare a giocare nel nostro impianto”.
Apertura a nuovi soci
Guardando al futuro, Fabrizio apre alla possibilità di nuovi soci: “Stadio e centro sportivo sono le priorità a breve termine. Col tempo, potrebbe servire l’ingresso di qualcuno che ci aiuti a dare stabilità al club. Per noi, l’Empoli è una questione di famiglia, e ogni problema del club lo sentiamo come nostro.
Vogliamo portare la società verso un futuro più stabile. Anche nel settore giovanile abbiamo un gran potenziale: i ragazzi del 2012 potrebbero essere protagonisti in Serie A fra una decina d’anni”.
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Milan, un silenzio assordante dalla dirigenza: Fonseca sempre più solo
Milan, assistiamo ancora una volta alla totale assenza della dirigenza la quale sta lasciando affondare una barca comandata da un onesto lavoratore.
Un onesto lavoratore, questo è Paulo Fonseca. Aziendalista, ma non yesman, soprattutto quando si tratta di prendere decisioni complesse quali le continue esclusioni di Rafael Leao. Genio, se le cose vanno bene, capro espiatorio negli altri casi. E spesso si passa da uno stato all’altro nel giro di due partite.
Orbene, Fonseca avrà le sue responsabilità, ma la dirigenza di certo non può considerarsi esente da colpe. Anche in seguito alla sconfitta casalinga contro il Napoli nessuna dichiarazione e soprattutto nessun segno di vicinanza al proprio allenatore.
Una gestione di Leao, non il primo venuto, ma il miglior talento rossonero, lasciata al tecnico. Giusto o sbagliato, si presume che in certi casi si possa muovere la dirigenza per provare a sistemare alcune cose. Un Fonseca sempre più solo lasciato al suo destino. Che se continua così non sarà più troppo lungo.
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