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Piccari, che stilettata ai giochisti: “Allegri un fenomeno. Altri non sarebbero a -2 dall’Inter…”
Il direttore di TmwRadio, Marco Piccari, ha parlato dei temi d’attualità calcistica nel suo ultimo editoriale. Fra questi c’è anche Allegri.
Cosa ha detto Piccari?
Il metro di paragone per il tecnico labronico sono altri illustri allenatori della Serie A, come Mourinho o Sarri. Con quest’ultimo il paragone viene quasi naturale, dato che ha allenato per una stagione (2019-2020) la Juventus.
Di seguito, le sue parole:
❝Bisogna ammettere che Allegri è un fenomeno e parlo da non estimatore accanito. Altri allenatori non avrebbero saputo fare ciò che sta facendo fino a ora. Sono convinto che allenatori come Sarri o Mourinho non sarebbero a meno due dall’Inter dopo diciotto giornate. Solo lui, tra l’altro, poteva tenere la barra dritta l’anno scorso.❞
Leggi l’intervista completa su Tuttomercatoweb.
Sarri, il paragone con Allegri non regge
Nonostante abbia la fama di essere un “maestro di calcio“, il suo impatto con il grande calcio è stato spesso traumatico. Al Chelsea è stato oggetto di scherno da parte dei suoi stessi tifosi, celebre il coro “F*ck the Sarri-ball!” che era possibile udire a Stanford Bridge durante le partite dei Blues, e alla Juventus non ha certamente lasciato un buon ricordo nonostante lo scudetto vinto.
La sensazione diffusa è che, senza la pandemia da Covid-19 che ha ribaltato gli equilibri del campionato, la Juventus di Sarri non avrebbe mai vinto lo scudetto. Così come difficilmente la sua Lazio sarebbe finita davanti alla Juve di Allegri l’anno scorso, senza quella arcinota Spada di Damocle giudiziaria.
Quella è stata anche l’unica volta in carriera in cui una squadra di Sarri è finita davanti a una di Allegri in classifica. Non ci riuscì neppure con il suo (eccessivamente) celebrato Napoli: finora unica vera e fulgida espressione di quel concetto astratto che prende il nome di sarrismo.
In generale lo score di Sarri contro Allegri è da horror e rispecchia fedelmente i canoni della figura retorica della “bestia nera“. 11 vittorie per Max su 19 confronti, con quattro pareggio e quattro successi per il tecnico della Lazio.
L’ultima proprio in questo campionato: il 3-1 dello scorso 16 Settembre con cui la Juventus di Allegri ha inflitto una sonora lezione di calcio alla Lazio di Sarri. La differenza fra chi un “maestro di calcio” lo è (solo) a parole e fra chi, invece, lo è (davvero) con i fatti. E soprattutto con i trofei.
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Caso FIFA-Diarra, rescissione e contratti: cosa significa la sentenza della Ue
La sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea sul caso Diarra, incentrata sulla compatibilità delle regole FIFA relative ai trasferimenti dei giocatori con il diritto comunitario, introduce importanti novità.
In particolare, la Corte ha esaminato le disposizioni del “Regolamento sullo Status e il Trasferimento dei Giocatori” (RSTP) della FIFA che riguardano la responsabilità solidale dei nuovi club in caso di risoluzione del contratto di un giocatore senza giusta causa e le sanzioni sportive associate.
Indice
Principali punti della sentenza:
1. Libertà di circolazione dei lavoratori: La Corte ha stabilito che le norme FIFA in questione costituiscono un ostacolo alla libertà di circolazione dei lavoratori all’interno dell’Unione Europea. In particolare, la regola che obbliga il nuovo club a rispondere in solido delle indennità dovute dal giocatore al precedente club rappresenta un freno per i club che potrebbero voler ingaggiare giocatori da altri Stati membri, creando rischi giuridici e finanziari rilevanti.
2. Proporzionalità delle sanzioni: Le sanzioni imposte ai nuovi club, inclusi il divieto di tesserare nuovi giocatori e l’obbligo di versare l’indennità, sono ritenute sproporzionate rispetto all’obiettivo legittimo di garantire la regolarità delle competizioni. Inoltre, la Corte ha sottolineato che i criteri di calcolo delle indennità tendono più a proteggere gli interessi finanziari dei club che a preservare la stabilità competitiva.
3. Contrasto con le regole della concorrenza: Le regole del RSTP limitano la concorrenza transfrontaliera tra club per il reclutamento dei giocatori, in quanto impongono restrizioni permanenti che possono dissuadere i club dall’ingaggiare giocatori già sotto contratto con altre società.
Implicazioni della sentenza
La decisione della Corte non abolisce il sistema di trasferimenti o consente ai giocatori di rescindere i contratti senza conseguenze. Tuttavia, stabilisce che le norme attuali della FIFA, che impongono responsabilità solidali e sanzioni sportive senza considerare le specifiche circostanze di ogni caso, eccedono quanto necessario per garantire la regolarità delle competizioni. I giocatori possono trasferirsi anche in presenza di una controversia contrattuale, ma il club precedente ha comunque il diritto di fare causa per ottenere un risarcimento.
Commenti:
Secondo il legale di FIFPro (il sindacato internazionale dei calciatori), Pieter Paepe, la sentenza rappresenta una svolta nel mercato dei trasferimenti, mettendo in discussione le basi economiche delle attuali regole. Emilio Garcia, responsabile legale della FIFA, ha sottolineato che i principi fondamentali del sistema dei trasferimenti rimangono validi, ma che la FIFA continuerà a lavorare per garantire stabilità e integrità nelle competizioni.
Questa sentenza potrebbe avere un impatto significativo sul futuro delle controversie contrattuali nel calcio, aprendo la strada a una maggiore libertà di movimento per i calciatori, pur mantenendo un quadro di regole che tutelino i club.
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Milan, nessuna bocciatura per Pavlovic: l’idea di Fonseca
Milan, quarta panchina consecutiva per il neo acquisto rossonero. Tuttavia non è da intendersi come una bocciatura, i dettagli.
Era stato un ottimo esordio quello di Pavlovic, eppure adesso il serbo è da quattro gare che si accomoda in panchina.
Una bocciatura da parte di Fonseca? Il motivo è uno solo, l’esplosione di Matteo Gabbia, neo convocato in Nazionale, costringe di fatto il tecnico portoghese a schierare chi in questo momento appare più in forma.
Siamo infatti certi che il difensore serbo avrà le sue occasioni. La dirigenza rossonera, nonché l’allenatore, ripongono forti speranze sul difensore.
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Milan, a gennaio 20 milioni per tre acquisti: i nomi caldi
Milan, determinante sarà ovviamente la posizione in classifica e in Champions, tuttavia la dirigenza ha in mente di stanziare un budget per colmare alcuni importanti gap.
A gennaio si compra, poche spese mirate per colmare alcuni gap importanti. La coperta è corta in alcuni reparti, inadeguata in altri.
Ecco perché i 20 milioni di euro serviranno per un terzino destro, un mediano e un attaccante. Per la corsia destra ipotizziamo la partenza di Davide Calabria. Il capitano ha scadenza di contratto al 30 giugno 2025 e l’ultima finestra utile per ricavare ancora qualche euro è quella di gennaio se, come sembra, non c’è in previsione il rinnovo.
Al suo posto, viste anche le deludenti prestazioni di Emerson Royal, potrebbero essere stanziati 10 milioni per Kieran Trippier, esperto laterale del Newcastle.
A centrocampo il sogno è Samuele Ricci, ma probabilmente si andrà a ripiegare su un prestito con diritto di riscatto. Il nome è quello di Carney Chukwuemeka, esubero del Chelsea e in cerca di minutaggio in campo.
In attacco si proverà invece a cedere Luka Jovic per provare a prendere Jonathan David. Il nuovo modulo a due punte di Paulo Fonseca impone un ulteriore acquisto in attacco e il francese con scadenza di contratto la prossima estate, potrebbe venire via da Lille a prezzi di saldo.
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