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Premier League, stop all’ammortamento sopra i cinque anni per i trasferimenti

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Premier League, Newcastle

La Premier League ha deciso di allinearsi agli standard UEFA per quanto concerne la possibilità dei club di spalmare il costo dei giocatori su basi pluriennali.

La Premier League continua con la sua opera di ribaltamento del modello calcistico inglese. E’ ufficiale infatti lo stop agli ammortamenti sopra i cinque anni per i trasferimenti dei calciatori.

I contratti dei calciatori in Premier League: facciamo chiarezza

In molti negli ultimi anni si sono chiesti come fosse possibile che il Chelsea avesse potuto far firmare ad alcuni suoi tesserati (come Mudryk o Enzo Fernandez) contratti con una durata superiore a quella quinquennale.

Ma come? Il limite non era di cinque anni?” Si, ma quelle sono limitazioni FIFA. Il regolamento interno della Premier League, come spesso capita dato che quello inglese è un mondo a parte e questo è un concetto trasversalmente vero a tutte le latitudini della società britannica, è però diverso.

Nel Regno Unito non c’è un limite alla durata che può avere un contratto a tempo determinato. E il regolamento internazionale specifica che i club residenti in paesi il cui regime fiscale autorizza comportamenti diversi non rischiano di incorrere in sanzioni.

Di seguito, un estratto dell’articolo 18 del regolamento FIFA su “Lo Status e il Trasferimento dei Calciatori“. Trovate il PDF integrale cliccando sopra.

❝I contratti saranno conclusi per un periodo minimo che ha inizio dalla data del tesseramento fino alla fine della stagione e per un periodo massimo di cinque anni. I contratti di qualsiasi altra durata sono autorizzati solo se conformi alle leggi nazionali.❞

Premier League

Fatta la legge, trovato l’inganno

Il mio ultimo editoriale: “La Premier League e il Controllo Statale“.

Come spesso capita, i venti club di Premier League si sono riuniti per votare una nuova direttiva. La mozione prevede che l’ammortamento della spesa per il trasferimento di un calciatore, ossia l’impatto economico che questo avrebbe a bilancio, non possa più essere spalmato sopra i cinque anni.

Example given. Mudryk, nel Gennaio del 2023, si è trasferito al Chelsea firmando un contratto di 8 anni e mezzo: il più lungo dell’intera storia della Premier League. Ciò implica che il suo impatto annuale a bilancio sarà di circa 9 milioni di euro e quindi in linea con i paletti del FFP.

Altrimenti, se avesse sottoscritto un contratto quinquennale, la spesa annua che i Blues avrebbero dovuto registrare a bilancio sarebbe stata di venti milioni di euro. Più del doppio, quindi. Uno stratagemma che ha permesso al Chelsea di condurre due campagne acquisti da mezzo miliardo di euro l’una, senza però violare nessuna delle regole vigenti.

DORTMUND, GERMANY – 15.02.23: Mykhailo Mudryk during The match of match UEFA Champion League Borussia Dortmund vs FC Chelsea at SIGNAL IDUNA PARK

Premier League, a votare contro il Chelsea c’è anche…il Chelsea!

Leggi anche: “La Premier League si avvale di una commissione indipendente per il caso Manchester City“.

Differentemente da quanto capitato in passato però, l’UEFA ha imparato dai propri errori e ha trovato il modo di impedire ai club di aggirare le norme avvalendosi di cervellotici cavilli. Una scelta a cui si è allineata anche la Premier League, dopo le proteste degli altri club nell’ultimo anno.

Una decisione che è stata presa quasi all’unanimità. Con 15 voti favorevoli, 3 astenuti e solo 2 contrari. Fra i 15 voti favorevoli, ironia delle ironia, figura anche il Chelsea. Nonostante questa mozione in Inghilterra fosse già stata ribattezzata, prima ancora di vedere la luce, come “norma anti-Chelsea“.

Quindi questo vuol dire che il Chelsea non potrà più far firmare ai propri giocatori contratti dalla durata irreale? Ovviamente no. I club inglesi sono ancora liberi di far sottoscrivere ai propri tesserati contratti della durata che le due parti in causa ritengono essere la più opportuna.

Fermo restando che devono essere consapevoli delle implicazioni del caso e di che impatto avrebbe a bilancio trascinarsi una eventuale “zavorra” per un lasso di tempo così prolungato. Semplicemente, adesso il costo del trasferimento potrà essere spalmato massimo in cinque anni e questo a prescindere dalla durata dell’accordo stipulato.

L’ufficialità della decisione è stata confermata dalla stessa Premier League tramite un comunicato diramato sul proprio sito ufficiale.

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Juventus, Reinato Veiga ancora in dubbio per l’Atalanta

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Juventus, Thiago Motta

Juventus, dopo il successo contro l’Hellas Verona la squadra ancora non si è allenata ma oggi tornerà in campo in vista del big match contro l’Atalanta. 

Secondo La Gazzetta dello Sport, Thiago Motta, nell’attesissimo match contro la squadra di Gasperini, dovrà rinunciare a Francisco Conceicao, Nicolò Savona e Douglas Luiz, mentre è ancora in dubbio il neo acquisto Renato Veiga. Per il portoghese sarà decisivo l’allenamento di venerdì dove verranno definitivamente valutate le condizioni del giocatore e degli altri infortunati.

Juventus, Veiga sarà decisivo per il rush finale

La Juventus di Thiago Motta sta risalendo la cima della classifica e ora si trova solo a meno sei punti dalla vetta. Dopo cinque vittorie consecutive i bianconeri hanno definitivamente riacceso la corsa scudetto. Al rush finale mancano ancora 11 partite a e la Juve, che ora si ritrova senza coppe, può clamorosamente puntare al titolo.

Sabatini sulla Juventus

Se la Juventus, dopo diversi passi falsi nelle coppe, può ancora puntare alla lotta scudetto lo deve principalmente ad una ritrovata solidità difensiva. Già da inizio anno l’organizzazione difensiva era uno dei cardini più solidi del gioco di Thiago Motta. Un principio tattico che negli ultimi mesi, anche dopo gli infortuni di Bremer e Cabal, sembrava essersi infranto ma proprio nelle ultime partite di campionato la Juventus ha riacquisito l’ordine d’inizio anno.

Anche per questi motivi la presenza di Renato Veiga nella gara contro l’Atalanta, che potrebbe già decidere gli esiti della Serie A, diventa fondamentale per gli equilibri del gioco di Motta.

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Fenerbache-Glasgow Rangers, le probabili formazioni e dove vederla

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Fenerbache-Glasgow Rangers è uno dei match valevoli per gli ottavi di finale di Europa League, ed è in programma giovedì 6 marzo alle 18:45

Fenerbache-Glasgow Rangers è un match che mette di fronte due squadre che si trovano in una situazione analoga nei rispettivi campionati e che vogliono fare bene nella competizione europea. Il club turco vuole continuare la striscia positiva e fare un ottima prestazione davanti al proprio pubblico, mentre gli scozzesi di mister Ferguson cercheranno di fare un ottima partita per proseguire al meglio nella competizione europea.

Fenerbache-Glasgow Rangers

PALLONE EUROPA LEAGUE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Qui Fenerbache

In vista del match contro i Rangers mister Mourinho schiererà un 3-4-1-2 con Egribayat tra i pali e il terzetto difensivo formato da Soyuncu, Skriniar e Akcicek. In mezzo al campo ci sarà il quartetto formato Aydin, Fred, Szymanski e Kostic mentre sulla trequarti alle spalle del tandem d’attacco En-Nesyri-Dzeko ci sarà Tadic.

Qui Rangers

In vista del match contro il Fenerbache mister Ferguson schiererà un 4-2-3-1 con Butland tra i pali e il quartetto difensivo formato da Tavernier, Propper, Nsiala e Jefté. In mediana ci sarà la coppia Diomande-Raskin mentre sulla trequarti alle spalle di Dessers opererà il terzetto formato da Cerny, Igamane, Hagi.

Probabili formazioni Fenerbache-Rangers

Fenerbahce (3-4-1-2): Egribayat; Soyuncu, Skriniar, Akcicek; Aydin, Fred, Szymanski, Kostic; Tadic; En-Nesyri, Dzeko. Allenatore: Mourinho.

Rangers (4-2-3-1): Butland; Tavernier, Propper, Nsiala, Jefté; Diomande, Raskin; Cerny, Igamane, Hagi; Dessers. Allenatore: Ferguson.

Dove vedere Fenerbache-Rangers

Il match Fenerbache-Rangers in programma giovedì 6 marzo alle 18:45 sarà visibile in esclusiva su Sky.

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Venezia, Schingtienne: “Mi piace essere allenato da Di Francesco, il mio esordio è stato diffcile”

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Venezia

Il calciatore del Venezia Joel Schingtienne ha rilasciato delle dichiarazioni in conferenza stampa in vista del match contro il Como

Venezia, le parole di Schingtienne

Schingtienne

Di seguito le dichiarazioni rilasciate dal difensore del Venezia Joel Schingtienne, arrivato durante la sessione di mercato estivo dal Leuven, in conferenza stampa:

Com’è stato il tuo impatto qui in Italia e a Venezia, hai incontrato difficoltà?

“Quando sono venuto qui mi ha impressionato la sede con tutte le strutture del club, oltre a quello che mi ha detto il direttore sul progetto, che è stato decisivo per scegliere il Venezia.

La grande differenza rispetto al calcio belga è stata soprattutto legata all’aspetto tattico, qui tutti sono molto preparati alla fase difensiva, ai dettagli, mi sono dovuto adattare ai ritmi ed agli aspetti tattici”.

La tua prima da titolare è stata difficile, a San Siro con un Milan che era ispirato. Che ricordo hai, ti senti cresciuto ora?

“E’ stata una partita difficile contro un avversario forte, la ricordo ovviamente molto bene. Anche perché eravamo a San Siro. Da allora, ora sicuramente mi sento cresciuto rispetto a quella partita dal punto di vista tattico, ho più automatismi e mi sento molto più confidente per quelle che sono le richieste dell’allenatore”.

Com’è stato l’impatto con Di Francesco?

“Mi piace essere allenato da lui, vuole giocare a calcio anche contro avversarie forti e mi trovo molto bene con lui. Ci chiede di giocare, è una cosa molto positiva per me e per qualsiasi giocatore perché ci consente di crescere.

Poi è un allenatore molto esperto, ti dà la possibilità di migliorarti anche nella cura del dettaglio. Se devo affrontare un giocatore veloce per esempio, mi dà suggerimenti essenziali per affrontare quel tipo di giocatore lì. E’ molto importante per me per questo motivo”.

Sei arrivato con Sagrado. Quanto ti ha aiutato arrivare qui assieme a lui?

“Mi ha aiutato molto, perché arrivavo in una squadra nuova, in un campionato nuovo con una cultura differente. Mi ha aiutato ad ambientarmi anche per la lingua e perché avevamo le stesse esigenze. Lui è arrivato prima di me, quindi mi è stato utile a farmi capire determinate dinamiche e le richieste dell’allenatore, questo mi ha aiutato”.

Sabato il Como, hai già affrontato grandi attaccanti e potresti trovarti davanti Nico Paz, Diao o Cutrone. Che sensazioni hai?

“Sarà una partita difficile per entrambe le squadre, perché entrambe proponiamo un determinato stile di gioco. Sarà un match difficile per entrambe. L’affronteremo preparandola come facciamo sempre in settimana. Ascoltando le analisi dell’allenatore, con l’obiettivo di portare a casa punti”.

Questi due punti quasi “insperati” contro Lazio e Atalanta, vi hanno dato più convinzione?

“Penso che non siamo stati particolarmente fortunati, perché potevamo anche portare a casa qualche punto in più. La consapevolezza c’è sempre stata, ma sicuramente abbiamo fiducia, ancor di più. Abbiamo giocato con buona intensità e fiducia, credo che se portassimo avanti questi buoni propositi potremo lottare”.

Abbiamo parlato anche di Sagrado che conosci bene, ma che ora è infortunato. Che ci dici di lui, pensi che si imporrà come stai facendo tu ora?

“E’ stato infortunato, poi è rientrato e si è infortunato di nuovo, ma è evidente che il mister crede nelle sue potenzialità e sono sicuro che mostrerà le sue qualità, ci sono ancora diverse partite da giocare e avrà la sue chance di giocare e mettersi in mostra”.

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