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Premio Cesarini, A Senigallia Arriva Sacchi: “Milan degli Immortali simbolo dell’esaltazione del collettivo”
Countdown scattato per la quinta edizione del “Premio Renato Cesarini”, in programma lunedì 3 agosto a Senigallia, una delle perle dell’Adriatico. La cerimonia vedrà come ogni anno la presenza di numerosi big del mondo del calcio.
A partire dalle ore 18, nella cornice della Rotonda a Mare di Senigallia, è in programma un Talk-Show, condotto da Simona Rolandi della Rai, Marco Lollobrigida di Rai Sport e Massimiliano Nebuloni Sky Sport, moderatori Sandro Sabatini di Mediaset Sport e Guido Vaciago di Tuttosport. Ospiti d’onore l’Avv. Michele Briamonte dello Studio Grande Stevens e il Direttore Gazzetta dello Sport Stefano Barigelli.
Parteciperanno i Premiati e interverrannoLuca Marchetti di Sky Sport, il Segretario Nazionale Ordine Giornalisti Guido D’Ubaldo, Direttore Ansa Sport Piercarlo Presutti, Enrico Varriale di Rai Sport e Andrea Balzanetti del Corriere della Sera. Durante il Talk–Show verranno assegnati dei Premi Speciali al Milan degli Immortali di Arrigo Sacchi, ad Ariedo Braida Dirigente Sportivo, a Daniele Massaro ex calciatore. “Quel Milan era l’esaltazione del collettivo – ci racconta il mister del Milan degli Immortali alla vigilia del Cesarini – Era una squadra in continua evoluzione dove tutti praticavano al meglio la fase difensiva e quella offensiva. Eravamo tutti uniti da un filo invisibile che era il gioco.
Oggi il nostro calcio ha dei problemi, dobbiamo risolverli in fretta e tutti devono fare la propria parte per il bene comune”. Al Cesarini saranno assegnati prestigiosi riconoscimenti all’ex bomber della Juventus Fabrizio Ravanelli (autore della rete contro l’Ajax nell’ultima finale di Champions vinta dalla Juventus),al Patron dell’Ascoli Calcio Massimo Pulcinelli, al Vice Direttore Rai Sport Enrico Varriale, al Caporedattore Corriere della Sera Andrea Balzanetti e a Daniele Bartocci come miglior giovane giornalista. La serata, come ogni anno, sarà seguita da Sky Sport e dai i Media Nazionali, Stampa e TV.
Tra gli sponsor presenti, come ogni anno, l’azienda Lardini che è, tra l’altro, fornitore ufficiale di Lega Serie A e partner della Supercoppa Italiana. Al termine del talk-show, che scatterà alle ore 18 presso la Rotonda di Senigallia – uno delle location simbolo del turismo marchigiano e non – la serata proseguirà con la Cena di Gala presso il Ristorante Seta di San Silvestro di Senigallia, dove riceverà il ‘Premio Renato Cesarini’ il giocatore autore della rete più in extremis della Serie A 2019-2020. Il vincitore della prima edizione nel 2006 è stato Eros Pisano dell’Hellas Verona, nel 2017 a pari merito Paulo Dybala (Juventus), Ciro Immobile (Lazio) e Cristian Zapata (Milan), nel 2018 Nicolò Barella (Cagliari) e nel 2019 al Teatro Alfieri di Montemarciano Daniel Ciofani (Frosinone). Renato Cesarini, nato nel 1907 nella frazione di Castellaro di Senigallia (An), a pochi km da dove viene svolto l’evento, emigrò in giovane età in Argentina, indossando nel corso della carriera la divisa del River Plate.
Il suo esordio in serie A avvenne il 23 marzo 1930 con la maglia della Juventus. L’anno successivo vinse il suo primo scudetto realizzando 9 reti. Nel suo palmares altri quattro titoli nazionali sempre con la maglia bianconera. Indossò per 11 volte la maglia della Nazionale Azzurra dove ha realizzato 3 reti. Una di queste passò alla storia. Era il 13 dicembre 1931 ed a Torino si disputava Italia-Ungheria. Cesarini realizzò la rete della vittoria all’ultimo minuto. Dato che anche in campionato era andato in gol più volte nella parte finale delle partite, i cronisti iniziarono a parlare di ‘’Zona Cesarini’’ per indicare le marcature arrivate nei minuti finali di un match ed anche oltre.
È stato sia calciatore che allenatore della Juventus: in entrambi i ruoli ha vinto Scudetto e Coppa Italia. Nel club torinese svolse la funzione di Direttore Tecnico quando Omar Sivori lo portò con sé nel 1959, al fianco di mister Parola. Renato Cesarini ha scritto il suo nome nell’albo d’oro juventino: da capo allenatore nel campionato 1959-60 vinse Scudetto e Coppa Italia, la prima magica accoppiata nella storia del club piemontese.
In collaboraizone con Daniele Bartocci
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Milan, le richieste di Allegri: pronto a tornare ad allenare | I dettagli
Milan, nonostante le smentite di rito, anche da parte di molti giornalisti, sappiamo che la situazione è un’altra e i contatti col tecnico sono pressoché costanti.
Proseguono i contatti tra il Milan e Massimiliano Allegri. Noi di Calcio Style raccontiamo di dialoghi aperti dall’estate, tuttavia, per dovere di informazione, la dirigenza rossonera vuole proseguire con Fonseca, salvo clamorosi scivoloni, fino al termine della stagione.
Il futuro del portoghese ovviamente è legato ai risultati, se andrà a inanellare un filotto di vittorie, il fantasma Allegri verrà un attimo allontanato, se perderà le prossime due o tre partite sarà esonero.
Massimiliano Allegri ha chiesto di partire con la nuova stagione, pur tenendosi a disposizione anche a campionato in corso, salvo acquistare due rinforzi giusti a gennaio. Il livornese è infatti convinto che il Milan attuale sia già competitivo e serva poco per poterlo migliorare.
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Milan Jimenez è il futuro, ma il Real Madrid può riprenderlo: la situazione
Il Milan sta vivendo un momento difficile in questa stagione, ma Alex Jimenez sta rappresentando una delle poche note positive.
Dopo aver preso il posto di Theo Hernández, che ha attraversato un periodo complicato, lo spagnolo ha dimostrato di essere un giocatore fondamentale per il club rossonero. La sua velocità, tecnica e prontezza lo hanno reso uno dei migliori in campo, come evidenziato anche nelle recenti partite contro Genoa e Verona. Fonseca, l’allenatore rossonero, lo ha già definito un titolare e il futuro sembra sorridere a Jimenez, che ora deve fare chiarezza sul suo futuro.
La Situazione Attuale
Jimenez è arrivato al Milan nell’estate del 2023 dal Real Madrid e, dopo solo un anno, è stato riscattato dal club rossonero per 5 milioni di euro, con un contratto fino al 2028. Tuttavia, il Real Madrid ha mantenuto un diritto di ricompra per il giocatore, con cifre che variano tra i 9 milioni nel 2025 e i 12 milioni nel 2026. Le ottime prestazioni di Jimenez stanno spingendo il Milan a rinegoziare i termini dell’accordo, con l’obiettivo di evitare che il giocatore ritorni al Real a quelle cifre, come già accaduto con Brahim Diaz in passato.
Il Ruolo del Real Madrid
La decisione finale sul futuro di Jimenez dipenderà quindi dal Real Madrid, che si prepara a una possibile rivoluzione estiva nella sua rosa. In particolare, il club spagnolo sta valutando di rafforzare il ruolo dei terzini, che al momento è uno dei più scoperti, e Jimenez potrebbe entrare nei piani di Florentino Pérez.
Tuttavia, al momento è troppo presto per determinare quale sarà la direzione del Real Madrid, che dovrà decidere anche come gestire la sua squadra in vista dei cambiamenti in panchina e nell’organico.
Connessione con Theo Hernández
Il futuro di Jimenez è strettamente legato a quello di Theo Hernández, che sta attraversando un periodo difficile al Milan. Il rinnovo del contratto di Theo con il club è ancora in stallo, nonostante il desiderio del giocatore di restare a Milano. Il club potrebbe decidere di offrirgli un rinnovo ponte, per rafforzare la propria posizione contrattuale e non doverlo vendere a una cifra ridotta. Le situazioni di Jimenez e Hernández sono quindi interconnesse, e entrambe potrebbero influenzarsi a vicenda, soprattutto per quanto riguarda il ruolo sulla fascia sinistra, fondamentale per le ambizioni del Milan.
In sintesi, il futuro di Alex Jimenez dipende dal Real Madrid, ma anche dalle scelte strategiche del Milan in vista delle operazioni di mercato. La fiducia che il giocatore sta guadagnando con Fonseca potrebbe spingere il Milan a fare di tutto per trattenerlo, ma molto dipenderà dalla decisione di Florentino Pérez.
Allo stesso modo, il destino di Theo Hernández potrebbe influire sul ruolo di Jimenez e sulle dinamiche del mercato rossonero.
Liga
Barcellona-Atletico Madrid, Hansi Flick: “Il gioco è stato come desidero”
Nel post-partita di Barcellona-Atletico Madrid, che è valso una sconfitta 1-2 ai blaugrana, l’allenatore Hansi Flick ha espresso soddisfazione malgrado tutto.
La Visione di Hansi Flick
Hansi Flick, l’allenatore del Barcellona, ha condiviso il suo pensiero sulle recenti prestazioni della squadra, sottolineando che lo stile di gioco mostrato è esattamente quello che desidera vedere. Nonostante la sconfitta e la perdita di 9 punti in casa, Flick è rimasto colpito dalla performance dei suoi giocatori.
“Abbiamo giocato esattamente come voglio vedere. Questo è lo stile che voglio qui al Barça“, ha dichiarato l’allenatore. Flick si è detto rattristato dal risultato, ma ha ribadito la sua soddisfazione per la qualità del gioco esibito dalla squadra.
L’impatto sulla classifica per il Barcellona
La perdita di 9 punti in casa è un dato preoccupante per il Barcellona, che sta cercando di risalire la classifica. Nonostante questo, Flick sembra determinato a mantenere il suo approccio e a far sì che la squadra continui a crescere attraverso uno stile di gioco che ritiene fondamentale per il futuro del club.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
🚨 Hansi Flick: “We played exactly as I want to see. That’s the style I want here at Barça”.
“I’m sad for the result as losing 9 points at home is not normal… but performance, it was great. That’s how I want the team to play”. pic.twitter.com/d94cVPqpRW
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) December 21, 2024
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