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PSG : scontro con Mbappé, cosa rischia ora il club parisien?

Anche Mbappé ha problemi di stipendio arretrato a quanto pare! Non é bastato né diventare campione del mondo con la nazionale nel 2018 né portare il PSG a vincere due coppe in Ligue 1 per evitarlo!
Quali saranno però le ripercussioni per il PSG se Mbappé non riceve entro una settimana i 55 milioni di stipendio che gli sono dovuti dal suo ex Club?
Il marcatore francese Kylian Mbappé, che a partire dal 1° Luglio 2024 é entrato ufficialmente a far parte del Real Madrid lasciandosi alle spalle il Paris Saint Germain, aveva fatto causa a quest’ultimo per il mancato pagamento degli stipendi generati nei mesi di Aprile, Maggio e Giugno 2024, ed ha anche vinto! Infatti la commissione legale della LFP (Ligue de Football Professionnel) gli ha riconosciuto a titolo ufficiale e definitivo il diritto di essere risarcito dal PSG per questo mancato pagamento.
Sorge però un problema perché il club parigino, di proprietà di Nasser Khelafi, non ci sta! E decide di non rispettare questa sentenza mettendosi così in una posizione alquanto rischiosa non solo a livello legale ma anche rispetto alle regole della UEFA. Cosa rischia quindi di preciso l’ex club di Mbappé?
Ebbene per prima cosa il PSG corre il rischio di subire un blocco delle prossime finestre di trasferimenti, come conseguenza automatica, creando così non pochi problemi alla squadra. Inoltre a questo punto Mbappé può andare, come suo diritto, di nuovo all’attacco non solo alla LFP, aprendo una nuova causa, ma aprendo anche una seconda causa da presentare al Tribunale Francese del Lavoro. Nel caso in cui Mbappé vincesse anche una sola di queste due vertenze il PSG andrebbe incontro a conseguenze ancora più severe da parte della UEFA. Infatti, in quest’ eventualità, e quindi nel caso di una condanna definitiva per il club parigino, la UEFA potrebbe addirittura contestare al PSG una violazione dei parametri dettati dal “Fair Play Finanziario”, sanzionando salatamente a sua volta la squadra.
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Barcellona, non è ancora finita: svolta nel caso Olmo e Víctor, ma la Liga non ci sta

Barcellona-Liga: Dopo il 4-0 contro il Dortmund un altra bella notizia, respinto il ricorso in tribunale per Olmo e Víctor. Ora cosa succede? Ecco i dettagli:
Nuovo capitolo nella disputa tra il Barcellona e La Liga in merito alla registrazione dei giocatori Dani Olmo e Pau Víctor. Dopo aver messo qualcosa più di un piede in semifinale della Uefa Champions League, per i blaugrana arriva un altra bellissima notizia. Secondo quanto riporta Mundo Deportivo Tribunale amministrativo regionale ha respinto il ricorso presentato dalla massima lega di calcio Spagnola, la Liga, per sospendere la registrazione dei due giocatori dopo aver accolto il ricorso presentato dal Barcellona dello scorso 7 gennaio.
Barcellona, cosa succede ora:
La vicenda legata alla registrazione di Dani Olmo e Pau Víctor segna un punto importante a favore del Barcellona. Secondo quanto riportato, infatti, una recente decisione dei giudici ha stabilito che né la Liga né il comitato federale avevano l’autorità per rifiutare le licenze dei due giocatori in vista del finale di stagione. Questo significa che il club blaugrana potrà ora schierare regolarmente in campo sia l’ex centrocampista del Lipsia che l’attaccante proveniente dal Girona.
Tuttavia, la battaglia legale sembra tutt’altro che conclusa. Come riporta AS, la Liga con in prima linea il presidente Javier Tebas, non ha intenzione di darla vinta al Barça. Anzi, l’intenzione è quella di continuare a ostacolare ogni possibile deroga che possa avvantaggiare il club catalano.
Alla luce di questa sentenza, l’unico cambiamento immediato sarà proprio la possibilità per Xavi di contare su Olmo e Pau Víctor nelle prossime gare. Nel frattempo, si apre una nuova finestra di tempo per il Consejo Superior de Deportes (CSD) e per l’ufficio del Procuratore dello Stato, che ora avranno l’opportunità di presentare eventuali accuse formali sulla vicenda.
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L’Inter lancia una maglia in onore di Valentino Rossi

L’Inter, in collaborazione con Nike, ha annunciato una nuova collaborazione con Valentino Rossi, storico ex motociclista, che a febbraio ha compiuto 46 anni.
I dettagli sulla maglietta ad honorem richiamano la classica Jersey Away 2024/25 dell’Inter, è stata rivisitata con l’aggiunta di elementi iconici della carriera di Valentino Rossi.
Tra questi spicca l’iconico numero 46. In aggiunta il celebre “Sole e Luna” è stato integrato nel design della maglia, a simboleggiare l’unione di due mondi e a e celebrare il legame speciale tra Rossi e l’Inter.
Inter, i dettagli iconici della maglia
La maglia, di tessuto jersey, è stata rivisitata con l’aggiunta di dettagli esclusivi e super iconici. Oltre il simbolo “Sole e Luna”, spicca il numero 46 sotto lo swoosh Nike insieme a una seconda etichetta situata sul fondo della maglia, recante la scritta ‘Engineered to the exact specifications of Valentino Rossi’. La maglia rappresenta un elemento iconico per i tifosi e gli appassionati della squadra nerazzurra e di Valentino Rossi.
Le parole di Valentino Rossi
“Ciao ragazzi, finalmente dopo qualche mese di lavoro siamo pronti a farvi vedere la sorpresa che abbiamo preparato insieme a Nike e all’Inter. È una figata, bellissima. La cosa bella è che sabato i ragazzi la useranno in campo e per me che sono interista è meraviglioso, un grande onore. Forza Inter, forza ragazzi! Facciamo il tifo!.”
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Tare strizza l’occhio al Milan: “Bella rosa, può lottare per lo scudetto”

In una recente dichiarazione, l’ex ds della Lazio Tare apre a un possibile futuro in rossonero. Il fiuto per i talenti e la stima per Allegri e Conte lo rendono un profilo ideale.
Intervistato brevemente in Albania, l’ex direttore sportivo della Lazio ha glissato con un sorriso sulle voci che lo accostano ai rossoneri: “Non posso dire nulla (ride). Ma il Milan ha una bella rosa e può competere per lo scudetto”.
Poi ha lanciato segnali anche sulla sua visione calcistica, elogiando due nomi pesanti: “Allenatori top? Allegri e Conte. Il Napoli non ha una rosa da scudetto, ma Conte è un fenomeno. Inzaghi è un predestinato, ma può ancora crescere”.
Attualmente il Milan è in una fase di riflessione per il ruolo di nuovo direttore sportivo, con le piste Paratici e D’Amico che sembrano raffreddarsi. In questo scenario, Tare – attualmente senza incarico – emerge come una soluzione pronta all’uso, forte di un curriculum solido e di 15 anni di lavoro ad alti livelli con la Lazio.
Nel suo periodo in biancoceleste ha costruito squadre competitive scovando talenti come Milinkovic-Savic, Immobile, Luis Alberto e Zaccagni.
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