Qualificazioni Mondiali, USA-Honduras si è giocata ad una temperatura incredibile, -20 gradi. Una situazione climatica che ha causato problemi ad alcuni giocatori.
Per le qualificazioni mondiali del Centro e Nord America si è disputata USA-Honduras, una partita giocata a Saint Paul in Minnesota e ch’è terminata 3-0 per i padroni di casa con la prima rete dello juventino McKennie.
La partita però si è giocata a -20°, una temperatura glaciale che ha costretto il portiere Lopez e il centravanti Quioto dell’Honduras a lasciare il terreno di gioco a fine prime tempo per sintomi da ipotermia, un problema denunciato dal CT dei centroamericani Gomez che ha parlato di flebo a cui sono dovuti ricorrere i suoi giocatori prima, nell’intervallo, e dopo il match. Vediamo quali sono state le parole dei protagonisti.
Qualificazioni Mondiali: USA-Honduras, -20° e tante polemiche
Le condizioni climatiche sono apparse subito proibitive tant’è che alcuni protagonisti, tra cui l’arbitro giamaicano Nation, hanno scelto di indossare il passamontagna. Già all’inizio la temperature era di –15°, che già di per sé è la temperatura più bassa a cui abbia mai giocato la nazionale maschile americana, figuriamoci a -20°! Già prima dell’incontro Mister Gomez aveva dichiarato:
“È inconcepibile che una forza maggiore, in tutti i sensi, ti porti qui per giocare una partita. Non è neanche iniziata, ma io non vedo l’ora che finisca. Perché non siamo qui per divertirci, ma per soffrire”.
Alla fine del match il CT americano Berhalter ha replicato:
“Quando siamo noi a scendere in quei paesi ci sono 30 gradi e il 90 per cento di umidità, i ragazzi si disidratano, hanno crampi ed esaurimenti da calore, questa è la natura della nostra competizione. L’ondata di freddo è arrivata ed era qualcosa che non potevamo controllare. Tutto ciò che possiamo fare una volta che ciò accade è cercare di minimizzare i rischi indossando l’abbigliamento adeguato e uscendo a giocare”