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Quanto guadagnano gli arbitri? Ce lo dice il The Athletic: la classifica completa
Il The Athletic ha recentemente svelato la classifica completa degli arbitri più pagati nei principali campionati europei.
Se gli stipendi dei calciatori sono cosa nota a tutti, lo sono molto meno quelli degli arbitri. E sebbene sarebbe immediato pensare che quelli meglio remunerativi arbitrino in Premier League, in quanto campionato più ricco al mondo per distacco, vi potrebbe sorprendere sapere che in realtà non è così.
Ecco quanto guadagnano gli arbitri
Un’indagine portata avanti dal noto quotidiano sportivo inglese The Athletic, rivela come gli arbitri che guadagnano di più sono quelli che lavorano in Spagna. In media essi ricevono uno stipendio annuale di circa 124 mila euro, mentre gli addetti al VAR possono arrivare a guadagnare sino a 130 mila euro netti l’anno.
Inoltre, i direttori di gara ricevono anche un compenso extra di 25 mila euro per i diritti d’immagine: dato che sulle loro divise è presente la pubblicità del Gruppo Wurth. Le condizioni lavorative dei membri della RFEF (la federazione arbitrale spagnola, n.d.r.) sono cresciute gradualmente dal 2018, quando stazionavano al sesto posto.
Seguono a ruota gli arbitri inglesi, che percepiscono una cifra compresa fra gli 85 mila euro e i 170. La paga per partita è di circa 1000 euro, mentre, differentemente da quanto capita in Spagna, gli AVAR guadagnano meno dei loro colleghi di campo: circa 800 euro a match.
Inoltre, in Inghilterra gli arbitri ricevono un bonus in base alla qualità della loro prestazione e al numero di “incidenti chiave della partita” che riescono a evitare o a risolvere grazie alle loro decisioni.
E in Italia?
La categoria arbitrale italiana si assesta al terzo posto della graduatoria, con uno stipendio annuo che si gira attorno ai 90 mila euro netti. La quota di partecipazione per partita, invece, è la più alta vista fino adesso. Si parla di circa 1600 euro per gara, senza distinzioni fra arbitro di campo e addetto al monitor.
Da segnalare la crescita del movimento americano, che nell’ultimo contratto siglato fra il sindacato che rappresenta gli arbitri americani e la società che finanzia la Major League Soccer ha visto aumentare anche gli stipendi dei direttori di gara grazie all’aumento dei ricavi e delle sponsorizzazioni.
Ancora meno percepiscono i fischietti che arbitrano in Ligue 1, con l’ingaggio che raggiunge i 76mila euro all’anno. Più dei bonus tra gli 8mila e i 10mila euro, a seconda dello status e dell’età dell’arbitro.
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DAZN lancia una nuova offerta: ecco il listino prezzi
DAZN ha lanciato una nuova promozione per la ripartenza della corsa al titolo in Serie A, dedicata a tutti i nuovi clienti: ecco quanto si risparmia.
La Serie A con un maxi sconto per tre mesi o a 100 euro in meno per un anno intero per tutti i nuovi clienti. In vista del Black Friday, la piattaforma di sport in streaming DAZN – che detiene i diritti tv di tutte le partite del campionato fino al termine della stagione 2028/29 – ha deciso di lanciare una promozione per tutti i nuovi clienti che fossero interessati a seguire la lotta al titolo di Campione d’Italia nella stagione 2024/25, pronta a ripartire dopo la sosta per le Nazionali.
DAZN, ecco il listino con le nuove offerte
La promozione è valida non soltanto per chi decide di abbonarsi con vincolo annuale, ma anche per le altre soluzioni di abbonamento.
- Per chi sceglie il pagamento mensile, con la possibilità di svincolarsi dalla sottoscrizione, il prezzo mensile sarà pari a 19,90 euro al mese e crescerà a 44,99 euro al mese una volta scaduti i tre mesi;
- Per chi sceglie il pagamento annuale in soluzione unica, il prezzo sarà pari a 259 euro, con ben 100 euro di sconto rispetto al prezzo di listino di 359 euro.
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Ultim’ora Milan, illegittimo il licenziamento per giusta causa: Boban vince in Cassazione
Ultim’ora Milan, è arrivata la sentenza definitiva della Cassazione in merito alla causa tra Boban e il club di Via Aldo Rossi. Qui di seguito andiamo a leggerne i dettagli.
Nemmeno un anno è durata la sua esperienza da Chief Football Officer, precisamente da giugno 2019 a marzo 2020. Ci riferiamo ovviamente a Zvonimir Boban il quale è stato di conseguenza licenziato per giusta causa.
Boban aveva infatti attaccato Ivan Gazidis reo di avere chiuso con Ralf Rangnick senza aver chiesto la sua opinione in merito. Un fatto grave in seguito al quale il croato ha avviato una causa legale contro l’AC Milan vincendo in primo grado al Tribunale di Milano ed in seguito, notizia recente, anche in Cassazione.
Illegittimo il licenziamento per giusta causa prtanto il club rossonero sarà costretto a pagare un risarcimento di 5,37 milioni di euro.
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Giulini: “Il momento più doloroso? La retrocessione del 2022”
Tommaso Giulini, presidente del Cagliari, è tornato a parlare dell’amara retrocessione del suo club nel 2022 e di un suo ricordo su Gigi Riva.
Il presidente del Cagliari, Tommaso Giulini, è stato ospite del programma Goal Economy, in onda sulla radio ufficiale della Serie A. Il numero uno del club sardo ha parlato della squadra, del passato, del campionato italiano, e del ricordo di Gigi Riva. Di seguito le sue dichiarazioni
Giulini, il pensiero su Riva
“Ebbi il privilegio di fare una lunghissima chiacchierata con Gigi Riva, un onore per pochi. Dalle parole e dagli sguardi di Gigi percepii realmente quello che avevo letto e ascoltato dai racconti degli altri, avevo appreso da lui cosa rappresenta il Cagliari per i cagliaritani e i sardi. Inizialmente mi mise in guardia dalla forte responsabilità che avrei dovuto assumermi, ma poi è iniziata questa lunga avventura”.
Sulla retrocessione del 2022
“I miei anni e quelli di Cellino, sommati, mettono insieme buona parte degli anni di Serie A che il Cagliari annovera nella sua storia. Il momento più doloroso di questo decennio è sicuramente la retrocessione di Venezia nel 2022, al termine di una stagione dove ci portavamo dietro parecchi errori: non riuscimmo a vincere quella partita, sulla carta scontata, cosa che probabilmente con uno spogliatoio sano e una preparazione adeguata avremmo fatto. Scoppiò la contestazione, fu una retrocessione sanguinosa. Di momenti indimenticabili ce ne sono tanti, direi sicuramente la prima promozione dalla Serie B, perché a tutti coloro che fanno calcio e lo seguono piace vincere al di là della categoria: ricordo il gol di Sau in rovesciata a Vercelli per farci vincere il campionato davanti al Crotone di Juric. E poi altri due capitoli recenti: l’altra promozione a Bari nel 2023 in uno stadio già festante, all’ultimo secondo con il gol di Pavoletti, la nostra resurrezione completata, poi la salvezza della scorsa stagione a Reggio Emilia. Qualche giorno prima della partita decisiva per la salvezza, mister Ranieri – che è stato fondamentale per quella resurrezione – mi disse che ormai gli pesava tanto fare avanti e indietro da Roma e che sperava di chiudere la sua carriera nei club con una salvezza. Furono giorni difficili da gestire perché solo io e lui sapevamo che ci saremmo salutati, c’era molta ansia e per fortuna tutto andò bene. Il suo ritorno in panchina nella sua Roma è assolutamente comprensibile”.
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