Rabiot: “Allegri un vincente”

Adrien Rabiot, centrocampista della Juventus, si racconta in una lunga intervista a ’DAZN’ “Allegri ha un approccio vincente, per il rinnovo vedremo”

Approdato alla Juventus nell’estate del 2019, Adrien Rabiot nel corso degli ultimi anni soprattutto si è imposto come un elemento imprescindibile per il centrocampo bianconero.

Considerato oggi uno dei migliori centrocampisti dell’intero panorama calcistico mondiale, è uno di quegli elementi ai quali è praticamente impossibile rinunciare.

Il francese garantisce quantità, qualità ed un buon numero di goal.

Leggiamo le parole del centrocampista transalpino:

” Allegri? Lo avevo incontrato la stagione prima di venire alla Juve: é lui che mi ha voluto quì.

Quando ho firmato, però, il Mister é andato via.

Quando ci siamo ritrovati c’é stato fin da subito un buon feeling. Conosco la mentalità del Tecnico, so cosa vuole da noi e condivido il suo approccio vincente.

Spesso mi manda messaggi e lo fa anche quando sono in vacanza.

Quando negli ultimi minuti si arrabbia, non possiamo non vederlo in campo. Ma anche questo suo aspetto é positivo.

Vive le partite appieno e vuole rimanere in partita fino alla fine.

Sono contento di portare la fascia da Capitano, soprattutto pensando alla storia della Juventus.

Rinnovo? Ne parliamo più avanti“.

Continua Rabiot:

” Juventus–Inter? Per lo Scudetto vedremo cosa succederà.

Allegri ha una mentalità vincente e la applica in ogni partita ma anche in ogni singolo giorno. E’ questo a renderlo un grande allenatore.

Come migliorare? Dopo le partite riguardo sempre la mia prestazione per vedere i miei errori. Ma guardo anche le gare delle altre squadre per vedere come giocano, soprattutto a centrocampo per conoscere i miei avversari.

Idolo? Gerrard, un calciatore ‘box to box’ in grado di segnare calciando da trenta metri e poi andare in scivolata per difendere la porta.

Un sogno? Scelgo la Champions League perché credo sia la competizione più difficile da vincere“.

Un Rabiot con le idee ben chiare, diventato con il tempo l’asse portante del centrocampo della Vecchia Signora.