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Ranieri: pianto, forti emozioni e vittoria
Tutti lo attendevano alla Unipol Domus. A Cagliari lui è un totem, non si discute per nessun motivo
Come ha varcato il tunnel che porta in campo, Claudio Ranieri è stato sommerso da tante emozioni.
Si è guardato intorno e ha sentito un’ovazione enorme. Il pubblico era tutto per lui.
Non è riuscito a nascondere l’emozione e le lacrime, nonostante abbia un bagaglio di esperienza molto vasto.
La gara poi è iniziata e l’emozione ha lasciato spazio a la tensione-partita. Tutto è andato bene.
Il bel gol di Leonardo Pavoletti, capitano rossoblu, ha spianato la strada a tutti.
Il Como ha creato qualche grattacapo alla retroguardia cagliaritana, ma è il Cagliari, che nella ripresa ha iniziato molto bene.
Dopo il gol di Azzi, nuovo acquisto della gestione Ranieri, ha praticamente messo in ghiaccio il risultato.
La differenza con la precedente gestione è stata evidente fin da subito. Cambio modulo, studiato in base al materiale umano a disposizione.
Tutti nel proprio ruolo, e terzini fluidificanti, senza grandi compiti difensivi.
Insomma, vista la rosa a disposizione, il semplice abc del gioco del calcio.
Era così difficile da comprendere? Forse si, o forse no, sta di fatto che Claudio Ranieri lo ha messo in pratica.
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Milan, una nuova luce al San Siro: il Diavolo prende sostanza | L’editoriale di Mauro Vigna
Milan, non è solo la vittoria convincente contro l’Empoli, ma tutta una serie di comportamenti che fa pensare che sia nato un Diavolo nuovo.
Il Milan vince, convince e porta a casa tre punti importanti. Per i criticoni la gara contro l’Empoli era da vincere e basta, ma c’è vittoria e vittoria, prestazione e prestazione.
Il Milan di questa sera è stato perfetto, una squadra veloce, organizzata, corta, spietata, attendista, cinica, cattiva. Quante volte abbiamo visto tutte queste caratteristiche durante una singola gara? Forse due, contro Inter e Real Madrid. Gare che si preparano da sole. Ed ecco la svolta.
Il Milan ha giocato da Milan contro una cosiddetta piccola, cosa che difficilmente è successa nelle ultime gare. Un chiaro segnale che i giocatori stanno seguendo Fonseca, colui il quale questa sera, in caso di sconfitta, sarebbe stato esonerato.
Non era facile questa sera, abbiamo vinto con una disarmante facilità. Un nuovo Diavolo sta nascendo, lo aspettiamo al varco contro l’Atalanta, ma siamo certi che qualcosa stasera è cambiato.
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Milan-Empoli 3-0, tutto facile per Fonseca: le pagelle
Milan-Empoli 3-0, i rossoneri convincono e giocano una gara di sostanza e grande attenzione. Reti di Morata e doppietta di Reijnders. Le pagelle.
Maignan 6: spettatore non pagante, vede la palla stamparsi sulla traversa e tira un sospiro di sollievo. Gara a porta inviolata, finalmente.
Emerson Royal 6: attento e tiene bene la posizione, con la squadra più coperta anche lui ne beneficia
Thiaw 6: gli attaccanti dell’Empoli fanno il solletico, prestazione pulita e attenta
Gabbia 6: idem come sopra (dal 75’ Pavlovic sv)
Theo Hernandez 6: ci si aspetta sempre di più da lui, particolarmente sacrificato, non prova ad accelerare sulla fascia
Reijnders 8: classica palla legata ai piedi, trova pregevole un gol nell’angolino alla fine del primo tempo. Doppietta nel secondo tempo. Insostituibile, ora trova pure il gol con disarmante facilità.
Fofana 6: più imballato del solito, cerca di non farsi ammonire per non saltare la prossima gara (dal 75’ Loftus-Cheek sv)
Musah 6: motorino instancabile, tanti chilometri a scapito della precisione (dal 75’ Chukwueze sv)
Pulisic 6,5: l’uomo ovunque, non trova il gol ma gioca una gara di grande sostanza
Leao 6: ha voglia di mettersi in mostra e in qualche circostanza ci riesce. Sbaglia qualche appoggio, ma deve provare la giocata. Sparisce un po’ nel secondo tempo (al 90’ Camarda sv)
Morata 6,5: a secco da due mesi, alla prima occasione la mette dentro da par suo. A volte non troppo preciso a servire i compagni (all’87’ Abraham sv)
Fonseca 6,5 ammonito per proteste nel primo tempo. La squadra gira bene, vince e finalmente convince. Sprona i suoi, si anima e arrivano tre punti preziosissimi.
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Sarri: “La Juventus? Uno sbaglio. Tornerei in Premier”
L’ex allenatore della Lazio ha rilasciato alcune dichiarazioni sulle sue scelte passate e su un suo desiderio. Leggi con noi le parole di Sarri.
Maurizio Sarri ha rilasciato una lunga intervista al giornale britannico The Sun. Il tecnico si è soffermato sul suo passaggio alla Juventus, dopo l’esperienza in Premier, e di un suo possibile ritorno in Inghilterra.
Le parole di Sarri
Il suo desiderio.
“Volevo tornare in Italia perché la situazione al Chelsea non era facile. In quel periodo ad Abramovich non era permesso andare in Inghilterra. Lo vedevo solo alle partite all’estero. Ci sentivamo al telefono, ma non molto spesso. Il mio punto di riferimento era solo Marina. Non c’era un direttore sportivo quindi la situazione non era così chiara”.
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