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Roma-Brighton, le formazioni ufficiali: Igor torna in Italia, Welbeck sfida Lukaku

Roma-Brighton non è solo una sfida valida per l’andata degli ottavi di Europa League, ma è anche la sfida fra De Rossi e De Zerbi.

Il Brighton non sta passando un buon momento. E’ nono in classifica ed è già stato eliminato da ambedue le coppe nazionali inglesi. Se in panchina non ci fosse De Zerbi, nessuno in Italia ne parlerebbe come di un avversario temibile.

A giudicare dai processi che in Italia vengono fatti ad allenatori la cui stagione ha molti più allori di quella dei Seagulls, ho motivo di credere che se sulla panchina degli inglesi si sedesse un qualsiasi altro allenatore si parlerebbe del Brighton come di un avversario alla portata.

Basti pensare a come è stato dipinto il Bayern Monaco di Thomas Tuchel alla vigilia della sfida alla Lazio. I bavaresi sembravano un’armata brancaleone totalmente allo sbando e soltanto in attesa della passera bianco celeste, eppure hanno vinto tre a zero. Non fosse per la riverenza ingiustificabile che in Italia si ha nei confronti di De Zerbi, tutti prenderebbero questa gara per quello che è.

Il Brighton è una buona squadra, sicuramente da rispettare ma non certo superiore alla Roma. E non è neanche una delle favorite per la vittoria finale, checché ne strilli una certa parte della stampa nostrana. E’ una squadra che la Roma, soprattutto questa Roma, ha tutte le possibilità di battere

.

Non si può non introdurre questa partita senza parlare del dualismo fra De Zerbi e De Rossi. Due allenatori italiani emergenti, con un’idea di calcio molto simile e con mentori dalle filosofie accomunabili. In queste competizioni conta moltissimo il fattore esperienza, lo ha ammesso lo stesso De Zerbi in conferenza stampa, e per la Roma non può non essere uno svantaggio non poter più contare sul Re di Coppa per antonomasia: José Mourinho.

Uno che queste partite, soprattutto contro questo genere di avversari, le ha sempre preparate alla perfezione. Tuttavia, il ritrovato stato di forma della Roma lo si deve (anche) all’oculata gestione del nuovo allenatore, che già nel doppio confronto con il Feyenoord ha dimostrato di aver assorbito in fretta il passaggio dalla Serie B all’Europa League.

Roma-Brighton, quindi, è una sfida fra due squadre che credono in un modo di fare calcio simile e che, verosimilmente, non derogheranno dalla propria forma mentis calcistica. Staremo a vedere se avrà la meglio l’esperienza dei giocatori oppure quella di chi ha l’onere di prepararli al meglio per la partita.

Roma-Brighton, ecco le scelte ufficiali dei due allenatori

ROMA (4-3-3): Svilar; Celik, Mancini, Ndicka, Spinazzola; Cristante, Paredes, Pellegrini; Dybala, Lukaku, El Shaarawy. Allenatore: Daniele De Rossi.

BRIGHTON (3-4-2-1): Steele; van Hecke, Dunk, Igor; Lamptey, Gilmour, Gross, Adingra; Buonanotte, Enciso; Welbeck. Allenatore: Roberto De Zerbi.

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Marco Palleschi Terzoli

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