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Roma-Chievo 2-2: le pagelle.
La squadra capitolina ancora una volta non riesce ad uscire con i tre punti dallo Stadio Olimpico, dopo aver chiuso il primo tempo con il risultato sul 2 a 0, la partita sembrava dover essere semplicemente controllata ed eventualmente chiusa nella ripresa. Ma cosi non è stato perchè alle reti di Stephan El Shaarawy e Bryan Cristante rispondono quelle di Walter Birsa e Stepinski effettuate entrambe nella seconda frazione di gioco.
Pagelle Roma
Olsen 6.5 – Ha problemi per quanto riguarda le uscite, riesce a comandare la difesa, non può nulla sul gol sotto l’incrocio di Birsa, sorpreso su quello di Stepinski, prodigioso al 95′ quando salva sul tiro di Giaccherini.
Florenzi 7 – Assist perfetto per il primo gol di El Shaarawy, sembra esser tornato al meglio, spinge molto sulla destra, uscendo stremato al 69′ per far posto a Karsdorp S.V.
Manolas 6 – Il greco deve fare il doppio lavoro a causa della prestazione del compagno di reparto.
Juan Jesus 5 – Non è giornata per il difensore brasiliano, manca di concentrazione e spesso si fa infilare troppo facilmente.
Kolarov 5 – Non è in forma e si vede, sgroppa come sempre sulla sua fascia di competenza senza mai essere pericoloso rischia addirittura l’autogol nell’azione del 2 a 2 di Stepinski.ù
N’Zonzi 6 – Fa il suo compito da mediano, recupera palloni e mette ordine ad un centrocampo che adesso trova difficoltà ad esprimersi al meglio
Pellegrini 5 – Prestazione insufficiente la sua, sbaglia molto in fase di impostazione e perde molti contrasti in mezzo al campo, spreca l ‘occasione per chiudere la partita, al 69’ entra De Rossi 6 da esperienza alla mediana.
Cristante 6,5 – Finalmete riesce a sbloccarsi segnando il suo primo gol in giallorosso.
Under 6 – Le sue iniziative creano problemi alla difesa clivense, il 2 a 2 arriva da una sua giocata. Dall’81’ entra Kluivert S.V.
Dzeko 6,5 – Giocatore importantissimo per la Roma, riesce a tenere la squadra alta e si dimostra altruista nel pareggio con la sponda per Cristante.
El Shaarawy 7 – E’ sempre un pericolo per gli uomini di D’Anna, fonamentale nella fase offensiva che difensiva, trova il suo primo gol in stagione.
Pagelle Chievo.
Sorrentino 7 – A parte i due gol mai impegnato nel primo tempo fino a quando è protagonista di una bella parata su un colpo di testa di El Shaarawy. Blinda il risultato.
Tomovic 5 – Colpevole sul gol di El Shaarawy, completamente dimenticato.
Rossettini 5 – Si fa aggirare troppo facilmente da Dzeko sul secondo gol giallorosso.
Bani 5,5 – In difficoltà quando la Roma si riversa nell’area clivense.
Barba 6 – Fa il possibile contro Under e Florenzi, il suo lavoro è sufficiente.
Rigoni 6 – Partita sufficiente la sua ma si vede poco in fase offensiva. Dall’87 Depaoli S.V.
Radovanovic 6 – Fa da schermo davanti la difesa, male nel primo tempo, migliora nella seconda frazione.
Obi 6 – Non affonda mai ma il suo lavoro contro Pellegrini è ben fatto. Dal 46′ Hetemaj 6 – Regala vivacità al gioco del Chievo.
Birsa 7 – Nella prima parte si vede pochissimo, ma è lui a rimettere in partita i gialloblu con un eurogol sotto l’incrocio. Dall’80’ Leris S.V.
Giaccherini 6,5 – Giocatore sempre vivace e pericoloso, rischia airittura di far vincere la partita ai suoi al 95′.
Stepinski 7 – Corre per tre è sempre una spina nel fianco per i due centrali giallorossi, si divora un gol nel primo tempo, poi regala un punto importantissimo ai suoi.
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Donnarumma: “Champions? bisogna essere sereni, il campo ci dirà dove arriveremo…”
Gigio Donnarumma ha concesso un’intervista a Sportmediaset, con la quale ha toccato tanti temi. Tra cui l’Italia, il PSG e l’ossessione per la Champions.
Lui stesso, da quando è volato in direzione Parigi, ha confermato di essere a tutt’oggi bersaglio di critiche, anche un po’ per la delusione europea con l’Italia: che Donnarumma sente ancora. Da ormai quasi veterano in un PSG di nuovi volti, è responsabile e vuole trasmettere il suo carisma.
L’intervista di Donnarumma
Ecco quindi che il portiere della Nazionale Italiana ed ex Milan ha voluto toccare i punti salienti della sua carriera, nel corso di un’intervista rilasciata ai microfoni di Sportmediaset.
Al Psg quasi da veterano: “In questo momento sono uno dei pochi che ha vissuto più anni qui. Sono quasi tutti ragazzi molto giovani che sono appena arrivati. Quindi la responsabilità di dare qualcosa ai nuovi la sento. Poi fortunatamente abbiamo un capitano come Marquinhos che è qui da tanti anni e che fa molto bene il capitano, ci tiene tutti in riga, fa crescere i nuovi giovani. Però un po’ di responsabilità la sento perché mi sento in dovere di dare qualcosa anche ai ragazzi nuovi.”
Ossessione, o quasi, per la Champions League: “Quando sono arrivato c’era un po’ un’ossessione per la Champions, invece non deve essere così, non ci deve pesare tanto. Bisogna affrontarla con serenità e pensare partita dopo partita, poi il campo dirà dove possiamo arrivare. Noi siamo una squadra forte, sono arrivato qui che c’era una squadra incredibile, c’erano Messi, Mbappé e Neymar, però io penso che la cosa principale sia il gruppo oltre ai grandi campioni che sicuramente servono per vincere una competizione del genere. L’importante è creare il gruppo. Quest’anno lo siamo, siamo molto giovani, abbiamo bisogno di fare esperienza, alcuni l’hanno già, però penso che quest’anno possiamo dire la nostra anche se abbiamo un calendario non facile.”
La famiglia e la delusione ad Euro24
La famiglia Donnarumma: “Sono molto emozionato, ho una splendida famiglia, sto creando una bellissima famiglia, ho la fortuna di avere dei genitori anche dietro che mi sono sempre vicini, una fidanzata che mi è sempre vicina. Ora c’è un bimbo, lo amo follemente e quindi sono molto contento di quello che sto creando e mi emoziona ogni giorno stare con loro, averli al mio fianco è un supporto incredibile.”
Ancora scottante la delusione di Euro24. Lo si evince dalle sue parole, comunque piene di speranza per un progetto che con Spalletti sarà sicuramente proficuo: “Penso che sia mancata quella energia positiva del gruppo che si era creato all’Europeo scorso, penso che sia mancato un po’ quello. Dispiace perché abbiamo qualità e avevamo qualità, quindi si poteva fare sicuramente meglio. Purtroppo, non è andata bene, siamo usciti un po’ male. L’importante è ripartire. Siamo ripartiti bene, ma il bello e il difficile è confermarsi; quindi, c’è da tenere la testa sulle spalle, lavorare e seguire il mister. Con Spalletti stiamo facendo un lavoro straordinario, quindi c’è da seguirlo e penso che nel prossimo periodo faremo molto bene.”
Serie A 2024-25, chi la spunta?: “Guardo spesso le partite, quest’anno vedo un bel campionato. Il Napoli con Conte penso che possa fare molto bene, possa dar fastidio e senza coppe penso che abbia più possibilità di vincere lo scudetto. Però c’è il Milan, c’è l’Inter, c’è la Juve, quindi è tutto da vedere. Sarà un bel campionato fino alla fine.”
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Milan, fiducia a Okafor: contro il Monza parte lui | I dettagli
Milan, domani sera una sfida complicata contro il Monza. Imperativo vincere e Fonseca non dovrà sbagliare la formazione. Vediamo le novità sul fronte offensivo.
Trasferta a Monza per i rossoneri i quali avranno l’obbligo di vincere per non perdere il treno Champions.
Paulo Fonseca si affiderà nuovamente a Noah Okafor. Lo svizzero è infatti nuovamente stato provato in allenamento al posto di Rafael Leao. Il portoghese sarà nuovamente escluso dall’undici titolare.
A completare l’attacco troveremo Chukwueze sulla corsia di destra, Pulisic centrale sulla trequarti e Morata terminale offensivo. Sfumato per ora l’attacco a due viste le condizioni non ottimali di Jovic e l’indisposizione di Abraham.
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Cardinale, tre opzioni per tenersi il Milan e una soluzione che stuzzica i tifosi
Cardinale, sono tre le opzioni al momento in pista per provare ad essere ancora proprietario dell’AC Milan dopo il 31 agosto 2025. Leggiamo tutto in dettaglio.
Trentuno agosto 2025, una data conosciutissima se si è tifosi o addetti ai lavori del Milan. Entro fine estate infatti Gerry Cardinale dovrà estinguere totalmente il vendor loan, ossia il prestito erogato due anni fa dallo stesso venditore Elliott.
Una somma di 700 milioni di euro, che Cardinale ad oggi non ha. Le strade sono principalmente tre, più una remota che tuttavia stuzzica la tifoseria rossonera. Vediamole insieme.
Una prima strada, peraltro già percorsa da mesi, vede l’ingresso di nuovi soci di minoranza. Cardinale ci aveva provato a inizio anno con Aramco, ma gli arabi pretendevano una roadmap in base alla quale nel giro di due o tre anni sarebbero divenuti proprietari del 100% delle quote rossonere. Il tutto è svanito nel nulla. Questo non esclude però che possano realmente entrare soci di minoranza da qui all’estate.
Seconda strada, Cardinale potrà chiedere a Paul Singer una ristrutturazione del debito. Il Fondo Elliott non ha fretta di rientrare e potrebbe anche valutare questa ipotesi che tuttavia viene vista come ultima spiaggia.
Terza ipotesi l’emissione di un bond Milan, ovvero un’obbligazione che a fronte di pagamento di cedole prefissate preveda la restituzione del capitale a scadenza. Un modo peraltro diffuso di raccogliere denaro e remunerare gli investitori.
Veniamo ad un’altra soluzione, come detto quella meno probabile. Ossia che Elliott chiuda la porta in faccia a Cardinale pretendendo l’intera restituzione senza ristrutturazione del debito e in assenza di tutta la liquidità del patron di Redbird. Giocoforza costringerebbe Cardinale a passare nuovamente il testimone a Paul Singer il cui uomo di fiducia Giorgio Furlani continua a coprire la carica più alta, dopo Cardinale, del club.
Da qui al 31 agosto, come vedete, possono succedere diverse cose. Quello che possiamo affermare non capiterà è la noia, ne vedremo certamente delle belle.
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