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Roma e Q8 insieme per pulire Ostia: l’iniziativa del club giallorosso
I dipendenti della Roma e di Q8 insieme a Romanatura hanno svolto un’attività di retake del litorale di Ostia. Ecco i dettagli dell’iniziativa.
La Roma, attraverso il proprio sito ufficiale, ha annunciato l’iniziativa di retake del litorale di Ostia, avviata nella giornata di ieri 29 aprile, assieme a Q8 e a Romanatura. A partecipare i dipendenti del club giallorosso, i quali hanno fatto squadra con quelli della società petrolifera, Proud Partner della AS Roma.
Roma, l’iniziativa con Q8
“Il 29 aprile si è svolta una nuova attività di retake del litorale di Ostia con il coordinamento di RomaNatura. Questa volta, i dipendenti del Club hanno fatto squadra con quelli di Q8, Proud Partner di AS Roma.
L’iniziativa congiunta ha avuto luogo nei pressi del porto turistico, su Lungomare Duca d’Aosta, coprendo l’area che va dalla Spiaggia Grigia alla Spiaggia Rossa.
Muniti di guanti, sacchi, rastrelli e pinze speciali, i volontari di AS Roma e Q8 hanno dedicato alcune ore della propria giornata di lavoro a contribuire a preservare il decoro di uno dei tratti di litorale del mare di Roma più popolari e frequentati. Una piena condivisione di valori e di impegno sociale che rafforza la collaborazione tra le due aziende e ribadisce l’inscindibile legame del Club con la sua comunità.
Questa giornata fa seguito all’attività di retake già svolta dai dipendenti dell’AS Roma nel mese di ottobre 2023 sulla Spiaggia Blu di Ostia e si aggiunge alle numerose iniziative a tutela dell’ambiente realizzate con il coordinamento dell’Ente Regionale RomaNatura, sia nel Centro Sportivo Fulvio Bernardini di Trigoria che sul resto del territorio”.
🤝 I dipendenti di #ASRoma e di Q8 fanno squadra con @EnteRomaNatura per pulire il litorale di Ostia 🏖️
📋 https://t.co/knMz7d556F pic.twitter.com/Zudng5BAys
— AS Roma (@OfficialASRoma) April 30, 2024
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Amarcord Juventus: 28 anni fa la conquista di una Coppa illustre
Ventotto anni fa la Juventus vinceva il suo ultimo trofeo internazionale di primo piano: la Coppa Intercontinentale. Autore della vittoria un immenso Del Piero.
Il 26 novembre 1996 un gol di Alessandro Del Piero all’81’ regalò alla Juventus la Coppa Intercontinentale, l’ultimo trofeo internazionale conquistato dai bianconeri.
A Tokyo, nella gara secca contro il River Plate, fu proprio il numero 10 della Juventus a decidere una sfida che, secondo lui stesso, “avremmo dovuto vincere 5-0, non 1-0“. Quel gol, come ricordato da Del Piero nel suo libro Manualex, è uno dei momenti più belli della sua carriera: “Quando segnai il gol-vittoria non capii più niente”.
Juventus, la partita
La Juventus di Marcello Lippi scese in campo con un 4-3-1-2: Peruzzi; Torricelli, Ferrara, Montero, Porrini; Di Livio, Deschamps, Jugovic; Zidane; Del Piero, Boksic.
In panchina, tra gli altri, c’erano Tacchinardi, subentrato all’89′ per Zidane, Vieri e Padovano.
Dall’altra parte, il River Plate, guidato da Ramón Díaz, si affidava a una formazione piena di futuri campioni: Bonano; Hernán Díaz, Celso Ayala, Berizzo, Sorin; Monserrat, Astrada, Sergio Berti; Francescoli; Ortega, Cruz.
Particolarmente interessante era la sfida tra i due numeri 10: Del Piero per la Juventus e Ortega per il River.
“Due giorni prima mi avevano comunicato che la regia giapponese avrebbe dedicato telecamere speciali a noi due”, ha raccontato Del Piero, aggiungendo che la notizia lo aveva riempito di responsabilità.
A distanza di 28 anni, quella Coppa Intercontinentale rimane l’ultimo trionfo internazionale importante della Juventus. All’epoca, la Coppa si assegnava in una gara secca tra la vincitrice della Champions League e quella della Copa Libertadores, mentre oggi si disputa il Mondiale per Club, un torneo con un format completamente diverso.
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Piqué: “Oggi ci sono troppe competizioni con tante partite”
L’ex centrale del Barcellona Gerard Piqué ha parlato del problema delle troppe partite che portano poi a troppi infortuni, proponendo una sua soluzione.
Il tema delle troppe partite è ormai al centro della critica sportiva: sono tanti gli allenatori, i presidenti e gli addetti ai lavori in generale che si lamentano dei troppi incontri ravvicinati. Questi sono la principale causa dei tanti infortuni, poiché il fisico dei calciatori è sottoposto ad un forte stress circa una volta ogni 3 giorni e sono più esposti a problemi fisici.
Di questo delicato argomento ha parlato anche l’ex difensore del Barcellona Gerard Piqué, il quale ha delle idee molto chiare in merito. Lo spagnolo è sempre stato un personaggio di spicco sia dentro che fuori dal campo, dicendo sempre la sua opinione e mettendoci la faccia anche nei momenti o su argomenti più delicati.
Le parole di Piqué
La principale soluzione al problema delle tante partite secondo Piqué, è quella di ridurre i campionati a 16 squadre, in modo tale da avere meno giornate da disputare.
Le sue parole: “Credo che ridurre il numero delle partite aiuterebbe i giocatori a riposarsi di più, quindi a meno infortuni, e non arriverebbero così stanchi alle partite importanti. Dobbiamo fare in modo che questi incontri siano unici, speciali.
Oggi ci sono troppe competizioni con tante partite. Questa è una delle proposte che, dopo il dibattito, è stata adottata da dirigenti e giocatori. È complicato da organizzare perché le organizzazioni vogliono che ci siano molte partite. UEFA, FIFA… nel mondo del calcio ci sono diverse organizzazioni e ognuna guarda ai propri interessi. È complicato trovare un accordo comune“.
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Milan, esclusione di Leao: scelta tecnica o reale infortunio?
Milan, la gara di questa sera rappresenta uno snodo importante, si cercano obbligatoriamente i tre punti contro una squadra non irresistibile.
Il Milan questa sera cerca la vittoria a Bratislava contro lo Slovan. Non sono più permessi passi falsi, Paulo Fonseca per mangiare il panettone a Natale dovrà vincere e convincere durante le prossime due gare.
In queste ultime ore si è parlato di un Rafael Leao il quale partirà dalla panchina. In effetti il portoghese è uscito malconcio dalla gara contro la Juventus in evidenti difficoltà ad appoggiare a terra il piede destro.
Tuttavia, voci che ci arrivano direttamente dal campo, Leao sembra essere recuperato, ma Fonseca, forse in via precauzionale, opterà per Noah Okafor dal primo minuto inserendo magari il portoghese in un secondo momento qualora le cose non dovessero prendere la giusta piega.
Pare piuttosto curioso che Fonseca in conferenza stampa non abbia fatto menzione dell’infortunio, quindi l’esclusione di Leao può essere catalogata alla voce scelta tecnica.
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