Roma: i piccoli investitori fanno causa

Complice lo stop del campionato il mondo Roma sembra ruotare attorno alla cessione del club. Il tanto agognato passaggio del testimone tra Pallotta e Friedkin, del quale si parla da Dicembre, non è ancora avvenuto ed ha, inoltre, subito un brusco stop a causa del Covid-19. Per l’attuale numero uno giallorosso la situazione risulta essere tutto fuorché idilliaca. Infatti tra il notevole sconto richiesto da Friedkin sulla cifra precedentemente pattuita per la definitiva acquisizione della società, l’aumento di capitale immesso e l’odierna causa emessa dai piccoli investitori il momento è catalogabile tra i peggiori.

La causa

I piccoli investitori di AS Roma SPV LCC, la società del Delaware che detiene il controllo di AS Roma Spa tramite la Neep Roma Holding Spa, hanno deciso di fare causa al boss James Pallotta

. Il motivo scatenante sarebbe l’estromissione degli stessi dalla futura cessione della società a Dan Friedkin. Gli investitori appartenenti a questo piccolo gruppo hanno, in toto, puntato il dito contro il bostoniano accusandolo di voler spazzar via i loro interessi economici tramite un’operazione che lo vedrebbe come unico beneficiario della stessa che consisterebbe nel modificare retroattivamente i termini dei prestiti dei membri tra la società e loro stessi. L’impatto di questa manovra consisterebbe, dunque, nel fatto che, qual’ora la società venisse venduta, gli investitori di minoranza riceverebbero una cifra minore in confronto a quella donata nelle rispettive quote di partecipazione. Nel frattempo un esponente del gruppo Pallotta ha smentito queste che, al momento, sembrano risultare solamente delle illazioni.