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Roma-Juventus: le parole di Allegri e Ranieri
Domani ore 20:30 andrà in scena allo Stadio Olimpico il big match tra Roma e Juventus, partita che si rivelerà importantissima per le sorti dei capitolini, meno importante per i bianconeri già Campioni d’Italia da diverse giornate. In vista del match hanno parlato i due tecnici, Massimiliano Allegri e Claudio Ranieri.
Le parole di Allegri
Più che della partita di domani, il tecnico bianconero ha risposto a domande legate principalmente al suo futuro.
Tutto questo fa parte del gioco, dato che il campionato per la Juventus è terminato circa un mese fa. Ha continuato poi dicendo che prima della partita con l’ Ajax aveva comunicato al presidente Agnelli che sarebbe rimasto, ma ad oggi le due parti devono ancora incontrarsi. Ha sottolineato anche di avere le idee chiare, nel caso di permanenza a Torino, su come rinnovare e puntellare la rosa per il prossimo anno, ma naturalmente non ha potuto rivelare nulla. C’è stato anche modo di parlare dei vari recuperi per la partita dell’Olimpico, recuperi importanti, a sinistra torna Alex Sandro, poi Bentancur, Emre Can e infine il dilemma di questa stagione Paulo Dybala. Infatti proprio su quest’ultimo gli è stata posta una domanda in particolare soprattutto legata al suo ruolo in campo che quest’anno ha fatto discutere e non poco. Mister Allegri ha ribadito dicendo che intanto il giocatore domani rientra e dovrebbe giocare dall’inizio. Per quanto riguarda la sua posizione quest’anno è stata sempre la stessa, soprattutto perchè c’era Ronaldo davanti a lui che è un giocatore diverso. Infine ha parlato del presidente Andrea Agnelli, ribadendo ancora una volta di avere un ottimo rapporto con lui e con tutti gli altri dirigenti della società. Poi ha continuato dicendo che per ottenere grandi risultati la società è la cosa più importante: se non c’è una società che sorregge tutto questo difficilmente si arriva in fondo.
Le parole di Ranieri
Anche il tecnico giallorosso ha parlato del suo futuro a Roma, ed è stato molto preciso su cosa farà queste le parole “Finita la stagione, finirà il mio lavoro qui. Al momento della firma avevo già deciso.”
All’inizio della conferenza stampa Claudio Ranieri ha risposto a domande di natura tattica sulla partita di domani. Ovviamente la Roma per continuare a credere nel sogno quarto posto è costretta a vincere senza se e senza ma. La miscela giusta per battere la Juventus secondo mister Ranieri è determinazione e tanta concentrazione. Ci sarà anche il ritorno di Daniele De Rossi che potrebbe tornare titolare, Ranieri lo deciderà a ridosso del match, comunque il capitano giallorosso è a disposizione. C’è stata anche la possibilità di parlare di Nicolò Zaniolo che contro il Genoa è sembrato spaesato. Ranieri ha ribadito dicendo che lui è una mezz’ala a tutto campo, ma in questo momento è importante come trequartista e come esterno di destra, è talmente prestante fisicamente che può ricoprire ogni ruolo. Gli è stato chiesto anche di Edin Dzeko, giocatore che con molta probabilità l’anno prossimo non vestirà più la maglia giallorossa. Secondo il tecnico testaccino è giocatore molto forte e determinato, può capitare un’annata di flessione come quella di quest’anno, ma Ranieri sceglie sempre lui grazie alla sua voglia che dimostra negli allenamenti. L’ex-tecnico del Leicester è tornato anche sull’impiego, da quando c’è lui in panchina, di Cengiz Under. E’ un ragazzo che vede la porta come pochi ed ha un grande tiro. Ma l’infortunio gli ha fatto perdere delle qualità caratteristiche che sta recuperando allenamento dopo allenamento. Ha poi continuato Ranieri che deve migliorare in fase difensiva, deve rientrare anche se non è il suo ruolo. E’ tornato anche sulla sconfitta di Genova, lì si è persa una chance importantissima, bisognava essere più attenti e pratici. A fine gara ha detto che sperava che questo punto potesse alla fine del campionato essere utile. Ha precisato poi che è molto importante restare concentrati fino in fondo. Infine ha parlato di alcuni recuperati Karsdorp, Santon e Florenzi, quest’ultimo uscito per un infortunio a Genova.
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Florentino Pérez senza freni: “UEFA e FIFA stanno distruggendo il calcio: Superlega unica soluzione”
Non le manda a dire Florentino Pérez, presidente del Real Madrid. Durante l’assemblea dei soci del club, il patron ha toccato diversi argomenti.
Durante l’assemblea dei soci del Real Madrid, Florentino Pérez ha affrontato temi cruciali legati al futuro del calcio, intervenendo per la prima volta dopo le due sentenze favorevoli alla Superlega.
Le sue dichiarazioni hanno spaziato dalle critiche al nuovo format della Champions League, al calendario sempre più congestionato, fino alla necessità di un cambiamento radicale rappresentato dalla Superlega. Pérez non ha risparmiato critiche alla UEFA e alla FIFA, accusandole di anteporre i profitti al benessere dei giocatori e alla qualità dello spettacolo.
Le critiche di Florentino Pérez alla nuova Champions League
Pérez ha espresso tutta la sua insoddisfazione per il recente cambiamento nel format della Champions League:
“Il nuovo format ha dimostrato, come avevamo previsto, di non essere la soluzione ai problemi del calcio. La UEFA ha aumentato il numero di partite, ma ogni gara vale molto meno rispetto al passato. Nessuno capisce questo sistema: è ingiusto e ha ridotto il valore di ogni singola partita del 30%. Più partite non significano maggiore interesse, e la competizione susciterà passione solo alla fine della stagione. Questo non è ciò di cui il calcio ha bisogno”.
Un calendario insostenibile per i giocatori
Uno dei punti centrali del discorso è stato il sovraccarico del calendario, con conseguenze sempre più gravi per i giocatori:
“La salute dei calciatori è messa a rischio. Quest’anno, per esempio, potremmo giocare fino a 82 partite in una stagione, un aumento del 63% rispetto al passato. Gli infortuni sono in aumento: già in questa stagione abbiamo registrato nove rotture del crociato, lo stesso numero dell’intera scorsa stagione. Gli specialisti indicano la stanchezza come causa principale”.
Pérez ha portato l’esempio di Jude Bellingham per evidenziare il carico eccessivo:
“A soli 21 anni avrà giocato 251 partite. Beckham, alla sua età, ne aveva disputate solo 54. Questa pressione fisica e mentale è sproporzionata e insostenibile”.
Il pensiero di Florentino Pérez sul Mondiale per club
Pérez ha riservato parole dure anche per il Mondiale per Club, considerato un ulteriore ostacolo al riposo indispensabile dei giocatori. “La FIFA non si ferma. Ha aumentato il numero di soste internazionali e il numero di partite nei tornei esistenti. Ha creato nuovi format, come la Nations League e ora il Mondiale per Club, ignorando completamente il benessere dei calciatori. Dieci anni fa si giocavano 488 partite organizzate dalla FIFA; oggi sono 760. Tutto questo non ha niente a che fare con la sostenibilità dello sport, ma solo con l’avidità economica”.
La Superlega come risposta necessaria
Sul tema della Superlega, Pérez ha difeso con forza il progetto, descrivendolo come l’unica via per salvaguardare il calcio:
“Non vogliamo che il calcio diventi come Blockbuster, incapace di adattarsi al cambiamento e superato dai tempi. La Superlega è un’opportunità per riportare la grandezza nel calcio. La nostra proposta prevede calcio gratuito e un format interamente meritocratico. La recente sentenza della Corte Europea ha sancito la fine del monopolio della UEFA, restituendoci la libertà. Questo è un momento storico e sarà studiato nelle università. Non si tratta solo di celebrare una vittoria legale, ma di cogliere l’occasione per cambiare davvero il sistema”.
Il calcio deve tornare ai tifosi
Pérez ha infine sottolineato l’importanza di un calcio più emozionante e accessibile:
“In 122 anni, una squadra inglese ha giocato al Bernabéu solo 22 volte. L’Arsenal è venuto una sola volta e il Manchester United una in 16 anni. Questo non è lo spettacolo che i tifosi meritano. Vogliamo un sistema che metta al centro i tifosi, i club e i giocatori, non solo i profitti di UEFA e FIFA”.
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Curva Nord Inter: trovato il presunto arsenale
Proseguono le indagini sull’inchiesta riguardo le infiltrazioni malavitose nel tifo organizzato dell’Inter: perquisizione in un covo a Cambiago.
Stanno continuando in maniera costante le indagini relative all’inchiesta sulle presunte infiltrazioni criminali all’interno del tifo organizzato dell’Inter.
L’irruzione della squadra mobile: ecco cosa è stato trovato
Stando a quanto riportato dall’agenzia Adkronos, nelle ultime ore la squadra mobile di Milano avrebbe individuato un arsenale di armi a Cambiago. All’interno di un garage sarebbero stati trovati kalashnikov e mitragliette, oltre a svariate granate, proiettili e giubbotti antiproiettile.
Stando a quanto riportato il magazzino sarebbe vicino alla casa di Beretta e non molto distante dalla persona arrestata e attualmente detenuta al carcere di San Vittore.
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Coppa Davis: l’Italia cerca uno storico bis | Orario e dove vederla
Coppa Davis, appuntamento con la storia per l’Italia di capitan Volandri guidata da Sinner e Berrettini in campo: oggi la finale contro l’Olanda.
Dopo la vittoria dell’anno scorso con cui gli azzurri hanno riportato in Italia la storica coppa dopo l’unica vittoria del 1976, oggi pomeriggio l’Italia potrebbe rifare la storia con un bis fantastico.
Oggi l’Italia, alla nona finale di Davis, dovrà difendere il titolo contro l’Olanda, alla prima storica finale. Gli azzurri di Volandri hanno sconfitto gli olandesi ai gironi a Bologna lo scorso settembre.
Alle Final Eight di Malaga Sinner e compagni hanno sconfitto prima l’Argentina e poi l’Australia, mentre l’Olanda ha eliminato a sorpresa i padroni di casa della Spagna ai quarti e la Germania in semifinale.
Oggi Berrettini nel primo singolare affronterà van de Zandschulp, mentre Sinner nel secondo avrà di fronte Griekspoor. Se sarà parità sarà il doppio a decidere la vittoria finale.
Coppa Davis, Italia-Olanda: dove vederla
Italia-Olanda a Malaga avrà inizio alle ore 16: si potrà vedere su Raidue, Sky Sport Uno, Sky Sport Tennis e in streaming su Rai Play, Sky Go, Now e SuperTenniX.
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