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Roma: per i giallorossi è tempo di rinnovi
Roma, la situazione contrattuale: tra rinnovi automatici già scattati e situazioni in via di sviluppo, passando per i primi contratti di alcune giovani promesse
Giorno di paga in casa Roma. Reduci dal fresco rinnovo di contratto di Niccolò Pisilli, la società giallorossa può adesso concentrarsi su altre situazioni che necessitano un intervento economico in modo tale da garantirsi la permanenza di giocatori fondamentali per la rosa. Due sono principalmente i casi: Stephan El Shaarawy, che, come nel caso di Dybala, il cui rinnovo è scattato automaticamente, sembrerebbe aver raggiunto i parametri previsti al momento della firma per prolungare la sua permanenza nella Capitale. Per l’italo-egiziano è infatti in programma un incontro con la dirigenza a Trigoria nei prossimi giorni per discutere un eventuale ulteriore prolungamento, che consentirebbe alla Roma di spalmare il suo ingaggio su più anni, alleggerendo così il bilancio.
Situazione ben più complicata quella di Hummels. Un giocatore che, fino a qualche giorno fa, sembrava imprescindibile per mister Ranieri, tanto che aveva chiesto a gran voce il suo rinnovo. Ora, però, il difensore sembrerebbe riservarsi la possibilità di salutare a fine stagione per fare ritorno in Germania, magari in una squadra di medio livello, data anche l’età avanzata del tedesco. Rendendo così ben più complicata la situazione relativa al suo rinnovo di contratto

MATS HUMMELS IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Situazione Paredes e Svilar
Attualmente però le due situazioni più spinose sono di certo quelle che vedono coinvolti Paredes e Svilar. Entrambi giocatori desiderati altrove che la Roma dovrà impegnarsi per trattenere. Il primo, Leandro Paredes sembrerebbe molto vicino ad un ritorno a Buens Aires sponda Boca, nonostante anche per lui potrebbe scattare il rinnovo automatico fino al 2026, qualora la Roma dovesse qualificarsi in una qualsiasi coppa europea. Tuttavia, le parti sembrerebbero momentaneamente al lavoro per trovare un accordo che possa rendere felici entrambi.
Per Svilar invece la situazione sembrerebbe essere ben diversa. Per lui infatti sembrerebbe pronto un quadriennale sulla base di 3 milioni netti a stagione, sulla quale per volontà di entrambi dovrebbe essere presente una clausola strategica, per far fronte eventualmente ad alcune squadre inglesi che hanno destato interesse nei riguardi del giocatore.
I giovani di casa Roma
La società giallorossa ha dimostrato, con il rinnovo di Pisilli, di credere fortemente nel proprio progetto giovanile. Proprio per questo, in questi giorni sono state finalizzate le firme di due giovani promesse che, con ogni probabilità, faranno parte della Roma del futuro: Mattia Mannini e Alessandro Romano. I due classe 2006, dopo essere stati vicini a lasciare la squadra in cui sono cresciuti, hanno appena firmato il loro primo contratto da professionisti, che li legherà ai giallorossi fino al 2028 per Mannini e fino al 2027 per Romano.
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Djokovic al World Sports Summit di Dubai: “I miei idoli erano Sampras, Kobe Bryant e Alberto Tomba. Da bambino amavo giocare a calcio”
Novak Djokovic, campione del Tennis e grande appassionato di calcio, rivela i suoi idoli di infanzia al World Sports Summit di Dubai, tra cui Pete Sampras, Kobe Bryant e Alberto Tomba.
Djokovic: Un Viaggio tra Tennis e Altri Sport
Durante il prestigioso World Sports Summit di Dubai, Novak Djokovic ha condiviso con il pubblico i nomi dei suoi idoli sportivi. Tra questi, spiccano leggende come Pete Sampras nel tennis, Kobe Bryant nel basket e Alberto Tomba nello sci. Djokovic ha sottolineato come queste figure abbiano influenzato la sua carriera e ispirato il suo percorso nel mondo del tennis. “Ero un grande fan di Sampras, Bryant e Tomba, i più grandi nei loro sport”, ha affermato il campione serbo.
Un Amore per il Calcio
Oltre a parlare dei suoi idoli, Djokovic ha rivelato un dettaglio inaspettato circa la sua infanzia: la passione per il calcio. “Se non fossi diventato un tennista, cosa avrei fatto? Da bambino, amavo anche giocare a calcio”, ha confessato. Questa dichiarazione ha suscitato interesse tra gli appassionati di sport, evidenziando la versatilità e i molteplici interessi di Djokovic al di là dei campi da tennis.
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Fonte: l’account X di Schira
Novak #Djokovic to #WorldSportsSummit in Dubai: “My idols were Pete #Sampras, Kobe #Bryant and Alberto #Tomba: they were the greatest in their sports and I supported them as a fan. If I hadn’t been a tennis player, what would I have done? When I was a child, I also loved to play football…”
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 29, 2025
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Baggio e il Pallone d’Oro: il “Divin Codino” celebrato al World Sports Summit di Dubai
Roberto Baggio, leggenda del calcio, partecipa al World Sports Summit a Dubai, celebrando i 32 anni dalla vittoria del Pallone d’Oro.
Un’icona del calcio al World Sports Summit
Roberto Baggio, uno dei più grandi simboli del calcio mondiale, ha fatto il suo trionfale ingresso al World Sports Summit di Dubai. Questo evento prestigioso riunisce personalità di spicco dello sport globale per discutere delle sfide e delle opportunità future nel mondo sportivo. La presenza di Baggio non solo arricchisce ulteriormente il summit, ma rappresenta anche un omaggio alla sua straordinaria carriera. Esattamente 32 anni fa, nel dicembre del 1993, Baggio otteneva il massimo riconoscimento individuale per un calciatore, il Pallone d’Oro, consacrandosi tra i migliori di sempre.
Ricordi indelebili e un futuro nello sport
Durante il suo intervento, Baggio ha condiviso momenti salienti della sua carriera e ha discusso delle potenzialità del calcio moderno. L’evento ha offerto l’opportunità di riflettere su come il calcio abbia evoluto nel corso degli anni e sulle sfide che i futuri talenti dovranno affrontare. La partecipazione di Baggio al summit non è solo un tributo al passato glorioso, ma anche un invito a guardare avanti, esplorando nuovi orizzonti per lo sport e i suoi protagonisti.
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Fonte: l’account X di Schira
One of the greatest football legend Roberto #Baggio is just arrived at #WorldSportsSummit in Dubai. Exactly 32 years ago he won the Ballon d’Or. 💎
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 29, 2025
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FIFA, Infantino: “Non c’è mai troppo calcio, anzi ne servirebbe di più”
Gianni Infantino durante un intervento al World Sports Summit, ha delineato la visione della FIFA per un calcio sempre più globale, inclusivo e sostenibile.
Il presidente della FIFA, Gianni Infantino, in un discorso pronunciato al World Sports Summit di Dubai, ha espresso la visione dell’organo di governo mondiale del calcio: un calcio sempre più globale, inclusivo e sostenibile. Infantino ha affrontato uno dei temi più dibattuti degli ultimi anni, il numero di partite e la presunta “saturazione” del calendario. Ha sottolineato la necessità di trovare un equilibrio tra calcio di club e calcio delle nazionali, tra partite significative e insignificanti.
Ha inoltre parlato degli investimenti della FIFA nello sviluppo del calcio in tutto il mondo e ha affermato: “Stiamo investendo miliardi di dollari nello sviluppo del calcio in tutto il mondo. Nei 211 Paesi tutti ricevono sovvenzioni per costruire campi e formare giocatori. Entro il prossimo anno avremo 100 accademie FIFA in 100 Paesi diversi”.
Infantino sul Mondiale per club e il Mondiale 2026
Infantino ha riservato spazio anche per parlare del Mondiale per club, uno dei progetti più ambiziosi della FIFA. Ha definito l’ultima edizione disputata negli Stati Uniti un successo commerciale e ha sottolineato l’importanza di dare spazio al calcio dei club.
Ha poi parlato delle impressionanti cifre previste per il Mondiale 2026, che si giocherà tra Stati Uniti, Canada e Messico: “48 squadre, 104 partite: 104 Super Bowl in un mese. Avremo sei o sette milioni di persone negli stadi e sei miliardi davanti alla televisione. In appena due settimane abbiamo ricevuto 150 milioni di richieste di biglietti. In 100 anni di storia della Coppa del Mondo la FIFA ne ha venduti 44 milioni in totale. È qualcosa di assolutamente incredibile”.
Il ruolo della FIFA nel calcio mondiale
Infantino ha infine ribadito il ruolo fondamentale della FIFA nel finanziamento del calcio mondiale: “Siamo l’unica organizzazione che finanzia il calcio in tutto il mondo. Senza la FIFA non ci sarebbe calcio in 150 Paesi”.
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Fonte: Gianluca Di Marzio
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