OSAKA, JAPAN - JUNE 28: U.S. President Donald Trump speaks with Saudi Arabia's Crown Prince Mohammed bin Salman during a family photo session at G20 summit on June 28, 2019 in Osaka, Japan. U.S. President Donald Trump arrived in Osaka on Thursday for the annual Group of 20 gathering together with other world leaders who will use the two-day summit to discuss pressing economic, climate change, as well as geopolitical issues. The US-China trade war is expected to dominate the meetings in Osaka as President Trump and China's President Xi Jinping are scheduled to meet on Saturday in an attempt to resolve the ongoing the trade clashes between the world's two largest economies. (Photo by Kim Kyung-Hoon - Pool/Getty Images)
La Roma sta vivendo un periodo assai movimentato. Tra l’assoluta staticità della trattativa con Friedkin, il continuo bisogno di liquidità e la massima incertezza su come potrà essere ed apparire la società in un futuro prossimo, le insidie potrebbero materializzarsi da un momento all’altro, ma, come d’incanto, dall’indiscrezione trapelata in mattinata, esiste la reale possibilità che possa palesarsi un uomo in grado di tirare il club capitolino fuori dai guai.
La figura, i quali dettagli non appaiono ancora nitidi, risponde al nome di Mohammed bin Salman, erede al trono dell’Arabia Saudita, in grado di vantare un patrimonio che si aggira intorno ai 10 miliardi di euro, ai quali si vanno ad aggiungere, seppur in parte, i 368 del fondo d’investimento del proprio paese, del quale ne è uno dei principali gestori.
I vertici della Roma, complice il momentaneo stop della trattativa con Friedkin, si sono ritrovati costretti ad azzerare il processo di vendita della società che, al momento, necessita ripartire dal primo, fondamentale, passo: la ricerca di soci interessati.
L’interesse del principe arabo, al quale sembrano realmente intrigare l’Italia e Roma, sembra, quindi, esser giunto al momento propizio. L’elemento che, però, frena gli entusiasmi è l’interesse da parte di Mohammed bin Salman per un altro club, il Newcastle, attualmente militante in Premier League.
Se dovesse concretizzarsi questo interessamento, le possibilità che l’erede al trono possa sbarcare nella capitale si abbasserebbero notevolmente, ma a tener viva la fiammella della speranza sono proprio i vertici del massimo campionato inglese, i quali nutrono dei forti dubbi in riferimento alla figura del principe saudita, accusandolo di essere uno dei principali violatori di diritti umani nel proprio paese.
Uno scenario, questo, che potrebbe paradossalmente favorire la Roma alla quale sarebbe garantita la priorità sia se dovesse essere l’unico club acquisito da Mohammed bin Salman sia se dovesse essere costretta a coesistere con i Magpies.
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