Salernitana, col Genoa la prima di 18 finali. I tifosi: “Difendiamola”

Ci sarà la carica dei tifosi all’Arechi per per provare a battere il Genoa e riaprire il discorso salvezza, per la Salernitana, pur in emergenza, per vincere la terza gara stagionale e accorciare le distanze su Udinese e Verona che, ieri, hanno perso le rispettive partite.

Saranno circa 17mila spettatori presenti allo stadio che garantiranno una spinta e un apporto non indifferente.

Ieri i responsabili della curva Sud hanno tappezzato la città di striscioni riportanti la scritta:

“E ora tutti insieme…difendiamolA”, un appello condiviso sui social dal direttore generale Walter Sabatini.

Inzaghi, martedì si era detto fiducioso: “Perchè con la nostra gente potremo rendere l’Arechi un fortino inespugnabile.

Quando c’è tanto pubblico, sanno tutti quanto sia difficile giocare in casa nostra”.

Le assenze si faranno sentire.

Dia è out, Cabral e Coulibaly sono in coppa d’Africa, Pirola

è infortunato e ieri si è fermato pure Fazio per un problema al polpaccio.

Kastanos, generosissimo, sarà invece in panchina quasi per far numero ed entrerà soltanto in caso di estrema necessità.

Si tornerà al 4-3-2-1, con Lovato (che piace al Torino) al fianco di Gyomber e l’esordio dal primo minuto per Zanoli e Basic.

Davanti  Candreva e Tchaouna alle spalle di Simy in attesa che il mercato porti in qualche sorpresa.

Balotelli? Potrebbe essere il nome giusto per la Salernitana, ma per il momento non c’è stata nessuna vera e propria trattativa

Se Dia dovesse restare, non è da escludere che il reparto d’attacco rimanga così.

In difesa che Sabatini proverà a piazzare il colpo da 90, ad ora però non c’è intesa economica nè con Palomino, nè con Boateng che ha chiesto cifre impossibili.