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Sampdoria-Inter: probabili formazioni e dove vederla
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Domenica 12 settembre, alle ore 12 e 30 allo stadio Marassi di Genoa, si affronteranno Sampdoria e Inter, gara valevole per la terza giornata di Serie A.
Sampdoria e Inter si daranno appuntamento in campo nel lunch match di Domenica, con entrambi gli allenatori che dovranno studiare le soluzioni più adatte per puntare in maniera decisa al bottino completo.
Quattro gli indisponibili per il tecnico D’Aversa che dovrà dunque rimaneggiare la sua franchigia, che comunque arriverà più che bene alla gara contro gli attuali campioni d’Italia. Pochi dubbi e molte certezze invece per il neo-tecnico nerazzurro Simone Inzaghi, che potrebbe decidere di far esordire il nuovo acquisto Dumfries, che potrebbe dunque scippare la maglia da titolare a Darmian.
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Come arriva la Sampdoria
Reduci dal punto ottenuto in trasferta contro il Sassuolo, i blucerchiati, dovranno fare a meno di Torregrossa, Ekdal, Gabbiadini e Bereszynski, dunque specie in alcuni settori del campo, il tecnico ex Parma ha le mani legate. In campo dunque col tanto annunciato 4-4-2, che prevede la presenza di Audero, che difenderà i pali della porta di casa, con la difesa a quattro che verrà rappresentata da Yoshida, Colley, De Paoli e Augello.
Il centrocampo invece sarà composto da Thorsby e Adrien Silva, con Candreva e Damsgaard che invece prenderanno il loro posto sulle corsie esterne del campo. La coppia d’attacco offensiva scelta è quella che vede il solito Quagliarella, assistito dal nuovo compagno di squadra Caputo, ultimo acquisto della frenetica sessione di calciomercato estiva appena conclusa.
Come arriva l’Inter
I nerazzurri hanno fatto bottino pieno nelle prime due giornate giocate, mettendo a segno ben 7 reti, a dispetto dell’unica rete, momentaneamente subita. Inzaghi, diversamente dal collega blucerchiato, ha pochi dubbi, e qualche sorpresa.
L’unico indisponibile infatti è Sanchez, con il tecnico ex Lazio che potrà dunque contare sui tuoi titolarissimi, come Handanovic, che dunque rimarrà a guardia della porta, con Skriniar (che partirà dal primo minuto), De Vrij e Bastoni (completamente recuperato) a fare muro contro la coppia offensiva avversaria.
Solito centrocampo a 5 che vedrà come registi Barella e Brozovic, con Perisic a sinistra e Dumfries a destra (con Darmian che potrebbe finire in panchina, in favore dell’Olandese, che dunque farà il suo esordio con la maglia nerazzurra). La trequarti è saldamente nelle mani di Calhanoglu, mentre la potenza offensiva sarà affidata a Dzeko e Lautaro.
I precedenti
Il bilancio complessivo relativo al risultato dell’incontro fra Samp e Inter parla milanese: 70 le vittorie dei nerazzurri contro i blucerchiati, mentre solo 21 i successi della squadra che, in questa occasione, giocherà in casa. 37 invece sono i pareggi che vanno a chiudere le 128 gare disputate dalle due franchigie.
119 le reti siglate dalla Sampdoria, ma anche in questo caso i numeri danno ragione alla causa interista, con i nerazzurri che invece, hanno messo a segno la bellezza di 236 gol.
Dove vederla
Sarà possibile prendere visione di questo importante match di campionato fra Sampdoria e Inter sull’app di streaming DAZN, ma anche in tv, mediante i canali Sky, come Skysport. E’ inoltre possibile seguire il match fra i blucerchiati e i nerazzurri grazie alle app Now TV e SkyGo.
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Scarpa d’Oro, la competizione si accende
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La corsa alla conquista della Scarpa d’Oro continua: in pole position l’attaccante del Liverpool Mohamed Salah. Ecco la classifica.
Mohamed Salah resta in cima alla classifica della Scarpa d’Oro, nonostante un momento di stallo con una partita senza reti contro il Newcastle.
L’attaccante del Liverpool mantiene un vantaggio di quattro gol su Harry Kane (Bayern Monaco) e Mateo Retegui (Atalanta), mentre Robert Lewandowski (Barcellona) ed Erling Haaland (Manchester City) sono superati dal bomber argentino dell’Atalanta.
Kylian Mbappé (Real Madrid) si trova al decimo posto, affiancato da Ousmane Dembélé (PSG).
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Napoli, Garcia attacca De Laurentiis: “Ha interferito con il mio lavoro, i risultati mi hanno dato ragione”
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Rudi Garcia, nuovo CT del Belgio, si scaglia contro De Laurentiis: “A Napoli mi sentivo prigioniero, interferenze continue da parte sua”.
Le dichiarazioni di Garcia
Rudi Garcia, ex allenatore del Napoli, ha espresso chiaramente il suo risentimento nei confronti del presidente del club, Aurelio De Laurentiis. Durante un’intervista, Garcia ha dichiarato: “Di Napoli amavo tutto tranne le sue interferenze. Mi son sentito prigioniero. Il tempo è galantuomo.” L’ex tecnico ha sottolineato che, al momento del suo addio, aveva lasciato la squadra in quarta posizione, mentre alla fine della stagione, sotto la guida di altri due allenatori, il Napoli è terminato decimo. Una frecciatina che lascia intendere gli errori di gestione da parte del presidente.
Implicazioni per il futuro del Napoli
Queste dichiarazioni potrebbero avere ripercussioni sul futuro del club azzurro, specialmente in vista delle prossime mosse di calciomercato. La gestione di De Laurentiis è stata spesso oggetto di dibattito, e le parole di Garcia non fanno che alimentare le polemiche. I tifosi e gli addetti ai lavori ora si interrogano su quale direzione prenderà il club, alla ricerca di stabilità e successi che sembrano sfuggire di mano.
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Fonte: l’account X di Schira
#Garcia contro #DeLaurentiis:
“Di #Napoli amavo tutto tranne le sue interferenze. Mi son sentito prigioniero. Il tempo è galantuomo. Io li ho lasciati quarti e alla fine sono arrivati decimi, con altri 2 tecnici. Ero nel giusto. I risultati dimostrano gli errori del presidente” pic.twitter.com/lVHZ10e39V— Nicolò Schira (@NicoSchira) February 27, 2025
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Juventus-Empoli, cosa è successo dopo la partita
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La sconfitta della Juventus contro l’Empoli è stata sicuramente un colpo pesante, tanto per la squadra quanto per l’ambiente circostante, creando un’atmosfera quasi surreale, difficile da comprendere pienamente.
La descrizione dell’ambiente nello stadio, prima e durante la partita, e in seguito nella sala conferenze, trasmette perfettamente quel senso di disorientamento che ha dominato i momenti successivi alla partita.
L’analisi dell’allenatore, Thiago Motta, sembra rappresentare il punto di rottura di una stagione che ha mostrato più ombre che luci.
Il suo intervento in conferenza stampa è stato davvero un momento storico, una sorta di “J’accuse” che lo ha visto accusare la sua squadra per la mancanza di atteggiamento e di coraggio, pur assumendosi lui stesso le proprie responsabilità.
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Teun Koopmeiners e Thiago Motta ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Juventus-Empoli il post gara
È raro vedere un allenatore esporsi in modo tanto vulnerabile, ma allo stesso tempo lucido, come ha fatto Motta.
La sua commozione è chiara, ma la sua analisi della situazione è altrettanto concreta, mettendo a nudo i problemi e la gravità della situazione. Thiago Motta ha chiaramente bisogno di trovare risposte in tempi rapidi, ma si trova davanti a un bivio fondamentale: riuscirà a superare questa crisi con la sua squadra, o la frattura sarà insanabile?
Il rispetto per Thiago Motta è indiscutibile, per il coraggio di esporsi e di affrontare una situazione delicata in modo trasparente. Tuttavia, come giustamente sottolineato, ciò non significa che sia esente da responsabilità. Alcune sue scelte tattiche e gestionali non sono riuscite a dare il giusto impulso alla squadra, e questo si è visto chiaramente anche in partite che sulla carta sembravano abbordabili, come quella contro l’Empoli.
In questi momenti, la parola “rispetto” assume una doppia valenza: da un lato, il rispetto per un allenatore che si mostra onesto e diretto, ma dall’altro, è necessario anche che il suo operato porti a risultati concreti. La situazione di Motta è ora in bilico, e seppur non si parli ancora di esonero, la sua posizione non è più sicura come prima. Il futuro della Juventus potrebbe dipendere da come riuscirà a gestire i prossimi passi, sia come leader che come tecnico.
La frenesia che circonda il futuro di Thiago Motta e della squadra è palpabile. Le voci su un possibile cambio, e la crescente incertezza, dimostrano quanto sia delicato questo momento per il club bianconero. Le prossime settimane saranno decisive per capire se Motta avrà la forza di riportare la squadra sulla giusta rotta, o se la sua avventura alla Juventus giungerà al termine.
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LA DELUSIONE DELLA JUVENTUS ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
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