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Sarà Paratici il nuovo Amministratore delegato della Juventus?
Beppe Marotta dal 25 ottobre, giorno in cui scadrà il mandato, non sarà più l’Amministratore delegato della Juventus, come ha confermato ieri lo stesso Marotta ai microfoni di Sky, dopo la vittoria dei bianconeri con il Napoli, dicendo che la società e gli azionisti stanno facendo un politica di rinnovamento e il suo nome non fa parte della lista dei candidati.
La sua strada e quella della Juventus si dividono e per il momento non vuole parlare oltre, perche i dettagli li darà in seguito, in quanto è ancora emozionato dalla notizia presa. Ha anche detto che rimarrà direttore generale dell’area sportiva, fino a quando non si sa, perchè dovrà parlare col presidente Agnelli, ma crediamo che l’ormai ex ad bianconero aspetti una buonuscita per rescindere il contratto.
La decisione di Andrea Agnelli
Andrea Agnelli vuole creare un nuovo asset dirigenziale con un piano finanziario datato fino al 2024, che è poi la data per il modernizzamento della Champions League e dei nuovi calendari internazionali, chiesti proprio dal presidente bianconero in qualità di presidente dell’ECA (European Club Association).
I rapporti con Marotta si erano deteriorati e Agnelli insieme all’ex AD hanno deciso di comune accordo di lasciarsi. Anche se dal modo in cui sia arrivata la notizia sembra proprio Agnelli che abbia chiesto a Marotta di lasciare i bianconeri. Si parla di problemi legati ai cosidetti oneri e accessori dovuti ai procuratori in fase di rinnovi e acquisizioni nuovi giocatori, alla situazione creata dal caso Higuain, sulla diversa veduta dell’attaccante argentino da parte di Marotta e Agnelli, che solo due anni prima era stato acquistato per 90 milioni.
Nel nuovo cda ci sarà più potere per il presidente bianconero, e sicuramente saranno promossi Pavel Nedved, attuale vice presidente e Fabio Paratici, attuale direttore sportivo.
Fabio paratici nuovo A.d.
Il diretto sportivo bianconero e braccio destro di Beppe Marotta da una vita, sarà premiato da Andrea Agnelli, che già dalla presentazione dell’acquisto del secolo, gli aveva dato molto importanza, a tal punto di far partecipare da protagonista nella conferenza stampa di Cristiano Ronaldo. Quel giorno qualcosa ci doveva far ragionare, perchè col passare del tempo il d.s. bianconero prendeva importanza nella gerarchia della società Juventus.
Domani mattina usciranno le cariche del nuovo cda bianconero e come sembra, il nuovo Amministratore delegato, dal 25 ottobre, sarà proprio Fabio Paratici, vuoi perchè, essendo stato vicino e collaboratore stretto di Beppe Marotta, potrà raccogliere tutti gli insegnamenti e i segreti dell’ex A.d. e vuoi perchè, in questi anni ha guadagnato sul campo la fiducia in società e nei confronti di Andrea Agnelli.
Fabio Paratici anche per età (46 anni compiuti da poco), e con il suo modo di ragionare, rappresenta nel nuovo cda quell’espressione di rinnovamento che vuole Andrea Agnelli nel nuovo asset.
Un altro dirigente
La Juventus sicuramente prenderà un nuovo dirigente o comunque un collaboratore che possa aiutare Paratici nell’area tecnica e sportiva. I nomi più accreditati sono: Carnevali dg del Sassuolo, che potrebbe gestire l’area tecnica e sportiva bianconera.
Un dirigente cosidetto finanziario, che non sia addetto all’area sportiva, ma a quella finanziaria e il nome del candidato potrebbe essere Michele Uva.
Non è da escludere l’inserimento in società di Zinedine Zidane come collaborato dell’area tecnica.L’ex allenatore del Real Madrid già a Luglio era stato individuato come possibile collaboratore di Fabio Paratici. Nell’articolo che pubblicammo il 17 luglio davamo la notizia di un’entrata imminente in società di Zidane. Ecco l’articolo qui.
Aldo Mazzia
Inotre notizia di pochi minuti fa potrebbe lasciare anche Aldo Mazzia, Amministratore delegato, con responsabilità sui servizi Amministrazione e Bilancio e Cfo (Chief Financial Officer) del club bianconero.
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Lamine Yamal è il Golden Boy 2024: premiato anche Yildiz
Durante il consueto evento organizzato e presentato da Tuttosport, il ragazzo prodigio Lamine Yamal è stato premiato come Golden Boy 2024. Anche Yildiz premiato.
Nel grattacielo della Regione Piemonte l’appuntamento consueto con il Golden Boy è stato protagonista anche quest’anno. Il premio per il miglior giovane dell’anno ha visto una new entry.
Barcellona, Yamal vince il premio finale: gloria anche per Yildiz e Kayode
Tra le categorie più in vista dell’evento, oltre a quella dedicata al premio finale, troviamo anche quella che incorona il migliro giovane italiano e un’altra dove a scegliere il vincitore sono i tifosi sui social.
Partendo però dalla fine, come ci si aspettava è Lamine Yamal del Barcellona il vincitore dell’edizione 2024. La straordinaria stagione coi blaugrana e la vittoria di Euro 2024 hanno aiutato il classe 2007 a sbaragliare completamente la concorrenza.
Per l’età e quello che finora ha dimostrato sul campo, l’esterno ha pienamente meritato il riconoscimento e incarna alla perfezione il significato del titolo di Golden Boy.
Passando poi per le altre categorie troviamo Kayode, vincitore del Best Italian Golden Boy e Kenan Yildiz, incoronato dai tifosi e appassionati attraverso un sondaggio online.
Per quanto riguarda il mondo femminile la Golden Girl è Vicky Lopez, anche lei del Barcellona. Mentre per l’Italia la vincitrice è Giulia Dragoni della Roma.
Antonio Percassi ha ricevuto il riconoscimento come Best President in Italia.
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Milan, volti scuri dopo la vittoria contro lo Slovan Bratislava: Fonseca ancora in discussione
Milan, una dirigenza tutt’altro che contenta quella che si è vista ieri sera a Bratislava dopo la gara di Champions, nonostante la vittoria.
I tre punti non sono assolutamente bastati a riportare il sorriso negli ambienti rossoneri. I volti scuri di Furlani, Moncada e Ibrahimovic erano piuttosto eloquenti e nascondevano una profonda preoccupazione per un Milan che non migliora. Gli stessi errori, reiterati in maniera sistematica.
Piuttosto distoniche le parole di Paulo Fonseca il quale, nell’immediato post partita, ha dichiarato che ha visto dei miglioramenti. Tuttavia analizzando la gara con spirito critico, a parte il riusltato, si può parlare di tutto fuorché di miglioramenti, a maggior ragione trovandosi di fronte ad una squadra piuttosto deficitaria sotto diversi aspetti di campo.
Il tecnico rossonero è in discussione. A poco infatti è servita la vittoria di ieri e negli ambienti rossoneri, tramite una nostra fonte, emerge profondo malcontento e preoccupazione in merito all’operato del portoghese. La gara di sabato contro l’Empoli rappresenterà l’ennesimo crocevia, ma la situazione ad oggi sta probabilmente sfuggendo di mano.
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Caso ultras, Abodi: “Non mi aspetto sanzioni”
Il presidente della FIGC Andrea Abodi ha preso la parola sul caso ultras: ecco che cosa ha detto al margine di un evento organizzato da RCS.
Il caso ultras continua ad occupare le prime pagine della cronaca, giudiziaria e sportiva, visto che le indagini dei pm milanesi continuano a far emergere quella struttura sotterranea che legava parte del tifo organizzato di Inter e Milan alla criminalità organizzata.
Un’inchiesta che deve far riflettere il calcio italiano, partendo proprio dalle istituzioni, calcistiche e non. Proprio su questo punto è intervenuto il presidente Andrea Abodi, a margine di un evento RCS: “Da qualche giorno mi aspetto un segnale dalle istituzioni del mondo del calcio perché non venga sottovalutato il tema e che la federazione prenda una posizione, perché la giustizia sportiva non è un doppione di quella ordinaria. Ne ho parlato anche con i vertici federali”.
Conclude: “Non mi aspetto sanzioni, ma le norme federali e sportive prevedono che non ci siano rapporti, soprattutto di questo tipo, tra tesserati e delinquenti sotto forma di tifosi”.
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