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Sassuolo, Dionisi: “2 a 1 per loro non lo meritavamo”
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Alessio Dionisi, allenatore del Sassuolo, si è espresso ai microfoni di DAZN e Sky Sport in seguito alla sconfitta casalinga inflitta dalla Juventus.
Il Sassuolo esce sconfitto dalla gara contro la Juventus.
I neroverdi, impegnati nel posticipo della 34° giornata di Serie A davanti al proprio pubblico, si sono resi protagonisti di una grandissima prestazione di squadra.
I giocatori di Dionisi, infatti, hanno tenuto il pallino del gioco per ampi tratti dell’incontro, rendendosi ben più pericolosi degli avversari.
Nonostante ciò, il risultato finale ha dato ragione ai bianconeri; a tal riguardo, Alessio Dionisi si è espresso ai microfoni di DAZN nel post partita, analizzando anche le voci di mercato e la progettualità della sua squadra.
Sassuolo, Dionisi: “Una squadra meritava di vincere e l’altra ha vinto”
<< È mancato solo il risultato. C’è un pò di rammarico soprattutto per il primo gol perché ha cambiato le sorti di una partita che vedeva noi a creare e la Juve a cercare di ripartire. Credo di non essere smentito se dico che una squadra ha meritato di vincere e l’altra ha vinto >>.
Queste le parole di apertura del tecnico Alessio Dionisi poco dopo il triplice fischio.
L’allenatore del Sassuolo si è detto tanto soddisfatto per la prestazione offerta dai suoi ragazzi quanto rammaricato per il risultato finale, ponendo l’accento anche sulla presunta irregolarità del gol di Dybala che ha decretato il momentaneo pareggio.
<< Sarei stato amareggiato per i ragazzi anche se fosse finita 1-1. 2-1 per loro non lo meritavamo >>.
Ad una domanda riguardo la crescita e la valorizzazione dei suoi gioiellini, Dionisi ha risposto così: << Credo che il gioco valorizzi i giocatori. Chiaramente giochiamo per vincere e non solo per partecipare e valorizzare i giocatori. I risultati si vedono perché se si parla dei ragazzi significa che qualcuno sta apprezzando quello che si fa ed è motivo di orgoglio per tutti >>.
E ancora, sull’importanza tattica di Maxime Lopez: << Sta facendo bene Maxime come tutti gli altri. È la squadra che deve mettere in condizione il singolo. È il nostro regista, anche se giochiamo a due lui si abbassa per giocare mentre Frattesi partecipa di più alla manovra offensiva >>.
Infine, ai microfoni di Sky Sport, una breve parentesi sul tanto chiacchierato mercato in uscita in casa Sassuolo: << Spero che rimangano più giocatori possibili l’anno prossimo (…) Se qualcuno andrà via arriverà qualcun altro. Se partirà andrà in una squadra più forte e sarà un premio anche per noi >>.
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Juventus, dove è finita la juventinità? Una dirigenza che…
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La Juventus, reduce dalla clamorosa eliminazione in Coppa Italia contro l’Empoli, deve interrogarsi su quanto prodotto in questa stagione.
La stagione della Juventus appare finora incerta. Iniziata con ottime speranze, nel corso del girone di andata, la squadra di Thiago Motta ha mostrato diverse crepe sia in fase realizzativa che in quella difensiva, oltre a una mancata continuità che sembra uno dei problemi principali della stagione.
Contro l’Empoli, in casa, in una sfida come questa, devi vincere. Non solo perché ti chiami Juve. L’eliminazione in Champions League doveva essere solo uno dei tanti stimoli per portare a casa la qualificazione in semifinale di Coppa Italia.
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(Foto di Salvatore Fornelli)
Ora è tempo di riflessioni. Non che alla Continassa mancassero prima, ma l’eliminazione dalla Coppa Italia rappresenta un colpo ben più duro, una ferita che tinge di nero l’umore della Juventus e rende ancora più incerto il futuro. La nebbia che avvolge il domani bianconero è fitta e preoccupante, soprattutto per chi guida il club e le colpe non sono solamente dell’allenatore.
Dove è finita la juventinità? Quella voglia, quella fame di portare a casa vittorie e trofei, come il DNA bianconero ci insegna.
Una squadra senza senatori (via Szczesny, Rabiot e Danilo) non può trasmettere ai nuovi cosa vuol dire vivere la Juve. A maggior ragione se anche la guida tecnica è nuova.
Una dirigenza che era consapevole delle difficoltà legate alla rivoluzione in atto, ma non si aspettava ostacoli così numerosi. Problemi di gestione, certo, ma anche di risultati.
Una dirigenza, che per ora, merita un voto molto basso non solo per il mercato fatto, ma soprattutto per il silenzio. Serve un segnale, che ad oggi non sembra esserci.
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Bologna-Milan: il gesto di solidarietà del club rossoblu agli alluvionati
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Bologna-Milan è il recupero della nona giornata di Serie A, quando le due squadre non furono fatte scendere in campo per l’alluvione che colpì il capoluogo emiliano.
Il Bologna, come aveva già deciso all’epoca dei fatti, ha confermato che devolverà in favore degli alluvionati dello scorso ottobre metà dell’incasso della sfida del Dall’Ara in programma alle 20.45.
Questo il comunicato apparso sul sito del club rossoblu:
“Il Bologna FC 1909, come già comunicato il 24 ottobre scorso, devolverà la metà dell’incasso che sarà realizzato per la partita Bologna-Milan di questa sera alla raccolta fondi indetta dalla Città Metropolitana per sostenere le famiglie colpite dall’alluvione del 19 ottobre 2024″.
A seguire sono arrivate le parole di ringraziamento del Sindaco della Città Matteo Lepore: “Il Bologna F.C. devolverà metà dell’incasso della partita di questa sera contro il Milan per la raccolta fondi della Città metropolitana di Bologna in favore della popolazione colpita dall’alluvione dello scorso ottobre. A nome di tutta Bologna ringrazio la società e il Presidente Saputo per questo gesto di solidarietà e vicinanza per noi molto importante“.
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Scarpa d’Oro, la competizione si accende
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La corsa alla conquista della Scarpa d’Oro continua: in pole position l’attaccante del Liverpool Mohamed Salah. Ecco la classifica.
Mohamed Salah resta in cima alla classifica della Scarpa d’Oro, nonostante un momento di stallo con una partita senza reti contro il Newcastle.
L’attaccante del Liverpool mantiene un vantaggio di quattro gol su Harry Kane (Bayern Monaco) e Mateo Retegui (Atalanta), mentre Robert Lewandowski (Barcellona) ed Erling Haaland (Manchester City) sono superati dal bomber argentino dell’Atalanta.
Kylian Mbappé (Real Madrid) si trova al decimo posto, affiancato da Ousmane Dembélé (PSG).
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