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Serie A: DAZN sull’onda del Black Friday
DAZN aderisce al Black Friday e al Cyber Monday, iniziative nate negli Stati Uniti e diventate ormai da anni celebri anche in Italia.
Il Black Friday è una ricorrenza annuale e viene celebrato il primo venerdì dopo il “Giorno del Ringraziamento”, dunque il quarto venerdì del mese di Novembre.
Quest’anno il Black Friday cade il 24 Novembre. Il lunedì successivo è il Cyber Monday. Altra giornata dedicata alle offerte. Alle promozioni e agli sconti di ogni tipo.
DAZN ha deciso di celebrare le due ricorrenze con un’intera settimana di iniziative e sconti.
Il DAZN Black Friday inizia Martedì 21 Novembre e proseguirà fino al 27, giorno che comprende anche il Cyber Monday.
Questo permetterà ai nuovi clienti e non solo di usufruire degli sconti in una settimana importante dal punto di vista sportivo.
La piattaforma ha infatti acquisito i diritti in esclusiva della CEV Champions League maschile e femminile, la più importante competizione europea di volley per club.
Nel weekend ci sarà in Serie A il Derby d’Italia Juventus–Inter, che vale la vetta della classifica.
Cosa offre DAZN?
DAZN, in occasione del Black Friday e del Cyber Monday, ha in serbo un’offerta sui piani di abbonamento dalla durata minima di tre mesi.
Dal 21 al 27 Novembre Gift Card solo su Amazon al costo di 79.90€ per tre mesi invece di 119.97€.
Il risparmio è di 40€ rispetto al prezzo unitario mensile di carte e codici prepagati DAZN.
Il modo migliore per risparmiare sui pacchetti durante il Black Friday è attivare l’offerta di tre mesi con una Gift Card disponibile su Amazon.
Il valore della Gift Card per questi giorni di iniziativa è di 79.90€ invece dei 119.97 previsti dal piano standard.
I METODI DI PAGAMENTO
- Carte di Credito
- Carte di Debito
- Carte Prepagate
- iTunes
- PayPal
- Google Pay
- Google Play Billing
- Amazon In App Payment (solo Amazon Fire Stick)
- Carte e codici prepagati DAZN
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Bayern Monaco, obiettivo in Serie A. Se Davies parte
Al Bayern Monaco si sta definendo quale sarà il futuro di Alphonso Davies. In caso di partenza, potrebbe rimpiazzarlo un giocatore di Serie A.
Lasciando da parte le recenti disavventure – è stato fermato e ha rischiato l’arresto per guida in stato di ebbrezza – il giocatore del Bayern Monaco Alphonso Davies è considerato un elemento importante della squadra.
Tanto che il suo rinnovo di contratto sarebbe una priorità, per il club di Bundesliga. Che sarebbe al lavoro per raggiungere un nuovo accordo che vada oltre il 2025.
In caso contrario, però, se il giocatore dovesse lasciare Monaco, ci sarebbero parecchi candidati papabili a prenderne il posto.
Bayern Monaco, chi potrebbe rimpiazzare Davies?
Tra i nomi in lista figura quello di uno dei difensori più forti della nostra Serie A: alludiamo al difensore del Milan Theo Hernandez, già in odore di lasciare il club per la Germania la scorsa estate.
Tra gli altri candidati figura il giocatore del Lipsia David Raum. Lo scrive il giornalista Florian Plettenberg (@Plettigoal), specializzato in Bundesliga, su X.
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Inchiesta ultras, il parere di un’esperta in materia fa sorridere Inter e Milan
Riguardo l’inchiesta ultras sulle tifoserie di Inter e Milan, il quotidiano Tuttosport ha interpellato l’avvocatessa Flavia Tortorella.
L’inchiesta ultras sulle tifoserie di Inter e Milan fa ancora discutere. Tuttosport chiama in causa un’esperta di diritto sportivo, Flavia Tortorella, per fare chiarezza sull’inchiesta e sulle sue possibili conseguenze.
Inchiesta ultras, il parere dell’esperta
Difficile fare previsioni sulle sanzioni della classifica
Attualmente, è complesso prevedere se e come ci sarà una penalizzazione in classifica. Ciò potrebbe accadere solo se venissero provati rapporti rilevanti e continuativi tra i club e gli ultras, o se si evidenziasse una falla nei sistemi di prevenzione e controllo.
Come è noto, la gravità degli illeciti contestati è ciò che determina la severità della sanzione. Considerando che il pubblico ministero (Marcello Viola, procuratore della Repubblica di Milano, ndr) ha dichiarato pubblicamente che le due società milanesi coinvolte sono vittime in questa vicenda, personalmente, mi sento di escludere l’ipotesi di una penalizzazione grave come quella in classifica.
La violazione dell’art. 4 del codice sportivo
Per Tortorella, qualora dovesse esserci una responsabilità nei confronti di tesserati che hanno rapporti con gli ultras (sia dirigenti, tecnici o semplici calciatori), i club sarebbero comunque chiamati a dimostrare di non aver avuto alcuna responsabilità.
Come ha sottolineato il ministro Abodi, la giustizia sportiva segue un percorso diverso rispetto a quella penale, e la sua competenza si limita alla valutazione di comportamenti che violano i principi di lealtà, correttezza e probità previsti dall’art. 4 del Codice di Giustizia Sportiva. Tortorella fa notare che, rispetto al passato, oggi la violazione di questi doveri viene contestata anche autonomamente.
Inchiesta ultras, il rischio di sanzioni per i club
Se un tesserato viene sanzionato, il club potrebbe essere automaticamente punito? “Sì”, risponde Tortorella, “a meno che il club non dimostri che non c’era alcuna possibilità di controllare o prevenire certi comportamenti, non essendo responsabile per ciò che avviene nella vita privata di un tesserato”.
Gli interrogatori di Calhanoglu e Calabria hanno confermato incontri con gli ultras arrestati. Coloro che hanno ammesso di aver avuto contatti diretti con i tifosi radicali dovranno giustificare la natura di questi rapporti. Inoltre, se si dovesse configurare un’estorsione, si porrebbe l’obbligo di denuncia anche per gli organi inquirenti sportivi.
L’importanza delle telefonate
L’interrogativo sulla rilevanza di una telefonata è importante. “Sì, la modalità del contatto è cruciale per comprendere la natura del rapporto”, afferma Tortorella. Per esempio, l’Inter ha avvisato le autorità della telefonata ricevuta da Inzaghi da parte di un capo ultras (Ferdigo, arrestato) che chiedeva favori per ottenere più biglietti per la finale di Champions League di Istanbul. “Se la società ha fatto la cosa giusta, mostrando di essere vigile e di aver agito con cautela, questo potrebbe essere un segno di corretto comportamento”.
Inchiesta ultras: squalifiche sì o no?
Per quanto riguarda l’eventualità di squalifiche, Tortorella spiega che dipenderà dalla gravità delle singole condotte. Se, per esempio, un tesserato è stato vittima di un’estorsione, la sua responsabilità potrebbe essere ridotta. La situazione, poi, cambierebbe se non venisse provata alcuna estorsione.
La Procura Federale potrebbe decidere di archiviare il caso se ritenesse che i club siano effettivamente danneggiati e non responsabili. Tuttavia, come sottolinea l’avvocato, la giustizia sportiva segue percorsi separati rispetto alla giustizia penale, e quindi non si possono escludere scenari di sanzioni, anche gravi.
Per i club, nessuna responsabilità penale
Infine, Tortorella esclude una responsabilità penale per i club, in base agli elementi disponibili. Sebbene le intercettazioni emergano in relazione a dirigenti e tesserati dell’Inter e del Milan, inclusi Inzaghi, Zanetti, Calhanoglu e Calabria, l’avvocato sottolinea che, in assenza di prove concrete, è improbabile che i club possano essere ritenuti colpevoli penalmente.
Tuttavia questo non esclude la possibilità di sanzioni disciplinari, che potrebbero derivare dal comportamento di dirigenti, tesserati o altre persone legate ai club.
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Sacchi sicuro: “L’Atalanta può lottare per lo scudetto”
Arrigo Sacchi vede l’Atalanta come possibile candidata alla vittoria dello scudetto: ecco le sue parole sulla squadra di Gasperini.
Arrigo Sacchi ormai non ha più dubbi. L’ex tecnico ha parlato dell’Atalanta a La Gazzetta dello Sport. Ecco come si è espresso sui nerazzurri, potenziale rivale dell’Inter e delle altre per lo scudetto.
Sacchi, le parole sull’Atalanta e sullo scudetto
“L’Atalanta si è ormai guadagnata il rispetto degli avversari internazionali. Quando, in estate, l’Atalanta è stata costretta a cedere Koopmeiners alla Juve, perché il giocatore si era già accordato con i bianconeri, e ha perso Scamacca per infortunio, mi sono chiesto: e adesso come farà Gasperini a riorganizzare la squadra mantenendo alto il livello delle prestazioni? La risposta me l’ha data il campo: l’Atalanta è seconda in classifica in campionato, e a mio avviso può lottare fino in fondo per lo scudetto, e al momento è tra le prime otto di Champions”.
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