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Serie A, la rivincita delle cenerentole
Serie A, in questa prima porzione di stagione abbiamo assistito alla rivalsa di alcune squadre che, rispetto alla scorso anno, hanno fatto passi da gigante.
In Serie A, da agosto a dicembre, abbiamo assistito a una piccola rivoluzione.
Da una parte il Campione d’Italia in carica, il Napoli, ha fornito prestazioni sottotono ed è stato spodestato dal podio.
Dall’altra alcune “piccole” squadre hanno iniziato la scalata del Monte Everest della classifica di Serie A.
Serie A, la rivincita delle cenerentole: il Frosinone
La prima di loro è stata certamente il Frosinone: lo scorso anno in Serie B, quest’anno al quattordicesimo posto ma capace di fare molto, ma molto meglio.
Lo ha dimostrato anche contro i temibili “cugini” del Napoli, letteralmente stracciati agli ottavi di finale di Coppa Italia con un clamoroso 4-0 il 19 dicembre.
I ragazzi di Di Francesco sono carichi, malgrado abbiano subito diverse sconfitte. A livello di vittorie, la più gratificante di Serie A è stata senz’altra quella 4-2 contro il Sassuolo del 17 settembre.
Il posto in classifica non rispecchia il potenziale: si può dare di più.
Il Genoa
Il Genoa, dal canto suo, finora è riuscito in un paio di imprese notevoli. La prima: battere la Roma 4-2 il 28 settembre, risultando la prima squadra neo-promossa, dal 26 febbraio del 2012, a infliggere almeno 4 gol ai giallorossi.
A parlare della personalità dei ragazzi di Gilardino è anche la partita del 15 dicembre, finita 1-1, con la Juventus: un gol su rigore di Chiesa e la rete di Gudmundsson.
Anche il suo ultimo atto prima di Natale è una vittoria: la partita di venerdì 22 dicembre contro il Sassuolo. La prima vittoria, dal 6 maggio del 2022, ottenuta dopo essere andato sotto di un gol (allora giocò contro la Juventus).
La squadra ha carattere, e ha tutte le intenzioni di dimostrarlo ancora.
Il Bologna
Il caso più eccezionale è quello del Bologna. Il club rossoblu, infatti, grazie a una sequela di ottime partite, inclusa quella contro la Roma del 17 dicembre (2-0) al Dall’Ara, è riuscita a farsi spazio fino a finire in zona Champions, al quarto posto.
Sognare è lecito, come ha dichiarato anche l’allenatore del club Thiago Motta ai microfoni di Dazn a seguito dell’ultima vittoria contro l’Atalanta:
“Oggi è una vittoria di gruppo e parlo di tutta Bologna. Europa? Penso che questo entusiasmo fa solo bene e la gente ha il diritto di sognare.
Noi abbiamo il dovere di fare il massimo per noi stessi e per gli altri. Ora abbiamo tempo per recuperare e passare un bel Natale con la famiglia e gli amici”.
L’ex “bambino” di José Mourinho è diventato grande e intende superare il suo maestro. Sul campo, in un’occasione, lo ha già fatto.
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Milan, UFFICIALI gli arrivi di Sottil e Bondo
A pochi minuti dal gong di fine calciomercato, il Milan ha ufficializzato gli arrivi di Sottil dalla Fiorentina e Bondo dal Monza.
Riccardo Sottil e Warren Bondo sono due nuovi giocatori del Milan. A pochi minuti dal gong di fine calciomercato sono arrivate le firme dell’esterno, che arriva dalla Fiorentina in prestito oneroso (meno di un milioni di euro) con diritto di riscatto fissato a circa 11 milioni di euro, e del centrocampista francese, arrivato a titolo definitivo dal Monza per 10 milioni di euro più 2 di bonus.
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Donnarumma: “Ora va meglio qui al PSG. Sinisa era come un secondo papà. Kolo Muani? dico questo”
Gigio Donnarumma è stato intervistato in esclusiva a Viva el Futbol dove ha discusso di varie tematiche degli ultimi tempi tra PSG e il suoi esordio.
A seguire l‘intervista completa
Le parole di Donnarumma
SITUAZIONE AL PSG
“Ora al PSG va bene, siamo passati in Champions, i playoff erano il primo obiettivo dato che c’era un po’ di pressione. La vittoria con il City ci ha dato una bella carica. Non ho mai visto il pubblico spingere così”.
CRITICHE
“Ho tanto fastidio quando fai un errore e la gente sta lì a pizzicare proprio sul singolo errore. Quando giochi tanto con i piedi, l’errore lo metti in preventivo. Bisogna capire il rischio, quando fai una partita di Champions, devi capire quando il rischio vale la pena di metterlo in conto, perché la giocata ti può dare un vantaggio”.
FINALE EUROPEI
“Avevo troppa fiducia nel fatto che Jorginho avrebbe segnato. Il suo errore mi ha fregato, da lì in poi ho proprio perso il conto e poi ero troppo concentrato, per quello non mi ero accorto che avessimo vinto fino a quando non sono arrivati tutti ad abbracciarmi”.
SPINELLI, PREPARATORE INTER
“Se è fortissimo? Sì, assolutamente. Ha fatto due anni con me. Adesso è all’Inter”.
LUIS ENRIQUE
“Ho avuto la fortuna di conoscere il mister l’anno scorso, è proprio bello lavorare con lui, come persona, come ti aiuta, come ti fa crescere. E’ troppo facile rimanere nella comfort-zone, lui cerca sempre di stimolarti. Lui ti stuzzica e poi capisci che aveva ragione lui. Siamo una squadra giovane, ma forte forte. Abbiamo tanti giovani forti”.
ESORDIO
“Sinisa è stato come un secondo papà per me, era troppo importante per me. Avevo finito le fasi finali con la Primavera, mi chiamano a fare il ritiro con la prima squadra. Comincio ad allenarmi, c’era Alfredo Magni, oggi al Monza, come preparatore dei portieri. Avevo visto che il mister voleva calciare, mi metteva in porta, avevo capito che avesse fiducia in me. Si era parlato troppo dei portieri nelle prime partite, mi aveva fatto scaldare con il Genoa. Prima del Sassuolo avevo capito che qualcosa poteva succedere. Mi chiede: “Come stai? Te la senti?”. E io: “Sì!”. Non ho dormito un c***o, ma proprio per niente. E poi ho chiamato tutta la famiglia a vedermi. Diego Lopez era un portiere importante, essere lì con lui per me era già tanto. Ma sentivo che potesse succedere qualcosa. Poi prendo il gol sul mio palo. Vado al campo il giorno dopo e Sinisa mi chiama in spogliatoio e io penso: ‘Porca t***a cosa ho combinato?’. Mi fece vedere un gol subito sul primo palo da Toldo dicendomi: “Vedi, anche i migliori possono sbagliare”. Mi ha dato una carica incredibile, una bella botta”.
KOLO MUANI
“E’ un bravissimo ragazzo, sono troppo suo amico. Quando c’erano voci sulla Juve scherzavo con lui, gli mettevo la canzone sotto, gli attaccavo le figurine della Juve sull’armadietto. Sono contentissimo di come ha iniziato. Per me può fare molto bene, è un attaccante forte”.
KVARATSKHELIA
“Ragazzo stupendo, l’ho sentito prima che arrivasse a Parigi. Gli ho detto un po’ di cose, dicendogli di scrivermi qualora gli servisse qualcosa. E lui: “Ma sei napoletano” (ride, n.d.r.), abbiamo questa nomea qua. Può fare molto comodo al nostro gioco, ha una qualità superiore. Con l’arrivo di Kvara, cambia modulo? Per me continuerà con il 4-3-3, poi non so cosa deciderà il mister”.
QUEL FALLO DI BENZEMA
“Se era fallo? Lascia stare, ma probabilmente ho sbagliato anche io: dovevo rimanere a terra. Non fischi fallo, fanno gol, non lo toglierà mai il gol al Bernabeu con quel pubblico lì. Magari rimanendo a terra, mi è rimasta ancora qua”.
COMPETIZIONE
“Pochettino ti metteva in competizione con Keylor Navas, quest’anno sei ancora in discussione, perché al PSG sei sempre insieme ad un secondo con il quale sei in competizione, ti è servito? Io lavoro sempre uguale, non ho bisogno di competizione per rendere al meglio, poi sono scelte loro. Sia che io abbia uno dietro o meno, vado sempre al 100%. E’ il mio lavoro, vado al campo prima, faccio il mio lavoro. Se qualcuno mi irrita cosa faccio? Io rispondo, il gruppo portieri deve essere sempre sano, si scherza, si ride, poi si lavora, sennò non si lavora bene”.
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PSG, UFFICIALE: Bernat è del Getafe
Il terzino del PSG, Juan Bernat, è ufficialmente un nuovo giocatore del Getafe, operazione in prestito per i prossimi 6 mesi. Dunque lo spagnolo torna in Liga.
Dopo aver raggiunto un accordo tra tutte le parti, inclusa la rescissione con il Villareal che deteneva il cartellino del giocatore. Bernat diventa il secondo rinforzo della finestra di trasferimenti invernale degli Azulones.
PSG, Bernat è del Getafe: il comunicato
“Il Getafe C.F. ha raggiunto un accordo con Juan Bernat per il suo ingresso nella squadra blu fino alla fine di questa stagione. Bernat ha una lunga esperienza nel calcio europeo di altissimo livello, come dimostrano le sue 50 presenze in UEFA Champions League con Bayern Monaco, PSG e Benfica, tra gli altri. Il nostro nuovo terzino è stato convocato in undici occasioni nella nazionale spagnola, a testimonianza della sua grande qualità. Benvenuto a Getafe!”.
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