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Serie A, la rivincita del Centro Sud
Dopo tanti anni la geografia della Serie A è cambiata: tre squadre del Centro Sud sono sul podio del campionato italiano. Tutti i dettagli.
La Serie A è ricca di tante gioie e vittorie per le squadre del Nord Italia e poche, pochissime, per il Centro Sud.
Quest’anno si sta scrivendo un nuovo capitolo per molti casi davvero incredibile.
Napoli, Lazio e Roma sono ai primi tre posti in classifica.
Grazie a un calcio di personalità e alla mano dei propri allenatori, stanno davvero soprrendendo.
Al comando della Serie A dall’inizio del torneo c’è l’incredibile Napoli di Luciano Spalletti.
Una vittoria che i partenopei attendono da circa 33 anni.
Dietro c’è la Lazio di Maurizio Sarri che oltre a dare il solito gioco spumeggiante alle sue squadre ha anche dato ai biancocelesti una solidità difensiva.
Al terzo posto la Roma di Mourinho.
Una squadra pronta ad attutire qualsiasi colpo con una naturalezza certe volte quasi disarmante.
Mou ha creato ai giallorossi una vera e propria corazza.
La prima squadra del Nord è al quarto posto ed il Milan.
Al quinto l’Inter e addirittura la Juventus al settimo posto, quando mancano appena 8 giornate al traguardo.
Il Centro Sud al comando della Serie A
Il Centro Sud si è preso il comando del calcio italiano.
La prima, seconda e terza hanno regalato i propri tifosi 7 scudetti in tre, probabilmente 8 tra qualche settimana.
Ottantuno anni fa, di questi tempi, la classifica era guidata dalla Roma (campione d’Italia quell’anno), davanti a Torino e Venezia.
Nessuna delle grandi del Nord era presente nei primi tre posti ma c’era una sola squadra del Centro-Sud a battagliare con il Nord.
Stavolta il calcio italiano lotta per la vittoria finale con solo due città divise da appena 240 Km i (e non sono Torino e Milano…).
Sembra una vera e propria rivoluzione.
Da Roma a Napoli, dall’Olimpico al Maradona, lungo l’autostrada del Sole, si corre su e giù a tutta velocità.
Le difese sono la vera forza di Napoli, Laizo e Roma.
Ventuno i gol subiti da Meret.
Venti da Provedel (la Lazio è la seconda miglior difesa dei campionati top d’Europa dopo il Barcellona), ventisei quelli incassati da Rui Patricio.
Nelle retrovie c’è la vera forza di tutte e tre le compagini. Napoli, Lazio e Roma hanno in comune quel Dna profondamente italiano, perché per stare lassù – come insegna la storia – ci vuole soprattutto la capacità di parare i colpi altrui.
Ventuno i gol subiti da Meret.
Altri venti da Provedel (la Lazio è la seconda miglior difesa dei campionati top d’Europa dopo il Barcellona), ventisei quelli incassati da Rui Patricio. Tre guardiani a difesa di altrettante fortezze.
Il totale dei gol subiti da Spalletti, Sarri e Mourinho fa 67.
Le milanesi insieme hanno visto segnare le altre ben 71 volte (4 in più).
La formazione di Allegri ha preso 25 gol e avrebbe, sul campo, 59 punti.
Il 19 aprile capiremo se la giustizia sportiva annullerà la pena.
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Milan, Maignan spaventa i tifosi: timori per una storia già vista
Milan, la conferenza stampa di Mike Maignan è stata precisa, integerrima come suo solito. Peccato per una frase che ha mandato in fibrillazione la tifoseria rossonera preoccupata per un deja vu.
Sembrava cosa fatta il rinnovo di Mike Maignan. Noi di Calcio Style abbiamo scritto parecchio in merito, le parti erano infatti vicinissime già a fine settembre e la chiusura era vista come una mera formalità.
Due problemi, il rinnovo all’alba del 5 novembre non c’è stato e le dichiarazioni di Maignan nell’immediato pre partita contro il Real Madrid sembrano voler posticipare ulteriormente l’evento.
Maignan ha infatti dichiarato:” Il rinnovo? Al momento non è importante“.
Due le interpretazioni. La prima è che il portiere francese è talmente concentrato sulla gara che tutto il resto tende a posticiparlo. la seconda è che stia aspettando per strappare un contratto più vantaggioso in termini economici o per vedere quali altri club busseranno in Via Aldo Rossi.
Purtroppo la situazione è sempre la stessa. Se le parti stanno trattando ormai da mesi e la firma non arriva significa che un intoppo al momento c’è. Il deja vu di Donnarumma ritorna con prepotenza.
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Inter, Bisseck ha convinto: pronto il maxi rinnovo
L’Inter ha trovato il leader difensivo del futuro. Yann Bisseck ha convinto Inzaghi e la dirigenza, presto tutti i dettagli per il rinnovo di contratto.
Il tedesco ha dimostrato grande qualità e maturità in queste stagioni così la società ha deciso di premiarlo. I colloqui sono in corso ma le sensazioni sono positive.
Inter, futuro a tinte nerazzurre per Bisseck
Arrivato dall’Aarhus nell’estate del 2023 per circa 7 milioni di euro, il centrale ha portato freschezza e fisicità al reparto. Già capitano della nazionale U21 tedesca, ha trascorso i primi mesi di inserimento nella rosa nerazzurra da protagonista.
Il primo gol è arrivato il 23 dicembre dello stesso anno nel 2-0 contro il Lecce. La scorsa stagione in Serie A è partito 9 volte da titolare mentre per 7 volte è subentrato a un compagno. Buon rendimento anche in Champions League con 171 minuti tra gironi e ottavi di finale.
Inzaghi ne ha fatto un punto fermo della rosa, tanto che in questa stagione l’ha già impiegato 10 volte tra campionato e coppa europea, per un totale di 562 minuti, segnale che la sua importanza sta crescendo sempre più.
L’idea di Marotta e Ausilio è quella di proporre un rinnovo di contratto fino al 2029/2030, in modo da blindarlo in caso di consacrazione definitiva nei prossimi anni. Il valore del cartellino si aggira già attorno ai 25 milioni e gli estimatori non mancano. Il ragazzo però pare avere occhi solo per l’Inter.
🚨🆕 #InterMilan 🇩🇪
Yann Aurel Bisseck is set to be rewarded with a new contract at Inter Milan due to his excellent performances.▪️Only details remain to be clarified before signing a new contract until 2029/2030. pic.twitter.com/ikhySLy1iz
— Ekrem KONUR (@Ekremkonur) November 5, 2024
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Juventus, il ritorno di Koopmeiners: il retroscena
Al centrocampo della Juventus è tornato Teun Koopmeiners: sulle pagine di Tuttosport si racconta un retroscena sulla sua convalescenza.
La reazione della Juventus a Udine è stata evidente: intensa, sia nella testa che nelle gambe dei giocatori. Ora, la sfida più complessa per i bianconeri è mantenere questa intensità. Per riuscirci, devono lasciarsi alle spalle l’immagine incerta mostrata allo Stadium contro lo Stoccarda, durante l’ultima uscita di Champions League.
Come sottolinea spesso Thiago Motta, “ogni partita è una storia a sé”, e quella allo Stade Mauroy di Lille potrebbe rappresentare una svolta per la Juventus in Europa. A centrocampo, Motta sta valutando l’idea di puntare sulla fisicità, rinunciando inizialmente alla regia di Fagioli e all’imprevedibilità di McKennie, opzioni che potrebbero tornare utili a gara in corso.
Crescono le possibilità di vedere Thuram e Koopmeiners titolari, una scelta che aumenterebbe anche l’altezza media della mediana, con i 192 cm di Thuram e i 185 cm di Koopmeiners, supportati dalla visione di gioco di Locatelli davanti alla difesa.
Mentre Thuram mostra sempre più consapevolezza, Koopmeiners è in una fase decisiva della sua crescita, dopo aver accumulato minuti e fiducia nella partita di campionato di sabato. Ed è sempre più legato alla squadra bianconera.
Juventus, il retroscena sul recupero di Koopmeiners
Il legame di Koopmeiners con la Juventus non si è visto solo in estate, quando ha spinto per il trasferimento a Torino dopo gli anni passati all’Atalanta.
La sua determinazione è emersa anche durante il recupero dalla frattura a una costola, subita in uno scontro di gioco che gli ha fatto saltare la Nazionale e diverse partite importanti, tra cui quelle contro Lazio, Stoccarda e Inter.
Come riporta Tuttosport, per circa 20 giorni l’olandese ha dovuto dormire su una poltrona per alleviare il dolore che rendeva difficile respirare, compromettendo la qualità del suo riposo. L’infortunio ha pesato anche sugli allenamenti: se in palestra ha potuto mantenere parte della forma, la corsa è stata limitata per il dolore, rallentando il suo recupero completo.
Però Koopmeiners ha stretto i denti e ha ripreso ritmo: contro il Parma è entrato con il giusto approccio, e contro l’Udinese è tornato titolare, sfiorando il gol. Stasera a Lille è pronto a riprendersi un ruolo da protagonista e cerca la prima rete in bianconero.
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