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Social Football Summit, l’ora si avvicina: tutti i dettagli
Al via all’Olimpico di Roma nel finesettimana 19-20 novembre la due giorni del Social Football Summit. Ecco chi saranno gli ospiti della manifestazione.
Stamattina, al Campidoglio, è stata presentata la settima edizione del Social Football Summit 2024, al via nel fine settimana del 19-20 novembre.
A presentare questa edizione sono stati il fondatore dell’evento Gianfilippo Valentini, il direttore Massimo Tucci, l’assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda Alessandro Onorato, la presentatrice Giusy Meloni e il direttore dell’AIL Gaetano Biallo.
Social Football Summit, gli ospiti
Molti gli ospiti illustri di questa settima edizione. Primo tra tutti il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi e il CEO della Lega Serie A Luigi de Siervo. Presenti vertici CONI, AGCOM, Sport e Salute, Regione Lazio, UEFA e FIGC.
In rappresentanza dei vari club, tra gli altri, ci saranno Mike Armstrong (Juventus, Chief Marketing and Communications Officer) Giovanni Manna (Napoli, Sport Director), Florent Ghisolfi (Roma, Direttore sportivo) e Anna Sagarra (Real Betis, Director of Global Projects).
L’obiettivo del Social Football Summit
L’obiettivo dell’evento è costruire una rete di esperti di calcio, per promuovere l’innovazione nel settore e la crescita sostenibile. Tema centrale sarà la sostenibilità ambientale, tutto è stato pensato in funzione di un basso impatto sull’ambiente. Tantissimi gli appuntamenti tematici in questa due giorni, spazieranno dall’area economico-finanziaria, all’area tech e innovazione, ai media, social fino alla salute e il turismo.
Le dichiarazioni
Queste le parole di Alessandro Onorato per presentare l’evento: “Il Social Football Summit è un evento importante per Roma. Contribuisce alla crescita turistica, con centinaia di arrivi dall’estero, dall’Arabia fino al Canada, e a dare un’immagine moderna di Roma. Vogliamo continuare a valorizzare il turismo congressuale, settore in cui Roma sta crescendo moltissimo: nel 2023 nella classifica Icca abbiamo scalato 7 posizioni, passando dal 14° al 7° posto per numero di congressi internazionali ospitati.
È sempre bello inoltre vedere molte ragazze e ragazzi seguire i talks, appassionarsi e fare domande ai professionisti. Il compito di noi amministratori cittadini è anche questo: creare momenti di confronto, stimolare i giovani e includerli nella società per valorizzarli”.
Per Valentini, “SFS è cresciuto ed è diventato un riferimento per tutta la Football Industry; lo dimostrano l’aumento dei partecipanti e delle aziende presenti. Il 19 e 20 allo Stadio Olimpico ci saranno tutte le squadre professionistiche Italiane, molti club internazionali e tutte le istituzioni sportive oltre a moltissime aziende internazionali.
Siamo diventati un momento di riflessione e condivisione per molti protagonisti di questo settore. Con la città di Roma abbiamo creato un rapporto importante e duraturo anche grazie alla sua predisposizione ad ospitare eventi di questo tipo. Roma Capitale e la Regione Lazio ci stanno supportando in modo costante”.
Gl fa eco Tucci: “Il calcio ha bisogno di occasioni di incontro, crescita e sviluppo. SFS mira a dare un contributo in termini di condivisione, creazione di opportunità di business e professionalizzazione del settore affrontando le tematiche più rilevanti e portando nella città di Roma stakeholder italiani ed internazionali di altissimo livello”.
Così la giornalista di DAZN Giusy Meloni: “Per il secondo anno consecutivo, ho il piacere di condurre i SFS Awards. È un onore per me essere presente in questa serata speciale, in cui verranno premiate molte figure di spicco della passata stagione calcistica”.
A chiusura ha parlato Biallo: “Siamo orgogliosi di annunciare questa importante partnership con il Social Football Summit, un’occasione unica per portare avanti i progetti di AIL e sensibilizzare nuovi pubblici. Questa collaborazione permetterà di creare momenti di condivisione e speranza per i nostri assistiti, mostrando come ancora una volta il mondo dello sport possa essere un potente motore di solidarietà e cambiamento sociale. Ringraziamo tutte le realtà coinvolte per l’opportunità di far conoscere la nostra missione e di costruire legami preziosi con le società calcistiche, le aziende e le istituzioni”.
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Bonatti: “Savona in Nazionale? Una gioia”
Ai microfoni del sito di Gianluca Di Marzio, l’allenatore Andrea Bonatti ha ricordato i retroscena della carriera di alcuni giovani che ha allenato.
Di giovani giocatori lui se ne intende: complice la sua esperienza in Primavera alla Lazio e alla Juventus, dove ha allenato diversi nomi oggi famosi. Tra i “suoi” giocatori nomi come Savona, Mbangula, Soulé e anche Pedro Neto, oggi in forza al Chelsea.
L’intervista ad Andrea Bonatti
Partendo da Savona, Bonatti chiosa: “Oggi vederlo in Nazionale è una gioia”. Poi ricorda il percorso alla Juventus: “Giocava poco: al suo posto c’era Mulazzi, stessa età e stesso ruolo. Nella stagione 2020-21 il direttore Scaglia ha scelto per lui il percorso giusto: è andato in prestito alla SPAL perché non avrebbe trovato minuti in Primavera alla Juve, ma fino a marzo 2021 non ha giocato neanche lì”.
Da allora, molto è cambiato: “A fine prestito la Juve voleva riportarlo a casa e tenerlo, ma lui aveva ancora paura di non giocare e voleva andare via. Dove? Al Torino, che lo aveva chiamato”. Sliding door a un passo: “Poi lo abbiamo convinto a restare. Gli ho garantito che avrei puntato su di lui perché ci credevo: ho alzato Mulazzi a esterno offensivo per farli giocare entrambi. Poi la bravura è stata tutta sua nel conquistarsi il posto ogni settimana e crescere tanto da arrivare in Nazionale“.
Sempre dalla Juventus arriva il retroscena su Mbangula: “Nel periodo Covid, Samu era andato a casa in Belgio e non voleva più tornare a Torino. A lui sono molto legato, è sempre stato smart: intelligente e furbo. Quella volta siamo stati duri: ‘Tu domani vieni qui, punto: in aereo, in macchina, in bici, non ci interessa’. Eravamo lì per aiutarlo e sapevo che lui poteva aiutare noi. È tornato e si è conquistato il posto da titolare, sotto-età, in partite importanti: ad Alkmaar contro l’AZ in un ottavo di Youth League e poi con l’Atalanta in semifinale scudetto”.
Pedro Neto, invece, è un caso a sé stante: semplicemente di passaggio in Serie A, ha fatto fortuna in Inghilterra. Così Bonatti, sull’arrivo del giocatore alla Lazio Primavera: “Neto era un ragazzo con grande gamba, sveglio e voglioso di imparare, ma non mi dava la magia che più tardi mi avrebbe dato uno come Soulé. Non sembrava così pronto per giocare alla Lazio, invece ha avuto una grande carriera: i percorsi sono così, c’è chi vien fuori prima, chi più tardi e chi alla fine non riesce”.
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Raccolti più 200mila euro al Gala Un brutto t1po: presenti tanti calciatori
Lunedì 11 novembre si è svolta presso lo Spazio Lampo di Milano la serata benefica “Un brutto t1po!”, promossa dalla Fondazione SoStegno70 e a supporto del Diabetes Research Institute dell’Ospedale San Raffaele di Milano.
Un brutto t1po, grande successo a Milano
Il gala, giunto ormai alla sua ottava edizione, nasce nel 2017 per volontà di Paola Macchieraldo e Antonio Mincione, ed è stato capace negli anni di raccogliere oltre 650.000€ da devolvere alla ricerca. Nelle più recenti edizioni, Massimo Ambrosini e sua moglie Paola, si sono uniti all’organizzazione dell’evento.
Ad animare e condurre il tutto Andrea e Michele, celebri volti di Radio Deejay, insieme a Pierluigi Pardo.
Tra gli ospiti: Andrea Pirlo, Bobo Vieri, Filippo Inzaghi, Andrij Shevchenko e il suo ex allenatore Carlo Ancelotti. Anche alcuni club del massimo campionato italiano hanno deciso di mostrare la loro vicinanza alla causa, come Juventus, AC Milan e FC Inter, con la partecipazione di Michele Di Gregorio, Javier Zanetti e membri delle rispettive dirigenze.
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Ben Yedder condannato a 2 anni di carcere: tutti i dettagli
Arriva la svolta nel caso Ben Yedder, l’attaccante ex Monaco accusato di guida in stato di ebrezza e abusi sessuali. Il tribunale ha emesso la sentenza.
Il francese aveva in precedenza ammesso di essersi messo alla guida sotto l’effetto di alcol, ma aveva negato categoricamente ogni azione contro la ragazza in questione.
Ben Yedder condannato: ecco la sentenza
Il tribunale di Nizza ha giudicato l’imputato colpevole di entrambe le accuse e di conseguenza stabilito una pena di due anni di reclusione con condizionale più una multa di 5000 euro. Contenstualmente, anche l’obbligo di assistere e risarcire la ragazza di 23 anni presumibilmente vittima dell’accaduto risalente al 7 settembre scorso.
Inoltre è stata predisposta la sospensione della patente per 6 mesi per Ben Yedder, il quale dovrà sottoporsi ai classici esami del sangue periodici per ottenere la restituzione della licenza.
L’attaccante è svincolato da luglio scorso e a causa di questi problemi legali nessuna squadra si è fatta avanti per ingaggiarlo. Risolto questo nodo, potrebbe delinearsi finalmente il futuro del classe 1990. Tra i riconoscimenti più importanti i 3 titoli di capocannoniere della Ligue 1, Coppa del Re e Coupe de France.
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