Il Milan lascia la città di Ferrara con poche consapevolezze, un mezzo fallimento che pesa sul groppone e la certezza che raggiungere l’Europa League sarà un sogno difficilmente realizzabile. I rossoneri hanno da affrontare un vero e proprio tour de force e, con tutto il rispetto, quella contro gli estensi era sulla carta la partita più facile, quella dei tre punti, quella della consacrazione di essere finalmente tornati squadra. Ed invece si sono fatti passi indietro rovinosi, come cadere in un burrone senza il necessario paracadute e la colpa non è soltanto di Pioli, un allenatore dalla media punti finora imbarazzante checchè se ne dica, ma va ripartita fra tutti, dirigenza compresa. Ultima in classifica, oltre 20 punti di distacco dai rossoneri, eppure la squadra di Di Biagio, nonostante l’espulsione di D’Alessandro al 43’ del primo tempo, ha saputo lottare e dominare un Milan senza la minima grinta, come se questa sera si stesse giocando un’amichevole. Il Milan ha trovato il pareggio al 93’ con autorete di Vicari, il sapore è però quello della sconfitta. Voto al cuore 9, al gioco 3.
Donnarumma 5: due tiri e due gol, colpevole sul tiro di Floccari, le troppe voci sul suo conto non lo fanno giocare tranquillo e si vede.
Calabria 5: poteva scalzare Conti, l’occasione era ghiotta, ma il terzino ha dimostrato ancora una volta di nn meritare questo seppur mediocre Milan. Non sarà rimpianto. ( dal 46’ Leao 6,5: trova la via del gol, ultimamente gli viene più facile)
Gabbia 5: ora si capisce perché il Milan sta cercando un centrale difensivo, troppo titubante, a tratti timido. Non convince affatto contro l’ultima in classifica, figurarsi contro altre squadre.
Romagnoli 5,5: il meno peggio di una difesa colabrodo. Non arriva alla sufficienza, tentenna anche quando non si dovrebbe.
Theo Hernandez 5: una delle peggiori gare per il francese, non spinge e quando lo fa non incide. Sbaglia tutto, forse stanco. (Dal 64’ Laxalt: sv, non infieriamo).
Kessiè 5: sembra in giro per Milano per aperitivi tanto è il suo vagare. Errori grossolani, come gli capitano ad ogni gara. Come per Calabria, non sarà rimpianto.
Bennacer 5: meriterebbe forse mezzo voto in più, ma l’algerino da troppe gare no n dimostra più il suo valore. Spazi ne aveva, il pressing della Spal di certo non era asfissiante, eppure poche iniziative partono dai suoi piedi. ( dal 70’ Bonaventura: sv).
Castillejo sv: peccato per l’infortunio, il Milan perde uno dei suoi uomini più in forma. (Dal 16’ Saelemaekers 6: fresco di riscatto, il giovane centrocampista dimostra che in questo Milan ci può stare. In questo però.
Paqueta 6: non brilla certo di luce propria, ma ha fatto vedere ben di peggio. Spesso propositivo, ma poco più.
Calhanoglu 5,5: si avvicina alla sufficienza, ma commette troppi errori. La spina rimane sempre attaccata per poco tempo.
Rebic 4,5: inesistente, sbaglia ogni pallone che tocca. La partita no ci può anche stare, peccato che coincida con la partita no di tutta la squadra, ma questo non deve essere un alibi. (Dal 64’ Ibrahimovic 6: non gli si poteva chieder di più. Lotta come un campione, ma di fatto non riesce a far male).
Pioli 4,5: ma gara da vincere a tutti i costi, forse una delle poche partite “semplici” di un tour de force che metterà a dura prova i rossoneri, invece il Milan entra in campo con la consistenza di una pastafrolla. Fischi più che meritati ed una media punti impietosa.
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