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Supercoppa: cosa resterà? Soldi, fischi e amarezza

Supercoppa: svenduta e svilita, giocata dove il calcio è una moda e un trastullo e le leggende vengono fischiate. Dove l’aspetto umano sparisce dietro ai soldi.

In tanti si sono chiesti perché il il trofeo venisse disputato a Riyadh. Tifosi, giocatori, staff. Un’alzata di spalle e una sola risposta, degna del rasoio di Occam per la sua ovvia semplicità: i soldi.

Luci nel deserto

Riyadh, capitale e primo polo finanziario dell’Arabia Saudita. Quasi 8 milioni di abitanti che di calcio conoscono e capiscono poco, ma vogliono comprarsi tutto e trovano chi è disposto a vendere una passione.

Noi e la nostra Supercoppa. E ci sta bene, tanto da accettare e fare spallucce anche ai fischi indirizzati alla commemorazione di Gigi Riva.

I diritti umani e (stupidate) simili

Non è certo un mistero che diritti umani e libertà di espressione non sono il fiore all’occhiello dell’Arabia Saudita. Ma si accetta anche quello, perché è più forte il tintinnio della moneta sonante che gli arabi hanno messo sul tavolo.

Per onorare il grande campione scomparso, all’inizio del secondo tempo all’Al Awwal Park Stadium, è stato previsto un minuto di silenzio.

Pare, secondo quanto dichiarato dalla Lega Serie A

, che nella cultura araba questo non è previsto. D’altronde loro hanno comprato una partita, non la nostra cultura. Siamo noi gli ospiti.

Inzaghi e il suo disappunto durante il minuto di Silenzio per Riva

Inutili le spiegazioni in inglese dello speaker su chi fosse quel volto apparso sugli schermi. Era Rombo di Tuono, “uno dei più grandi del calcio italiano”. Ma che vuoi che gliene freghi, loro stanno lì per godersi lo spettacolo, mica per piangere una leggenda di un calcio che non hanno mai conosciuto. E neanche gli interessa conoscere.

Un dejà vu: già successo durante la Supercoppa spagnola

Stesso posto stesso fatto: poche settimana fa durante Real-Atletico dai medesimi spalti si erano alzati i fischi in occasione del minuto di silenzio per un altro campione scomparso. Era “solo” il Kaiser Franck Beckenbauer. Vaglielo a spiegare…

Cosa ci lascia la Supercoppa

Match seguiti a distanza, neanche si fosse in DAD durante la pandemia; arbitraggio discutibile e conseguenti polemiche; Mazzarri che diserta la premiazione; fischi in faccia a leggende del calcio.

Un successone, direi.

 

 

Aggiornato al 24/01/2024 10:44

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Pubblicato da
Sara Cambi

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