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Superlega, tutte le news di oggi
La sentenza della corte UE apre alla Superlega? La giornata di oggi, 21 dicembre, ha segnato una svolta nel calcio mondiale. I momenti salienti della giornata.
La sentenza
Questa mattina la corte UE emette la sentenza: “le norme Fifa e Uefa che subordinano alla loro previa approvazione qualsiasi nuovo progetto calcistico interclub, come la Super League, e vietano ai club e ai giocatori di giocare in tali competizioni, sono illegali.”
La reazione della Uefa
Intorno alle 13:15 arriva il comunicato della Uefa in cui si prende atto della decisione della corte ma si specifica che la stessa non implica l’approvazione della Superlega.
Si legge anche l’intenzione di continuare a sostenere la piramide del calcio europeo e di agire sempre nell’interesse di tutti gli addetti ai lavori, dai calciatori alle federazioni fino ai tifosi.
Superlega, le parole di Perez
Quasi istantanea la reazione del Real Madrid attraverso la figura del presidente Florentino Perez, uno dei fondatori del progetto Superlega nel 2021.
Il numero uno blanco ha annunciato la fine del monopolio apostrofando il calcio come finalmente libero.
Ha poi continuato dicendo che la rivoluzione del calcio è pronta a partire.
Il comunicato dell’ECA
Alle ore 12 arriva anche la presa di posizione dell’ECA, l’European Club Association: “la sentenza non è un’approvazione e non legittima alcun progetto di Superlega.”
Inoltre, si legge “l’ECA continuerà a lavorare con la UEFA, la FIFA e tutte le parti interessate riconosciute del calcio per sviluppare il gioco in modo positivo e progressivo, fondato sui principi di meritocrazia sportiva, inclusività, competizione aperta e solidarietà genuina
Un chiaro e forte segnale che tutte le istituzioni del calcio seguono la stessa linea di pensiero.
Superlega, i club contrari
Club da tutta Europa hanno manifestato il loro totale dissenso verso questo progetto attraverso duri comunicati che esprimono una presa di posizione categorica.
Il primo è arrivato dalla Premier League con la rinuncia del Manchester United, si sono poi aggiunti Manchester City e Tottenham.
In seguito si sono aggiunti alcuni club de LaLiga quali Atlético Madrid, Valencia, Villarreal, Siviglia, Real Sociedad e Girona.
Poi è stata la volta della Bundesliga, forte della volontà di Bayern Monaco e Borussia Dortmund di condannare il progetto.
In quarta battuta si è aggiunta la Ligue 1 con Paris Saint Germain, del presidente Al-Khelaïfi, e AS Monaco in prima linea.
La Serie A sembra seguire la stessa linea intrapresa dalle altre leghe europee, AS Roma, Inter e Atalanta hanno già espresso la loro opinione in merito.
A queste si aggiungono anche le olandesi Feyenoord e PSV Eindhoven insieme al Copenaghen.
Chi partecipa? Spunta una squadra di A
Certi di partecipazione, in quanto promotori assoluti della nuova competizione, sono invece Real Madrid e Barcellona che potrebbero incassare un bonus fedeltà vicino al miliardo di euro.
In queste ora sta tuttavia prendendo quota l’ipotesi secondo cui il Napoli di De Laurentiis abbia aperto ai colloqui con gli altri club per capire le condizioni di partecipazione.
Anche il Galatasaray in Turchia sarebbe interessato a ottenere maggiori informazioni.
Il nuovo format della Superlega
In giornata la A22 Sports Management ha rivelato il format che caratterizzerà la nuova competizione.
Le squadre in totale saranno 64 distribuite in 3 diverse divisioni, Star, Gold e Blue, alle quali ci si qualificherà per la prima volta attraverso un indice che tiene conto del rendimento nel campionato nazionale.
Dalla seconda edizione entrerà in funzione il meccanismo di promozioni e retrocessioni che già conosciamo.
Si giocheranno un minimo di 14 partite per club, 7 in casa e 7 fuori in gruppi di 8 squadre ciascuno.
Nella parte finale della stagione si svolgeranno i playoff attraverso i quali verrà decretato il vincitore.
Dove verrà trasmessa?
La sopracitata la A22 Sports Management è la compagnia nata a sostegno della Superlega.
Ha l’obiettivo di “migliorare l’esperienza dei tifosi sia nel calcio maschile che in quello femminile, garantendo al tempo stesso la sostenibilità finanziaria.”
A questo proposito è infatti stato annunciato che tutte le partite saranno trasmesse da questa nuova emittente in maniera totalmente gratuita sulla piattaforma streaming Unify.
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Ultim’ora Milan, illegittimo il licenziamento per giusta causa: Boban vince in Cassazione
Ultim’ora Milan, è arrivata la sentenza definitiva della Cassazione in merito alla causa tra Boban e il club di Via Aldo Rossi. Qui di seguito andiamo a leggerne i dettagli.
Nemmeno un anno è durata la sua esperienza da Chief Football Officer, precisamente da giugno 2019 a marzo 2020. Ci riferiamo ovviamente a Zvonimir Boban il quale è stato di conseguenza licenziato per giusta causa.
Boban aveva infatti attaccato Ivan Gazidis reo di avere chiuso con Ralf Rangnick senza aver chiesto la sua opinione in merito. Un fatto grave in seguito al quale il croato ha avviato una causa legale contro l’AC Milan vincendo in primo grado al Tribunale di Milano ed in seguito, notizia recente, anche in Cassazione.
Illegittimo il licenziamento per giusta causa prtanto il club rossonero sarà costretto a pagare un risarcimento di 5,37 milioni di euro.
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Giulini: “Il momento più doloroso? La retrocessione del 2022”
Tommaso Giulini, presidente del Cagliari, è tornato a parlare dell’amara retrocessione del suo club nel 2022 e di un suo ricordo su Gigi Riva.
Il presidente del Cagliari, Tommaso Giulini, è stato ospite del programma Goal Economy, in onda sulla radio ufficiale della Serie A. Il numero uno del club sardo ha parlato della squadra, del passato, del campionato italiano, e del ricordo di Gigi Riva. Di seguito le sue dichiarazioni
Giulini, il pensiero su Riva
“Ebbi il privilegio di fare una lunghissima chiacchierata con Gigi Riva, un onore per pochi. Dalle parole e dagli sguardi di Gigi percepii realmente quello che avevo letto e ascoltato dai racconti degli altri, avevo appreso da lui cosa rappresenta il Cagliari per i cagliaritani e i sardi. Inizialmente mi mise in guardia dalla forte responsabilità che avrei dovuto assumermi, ma poi è iniziata questa lunga avventura”.
Sulla retrocessione del 2022
“I miei anni e quelli di Cellino, sommati, mettono insieme buona parte degli anni di Serie A che il Cagliari annovera nella sua storia. Il momento più doloroso di questo decennio è sicuramente la retrocessione di Venezia nel 2022, al termine di una stagione dove ci portavamo dietro parecchi errori: non riuscimmo a vincere quella partita, sulla carta scontata, cosa che probabilmente con uno spogliatoio sano e una preparazione adeguata avremmo fatto. Scoppiò la contestazione, fu una retrocessione sanguinosa. Di momenti indimenticabili ce ne sono tanti, direi sicuramente la prima promozione dalla Serie B, perché a tutti coloro che fanno calcio e lo seguono piace vincere al di là della categoria: ricordo il gol di Sau in rovesciata a Vercelli per farci vincere il campionato davanti al Crotone di Juric. E poi altri due capitoli recenti: l’altra promozione a Bari nel 2023 in uno stadio già festante, all’ultimo secondo con il gol di Pavoletti, la nostra resurrezione completata, poi la salvezza della scorsa stagione a Reggio Emilia. Qualche giorno prima della partita decisiva per la salvezza, mister Ranieri – che è stato fondamentale per quella resurrezione – mi disse che ormai gli pesava tanto fare avanti e indietro da Roma e che sperava di chiudere la sua carriera nei club con una salvezza. Furono giorni difficili da gestire perché solo io e lui sapevamo che ci saremmo salutati, c’era molta ansia e per fortuna tutto andò bene. Il suo ritorno in panchina nella sua Roma è assolutamente comprensibile”.
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Turchia, Montella a rischio esonero
Pessime notizie per il CT della Turchia, Vincenzo Montella. L’ex attaccante italiano sembra essere a rischio esonero dopo le ultime uscite in Nations League.
La Turchia, guidata da Vincenzo Montella ha buttato la qualificazione nella lega A di UEFA Nations League nelle ultime uscite. Sarebbe bastato non perdere l’ultima partita contro il Montenegro.
I motivi del possibile esonero
Non sembra essere però il “fallimento” in Nations League il principale motivo del possibile esonero. A far discutere sono state soprattutto le convocazioni, nessuno è riuscito a spiegarsi la mancata convocazione di Atakan Karazor. Il centrocampista di proprietà dello Stoccarda è tra i più in forma al momento. Il ventottenne turco si è messo in mostra soprattutto in Champions League, sia nella vittoria con la Juventus che contro il Real Madrid al Santiago Bernabeu.
Turchia, le parole di Montella
Nella conferenza post partita, Montenegro-Turchia, il CT se l’è presa molto con il terreno di gioco e ha sottolineato l’importanza dell’assenza del capitano Hakan Calhanoglu, ribadendo la fiducia nel vincere i playoff per accedere alla lega A. Successivamente, ha dichiarato che il reale obiettivo è la qualificazione ai Mondiali 2026. Questa la sua risposta a chi domandava del possibile esonero: “non considero questa domanda una vera domanda, sono felice e orgoglioso di quanto fatto nell’ultimo anno”.
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