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Svizzera-Italia 0-0, altro stop per Mancini: elvetici a -4 con due partite in meno.
Dopo il match con la Svizzera, l’Italia taglia comunque un primato storico. La Nazionale sale a 36 partite di fila senza sconfitte (27 vittorie e 9 pareggi). Superato il primato europeo della Spagna 2007-2009 (35) ed eguagliato il primato mondiale del Brasile tra il 1993 e il 1996 (36 anche per loro)
Un altro amaro pareggio per la banda Mancini in terra elvetica. L’Italia ha dominato la partita, in tutte le statistiche, ma come contro la Bulgaria non è andata purtroppo oltre il pareggio. Agli azzurri è mancata la cattiveria sotto porta in diverse occasioni ed è una cosa che Mancini ha fatto notare a fine partita, commentando la partita. L’errore di Berardi, lanciato da Locatelli e presentatosi tutto solo davanti a Sommer è da matita rossa, per esempio. Così come il rigore sbagliato da Jorginho al 52′ è stato il segnale di una serata negativa in chiave offensiva (sarebbe il caso che il futuro Pallone d’oro cambiasse qualcosa nel suo modo di tirare, perché ormai i portieri avversari lo conoscono ed è il secondo di fila che sbaglia, dopo quello sbagliato in finale contro l’Inghilterra). Un risultato tuttavia che ci mantiene comunque in testa alla classifica nel girone di qualificazione a Qatar 2022.
Però gli svizzeri hanno due partite in meno e quindi bisogna tenere alta la guardia e stare attenti. Anche perché parliamo di una squadra che ha dimostrato di avere gli attributi e ci ha affrontato senza Xhaka e Freuler, due giocatori molto importanti nei meccanismi di Murat Yakin. Adesso diventa fondamentale battere la Lituania a Reggio Emilia, mercoledì sera per allungare sugli elvetici. L’unica nota lieta della serata di Basilea è l’aggiornamento dei record di imbattibilità: superato il primato europeo della Spagna e quello mondiale del Brasile. Grande cornice di pubblico sugli spalti, chiassoso ed entusiasta.
Le scelte di Mancini e le occasioni avute, Donnarumma spettatore non pagante per la seconda volta consecutiva
Una buona occasione fallita da Immobile, un gran tiro a giro di Insigne fuori di un soffio, una macroscopica chance sciupata da Berardi e Jorginho che si lascia ipnotizzare dagli undici metri da un Sommer in serata di grazia: è il riassunto dello 0-0 dell’Italia a Basilea contro la Svizzera. Donnarumma per la seconda partita di fila sta a guardare, perché la nostra difesa non fa passare nemmeno gli spifferi. Tutto il resto è un modo di attaccare la difesa elvetica schierata sterilmente. Per dieci undicesimi è la stessa Italia che ha battuto 3-0 la Svizzera nella seconda gara del girone di Euro2020 (Emerson Palmieri al posto di Spinazzola), sono invece quattro i cambi rispetto allo sfortunato 1-1 con la Bulgaria: Di Lorenzo per Florenzi, Chiellini per Acerbi, Locatelli per Verratti e Berardi per Chiesa. Donnarumma, Bonucci, Jorginho, Verratti, Insigne ed Immobile completano il 4-3-3 di Mancini.
La nazionale elvetica, passata da Petkovic a Yakin e priva – tra gli altri – di Freuler, Xhaka, Shaqiri ed Embolo, risponde con un 4-3-2-1 con Sommer in porta, Widmer, Elvedi, Akanji e Rodriguez in difesa, Aebischer, Sow e Frei a centrocampo e Steffen e Zuber a supporto di Seferovic. I cambi nel corso della ripresa da una parte e dall’altra non hanno spostato il copione della partita, incanalata verso il pareggio. Forse era opportuno fare cambi diversi per spostare l’inerzia della partita e non di sì comprende molto il perché della rinuncia a elementi come Kean e Scamacca contro squadre chiuse a doppia mandata. Non possono essere i cinque minuti concessi a Raspadori a farti vincere la partita. Promosso Locatelli, l’unico a variare lo spartito dei tanti tocchi a centrocampo, con lanci e cambi di campo.
Le formazioni e le pagelle
ITALIA (4-3-3): Donnarumma s.v., Di Lorenzo 6,5, Bonucci 6, Chiellini 6.5, Emerson 6; Barella 6.5 (90′ Pessina s.v.), Jorginho 5.5, Locatelli 7 (77′ Verratti 5.5); Berardi 5 (59′ Chiesa 6), Immobile 5.5 (59′ Zaniolo 6), Insigne 6.5 (90′ Raspadori s.v.). All. Mancini
SVIZZERA (4-3-2-1): Sommer 8; Widmer 6, Elvedi 5.5, Akanji 6.5 Rodriguez 5.5(63′ Garcia 6); Aebischer 6.5, F. Frei 6, Sow 5.5 (63′ Zakaria 6); Steffen 6 (71′ Fassnacht 6), Zuber 5.5 (63′ Vargas 6); Seferovic 5.5 (85′ Zeqiri s.v.). All. Yakin
Ammoniti: Sow (S), Chiellini (I), Aebischer (S), Elvedi (S), F. Frei (S).
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Giocatori svincolati: le occasioni del mercato di Gennaio
Il mercato di gennaio è entrato nella fase finale, con alcuni top player che non hanno ancora trovato una squadra. Leggi con noi la lista svincolati aggiornata.
Oltre alle molte trattative di mercato, ci sono diversi giocatori importanti senza contratto pronti a nuove sfide. Tra questi, figurano nomi dal palmarès straordinario come Sergio Ramos, Marcelo, Ben Yedder, Diego Costa e Paul Pogba, che rientrerà a breve dalla squalifica per doping.
La lista svincolati
Portieri:
Keylor Navas (Costa Rica, 37 anni), Etrit Berisha (Albania, 35 anni)
Difensori:
Sergio Ramos (Spagna, 38 anni), Marcelo (Brasile, 36 anni), Adama Soumaoro (Francia, 32 anni). Ghislain Konan (Costa d’Avorio, 28 anni), Daniel Amartey (Ghana, 29 anni). Kyriakos Papadopoulos (Grecia, 32 anni), Mauricio Lemos (Uruguay, 29 anni). Wallace (Brasile, 29 anni), Serge Aurier (Costa d’Avorio, 31 anni). Mário Fernandes (Russia, 33 anni). Cedric (Portogallo, 33 anni), Bouna Sarr (Senegal, 32 anni), Layvin Kurzawa (Francia, 31 anni).
Centrocampisti:
Enis Bardhi (Macedonia del Nord, 29 anni), Christoph Kramer (Germania, 33 anni), Marco van Ginkel (Olanda, 31 anni), Antonio Candreva (Italia, 37 anni), Roque Mesa (Spagna, 35 anni), Paul Pogba (Francia, 31 anni) [squalificato fino a marzo], Rafinha (Brasile, 31 anni), Alexandru Matan (Romania, 25 anni), Eduard Michut (Francia, 21 anni), Samu Castillejo (Spagna, 29 anni), Francis Coquelin (Francia, 33 anni), Mateus Uribe (Colombia, 33 anni)
Attaccanti:
Wissam Ben Yedder (Francia, 34 anni), Diego Costa (Spagna, 36 anni), Gael Kakuta (Repubblica Democratica del Congo, 33 anni), Willian (Brasile, 36 anni), Iuri Medeiros (Portogallo, 30 anni), Andrea Compagno (Italia, 28 anni), Keita Baldé (Senegal, 29 anni), Anthony Modeste (Francia, 36 anni), Mislav Orsic (Croazia, 32 anni), Josef Martinez (Venezuela, 31 anni), Stefano Okaka (Italia, 35 anni), Kevin Gameiro (Francia, 37 anni), Mattia Destro (Italia, 33 anni), Ryan Kent (Inghilterra, 27 anni), Santi Mina (Spagna, 28 anni), Maxi Gomez (Uruguay, 28 anni), Mariano Diaz (Repubblica Dominicana, 31 anni)
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Palermo, Pohjanpalo a un passo: accordo con il Venezia
Joel Pohjanpalo è a un passo dal Palermo. La società rosanero ha raggiunto un accordo con il Venezia per il centravanti finlandese.
Joel Pohjanpalo è pronto a vestire la maglia del Palermo. Secondo quanto riportato da Matteo Moretto su X, la trattativa tra il club rosanero e il Venezia è ormai ai dettagli finali, con l’accordo che potrebbe essere definito a breve. La cifra dell’operazione dovrebbe essere di poco superiore ai 3 milioni di euro.
Joel Pohjanpalo verso il Palermo. La trattativa con il Venezia è ormai in chiusura.
— Matteo Moretto (@MatteMoretto) January 21, 2025
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Roma, oggi c’è stato un nuovo sondaggio per Raspadori
La Roma pensa ancora a Giacomo Raspadori. La società giallorossa in giornata ha sondato nuovamente l’attaccante classe 2000. Per Conte non è incedibile.
La Roma continua la ricerca di un vice-Dovbyk, ma Ranieri vorrebbe un giocatore con caratteristiche diverse dall’ucraino, che possa sia alternarsi con lui sia giocare al suo fianco. Tra i primi nomi sulla lista del direttore sportivo Florent Ghisolfi c’è Giacomo Raspadori, attaccante classe 2000 del Napoli, già accostato più volte ai giallorossi nelle scorse settimane.
La pista per il giocatore sembrava essersi raffreddata dopo la sfida tra Napoli e Venezia, dove Raspadori era subentrato segnando il gol decisivo. Tuttavia, il suo utilizzo da allora è stato limitato, e il giocatore starebbe valutando un trasferimento per trovare più spazio e continuità altrove. Proprio per questo motivo, come riportato in esclusiva da Alfredo Pedullà, la Roma ha effettuato un nuovo sondaggio nella giornata odierna per capire la fattibilità dell’operazione.
Roma, apertura del Napoli
Il Napoli, pur riconoscendo le qualità del giocatore e il suo possibile valore nella prossima stagione, non lo considera incedibile. Antonio Conte, infatti, sarebbe disposto a lasciarlo partire se il trasferimento garantisse fondi per nuovi innesti.
La difficoltà principale sarà trovare un accordo sulla formula: i giallorossi preferirebbero un prestito con diritto di riscatto, mentre i partenopei propendono per una cessione a titolo definitivo o con obbligo di riscatto, per avere certezze economiche immediate.
Con il mercato ormai agli sgoccioli, la Roma sembra pronta a spingere sull’acceleratore. I prossimi giorni saranno decisivi per capire se la trattativa potrà realmente concretizzarsi.
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