Nella giornata di ieri, l’ex presidente della Ternana Calcio, Stefano Bandecchi, ha rassegnato le sue dimissioni da sindaco di Terni.
Dal 21 Giugno 2017 al 24 Luglio 2023 è stato il numero uno della Ternana Calcio. Giusto in tempo per farsi contestare duramente dai tifosi, che aveva previamente insultato (“sono quattro cogl*oni e mi contestano pure“) e a cui ha sputato durante un alterco, per poi rassegnare le proprie dimissioni una volta resosi conto che “l’uomo forte al potere” non è in grado di risolvere niente.
Stessa sorta che è toccata al suo ruolo di sindaco di Terni, durato appena otto mesi dopo essere stato eletto lo scorso Maggio. Questa volta, però, non c’entra l’indignazione per le frasi misogine pronunciate in comune.
“Un uomo normale guarda il c*lo* di una donna e ci prova. Magari gli va bene e se la t*omba anche. Se non ci riesce se ne torna a casa“.
Questo l’altissimo livello dialettico e contenutistico raggiunto da Bandecchi neanche un mese prima delle sue dimissioni. Purtroppo, però, non siamo un paese in cui le istituzioni riescono a far percepire a chi ricopre indebitamente cariche pubbliche l’inadeguatezza circa il loro ruolo.
Infatti, Bandecchi ha rincarato la dose nei giorni scorsi (“Offendetevi quanto volte, l’Italia è un paese di imbecilli che non capiscono” e mi tocca dar ragione al sommo, perché se non fossimo un paese di imbecilli difficilmente qualcuno lo avrebbe votato) e le sue dimissioni non vanno lette nell’ottica di una presa di coscienza che nella politica italiana sarebbe un unicum.
La ragione della sua scelta va ricercata nell’incompatibilità di una carica pubblica con un mandato europeo. Infatti, chiunque accetti un mandato a livello europeo è costretto a dimettersi dai suoi compiti istituzionali.
Ovviamente Bandecchi non è stato ancora eletto, ma il segretario di Alternativa Popolare si è detto pronto a correre alle elezioni europee che si svolgeranno in estate. Resta da vedere con quale partito. Si era parlato a lungo di Forza Italia, ma la credibilità del personaggio in questo momento è ai minimi storici.
E per non farsi mancare niente, il vulcanico oramai ex-sindaco di Terni vuole candidare con sé alle europee anche Vittorio Sgarbi. Recentemente costretto dall’Antitrust a dimettersi da sottosegretario ai beni culturali (anzi no, lui vuole “trattare con il governo” perché in Italia funziona così) per conflitto d’interessi dopo essere stato condannato per truffa e diffamazione.
I tifosi della Ternana lo ricorderanno per aver esonerato Cristiano Lucarelli (probabilmente troppo “di sinistra” per gli standard di un ex-elettore del fu Movimento Sociale Italiano) durante l’ultima stagione che lo ha visto avere in mano le redini della Ternana e che ha portato alla contestazione di cui sopra.
L’inizio stagione di Lucarelli fu molto positivo, tanto che a Ottobre arrivò anche a occupare la testa della classifica in Serie B. Poi una piccola crisi di risultati, vale a dire tre pareggi e una sconfitta col Genoa, furono sufficienti per convincere Bandecchi a esonerare un tecnico terzo in classifica.
Il suo successore, Aurelio Andreazzoli, vinse due delle successive otto partite e Bandecchi fu costretto a richiamare Lucarelli. Dato che l’ex-allenatore della Roma si dimise dopo aver assistito a quello spettacolo inverecondo. Bandecchi si dimetterà da presidente della Ternana un mese dopo la fine di un campionato che aveva visto la sua squadra passare dal terzo al quattordicesimo posto.
Aggiornato al 09/02/2024 10:53
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