Il Milan ed i suoi tifosi sono ancora in festa. Giustamente sarà così per ancora molti giorni. Ma uno dei protagonisti non si accontenta. Le parole di Tonali.
Sandro Tonali, centrocampista del Milan e giocatore fondamentale per la lotta Scudetto, ha rilasciato un intervista alla Gazzetta dello Sport. La prima domanda del giornalista è sui festeggiamenti a 11 anni di distanza.
Prima da bambino tifoso ed oggi da protagonista: “Quando vinci cambia tutto, se possibile l’attaccamento alla maglia aumenta. Ero bambino in strada a Sant’Angelo Lodigiano, paese milanista, per la festa da tifoso. A Reggio Emilia è stato pazzesco, ma ho realizzato quanto abbiamo fatto solo una volta tornati a Casa Milan. Ho letto l’emozione negli occhi della gente intorno a noi, allucinante. Mi sono detto: non prenderò il telefono in mano per video o foto, questi momenti devo viverli e tenerli sempre con me.”
La serie B gli è servita molto per arrivare dove è oggi: “La Serie B mi ha fatto bene, prendi calci e pugni a palla lontana. Gli avversari sono martelli, hai due strade: o essere mangiato o essere più forte degli altri per emergere.”
TI POTREBBE INTERESARE ANCHE >>> Milan, la festa prosegue: sfilata in centro | Il video
Sandro alla domanda di quale sarà il suo prossimo salto risponde così: “A Santa Lucia ho già chiesto troppo, ma sognare non costa nulla. E allora in futuro vorrei provare a vincere la Champions League con questa maglia. Sarebbe indescrivibile.”
Per il centrocampista Lodigiano il Milan ha avuto qualcosa in più che lo ha portato a vincere: “La fame. C’erano avversarie più forti sulla carta, come l’Inter, ma nessuno aveva più voglia di noi. Ci abbiamo messo passione, cuore, emozione, valori. Così puoi arrivare ovunque: noi lo abbiamo dimostrato.”
Tonali parla anche dell’importanza di Ibrahimović: “Zlatan dà sicurezza, basta che ci sia. Vederlo seguire la partita in piedi in panchina vale più di mille gesti. Lui decide per sé e per noi, potrebbe starsene nel suo e invece è un campione che pensa prima agli altri. Ci ha preso per mano come figli, spero continui. Alza il livello, è determinante in campo e fuori.”
Il giornalista si sofferma sulla combinazione perfetta di questo Milan: “L’anno scorso ci è servito per studiarci, conoscerci meglio, diventare quelli di oggi. Kalulu è stata la rivelazione ma poi penso a Tomori e Maignan. Venivano da altri campionati e sono stati subito decisivi. Se cercate Mike possibile che lo troviate a Milanello anche ora. ha una voglia matta di migliorarsi. Se io arrivavo un’ora e mezzo prima per fare terapie, lui era già lì. La prima volta che l’ho visto ho pensato: “Questo è enorme”.”
Quando gli viene chiesto a chi consegnerebbe l’Oscar di migliore della stagione risponde in questo modo: “A Leão, per le partite che ci ha fatto vincere quando eravamo in
difficoltà. Ha dato concretezza e punti, al di là delle giocate. Se parte palla al piede sai che arriva, io per primo ne ho approfittato: contro il Verona mi ha messo lui nelle condizioni di segnare due volte. Non ci sono miei meriti se non quello di essermi fatto trovare al posto giusto, il resto è opera sua.”TI POTREBBE INTRESSARE ANCHE >>> Calciomercato Milan, Maldini ora fa sul serio: incontro con l’agente del talento olandese
Tra i suoi goal stagionali secondo lui ce n’è uno più pesante di altri: “Il gol alla Lazio, per il momento in cui è arrivato è stato il più pesante della stagione. Un altro gol arrivato da dentro l’area piccola, devo aggiungerne altri da fuori. E migliorare nella scelta dei tempi sui contrasti, troppe volte mi espongo al rischio ammonizione. Migliorerò, mi ispiro a Thiago Alcantara. Rivedo ogni mia partita, tranne l’ultima: avrò tempo per farlo.”
E si sofferma anche su un altro momento decisivo che ha portato allo Scudetto: “Il derby di ritorno. Contro l’Inter ce la giochiamo alla pari ormai da anni ma in quel caso, sotto di un gol, ci ha costretto a fare una scelta. Potevamo pensare che ormai fosse finita oppure provarci. La doppietta di Giroud ci ha dato una spinta che poi ha fatto la differenza. Ha caricato noi e tutto l’ambiente.”
L’estate scorsa Tonali non aveva la certezza di permanenza nelle fila rossonere. Il Milan però ci ha creduto, lui si è ridotto lo stipendio e gli agenti hanno fatto il resto. Lui risponde così alla domanda del giornalista che gli chiede se ha temuto di non vivere questo sogno: “Alla fine ricordo la telefonata di Maldini che mi dice: “Tranquillo, sei per la seconda volta un nuovo giocatore del Milan”. Lì ho messo il punto e sono ripartito. Arrivava dopo settimane di trattative, non un giorno o due. Ringrazio i miei agenti (Giuseppe Riso e Marianna Mecacci, ndr) per aver fatto tutto il possibile per realizzare il mio desiderio, per me hanno fatto davvero tantissimo. E grazie anche a Cellino per essere stato di parola. Ha detto che voleva solo la mia felicità e la mia felicità era qui.”
Sandro poi prosegue dicendo: “Ridurmi lo stipendio per il Milan era stato il mio ultimo pensiero, come lo sarà il rinnovo. Perché è certo che io voglio stare qui, contratto dopo contratto. Sarebbe bello diventare una bandiera, ma non guardo così tanto oltre per scaramanzia. Sono così legato a questi colori da sapere che il mio prolungamento non sarà mai un problema, giusto che la società pensi prima ai compagni in scadenza che a
me. ho già un accordo per altri quattro anni. Voglio essere l’ultimo dei pensieri.“
TI POTREBBE INTRESSARE ANCHE >>> Calcio ed omosessualità: il coraggio di essere se stessi
Il Napoli sta pensando di lasciar andare il difensore Rafa Marin. La partita di stasera…
Il Cesena, tramite un comunicato diramato sul proprio sito ufficiale, ha annunciato il rinnovo di…
Thiago Almada: La Scoperta su X che Sta Rivoluzionando il Calciomercato Il mondo del calcio…
Presto potrebbe sbarcare la tecnologia anche in Serie C. La terza divisione potrebbe infatti servire…
Il Torino ha necessità di alcuni rinforzi, la priorità è sicuramente trovare il sostituto di…
È arrivata la svolta per il Mondiale per Club. La FIFA ha comunicato di aver…