Top ten: prodezze davanti la porta dei calciatori italiani. Tra i tanti solo 10 per celebrare i gol rimasti nella storia del campionato italiano.
Un’impresa selezionarne solo 10. Passiamo allora un po’ al setaccio: prendiamo solo il campionato italiano, prendiamo solo i calciatori italiani. Perché di memorabili ce ne sarebbero tanti: Babacar, Seedorf, Van Basten, Maradona, Pelè, Luis Alberto, Kovacic, Messi, Ronaldo, Kone (che nel 2012 fece gol con una rovesciata simile a quella di Parola 1950) solo per citarne alcuni.
Gli anni sono quelli più recenti, a partire dagli anni ’90: è passato il trauma delle Notti magiche che invece ci hanno fatto piangere e l’approdo in TV è quasi completato del tutto.
Traghettatore di questo passaggio è sicuramente il Divin Codino: Roberto Baggio. Un nome ma due gol per lui: il tacco con la Juventus contro l’Udinese nel 1994 e la rete segnata con il Brescia proprio contro la sua ex squadra nel 2001, dopo aver dribblato il portiere a terra.
Sempre di tacco il meraviglioso gol di Fabio Quagliarella, nella partita della Sampdoria contro il Napoli nel 2018: siglò il 3-0.
È il 4 dicembre 1994 quando Alessandro Del Piero in Juventus-Fiorentina segna al volo allungando un pallone che gli arriva da dietro. Il match finirà 3-2 per i bianconeri.
Ancora al volo in girata segna Marco Borriello nel 2007 nella sfida Genoa -Udinese.
Giuseppe Mascara nel derby del 2009 Catania-Palermo gol capolavoro da 50 metri.
Michele Marcolini: in Chievo-Bologna nel 2011.
Mattia Destro: in Roma – Hellas Verona del 2014.
Primo fra tutti per questa acrobazia è Gianluca Vialli: 23 ottobre 1994, allo stadio Zini. Sarà stato un colpo al cuore per lui, nella sua città natale contro una squadra per lui significativa. Ma ciò non gli ha impedito di segnare spalle alla porta in un match che finirà 2-1 per la Juventus.
Ancora in rovesciata il gol che Simone Loria segna per l’Atalanta al Chievo Verona nel 2006.
Stessa esecuzione per Daniel Verde che castiga la Lazio con lo Spezia nel 2021.
“Mo’ je faccio er cucchiaio”: una frase rimasta a icona di quel campionato europeo del 2000. Ma non è quel gol di Francesco Totti che vogliamo ricordare, bensì un altro, che valse la standing ovation anche della tifoseria avversaria. Sampdoria-Roma anno 2006: cross di Cassetti e angolazione perfetta.
Non si può stilare una versa e propria classifica, perché sono tutti capolavori: sarebbe come fare una classifica di artisti. Mettiamo prima Picasso, Monet o Caravaggio? Stili e caratteri diversi.
Sono tutti un grande spettacolo e sanno donare emozioni forti e che restano nel tempo.
Aggiornato al 24/12/2023 12:59
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