Era il lontano 8 maggio 2016 quando Antonio Cassano scendeva in campo per l’ultima volta, nella splendida cornice del derby della Lanterna, vinto 3 a 0 dal Grifone. In mezzo la breve parentesi di Verona, conclusa, dopo pochi allenamenti, per mancanza di stimoli. Adesso Fantantonio ci riprova. Il palcoscenico non è dei più famosi. La Virtus Entella ha accettato la scommessa, proponendo una sorta di provino al fantasista barese. Così lunedì, poco dopo le 14, Cassano, con l’euforia di un bambino, si è presentato al centro sportivo della squadra ligure per svolgere il primo allenamento della sua nuova vita calcistica, sotto la direzione di Roberto Boscaglia e sotto lo sguardo interessato del presidente Gozzi che ha fortemente voluto alla sua corte il Pibe di Bari Vecchia.
Dopo l’allenamento il talento barese si è concesso ai microfoni di SkySport ed ha voluto ringraziare il presidente Gozzi per l’opportunità concessagli, non nascondendo la gioia nel poter tornare finalmente ad allenarsi. Cassano ha rivelato come questa nuova avventura sia frutto di una scommessa fatta con sua moglie e i suoi figli, precisando come sia finito il tempo delle cassanate. Fantantonio ha chiuso l’intervista con una affermazione, condita dalla sua solita ironia mista a sfrontatezza: “Meglio di me c’è solo Messi
“.Vedremo se questa volta Cassano ha davvero messo fine alle “cassanate“, termine appositamente coniato da Capello per descrivere i suoi comportamenti indisciplinati. Un talento puro come il suo avrebbe meritato senz’altro una carriera migliore. Fantantonio viene spesso ricordato più per le sciocchezze commesse che non per le sue gesta sul rettangolo verde. Le imitazioni di Capello ai tempi del Real, le minacce con annesso lancio della maglietta all’arbitro Pierpaoli durante un Sampdoria-Torino, sono episodi che tendono a cancellare i ricordi delle sue magie. Anche se è indimenticabile lo stupendo gol segnato quando ancora diciottenne, dopo uno spaventoso controllo di tacco, in un Bari-Inter del 1999.
Forse questa è davvero l’ultima possibilità che la vita gli concede. Ha rifiutato la proposta del Monza di Galliani e Berlusconi, proprio per approdare nella amata Liguria. D’altronde ha sempre manifestato l’intenzione di scendere di categoria solo per la Virtus Entella. A 36 anni Fantantonio è chiamato a rispondere sul campo per far vedere a tutti, ancora una volta, il suo enorme talento e riuscire cosi a risorgere dalle ceneri, come l’Araba Fenice.
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