Dopo gli episodi a sfondo razzista della Curva della Juventus nel match di Coppa Italia contro l’Inter, si pensa alla chiusura del settore, che verrà scontata nel prossima partita casalinga bianconera di Coppa Italia.
In caso contrario ci sarà soltanto una multa alla società.
Roc Nation, agenzia di Romelu Lukaku, ha scritto una lettera aperta sul razzismo a La Gazzetta dello Sport dopo gli episodi dello Stadium.
Enough is enough. Cara italia, Do better. Want better. Be better. Nel calcio professionistico i giocatori neri sono stati spesso vittime di manifestazioni di odio durante le partite. Odio espresso tramite buu, ululati, riproduzioni del verso della scimmia, insulti razzisti e bucce di banana lanciate ai migliori atleti del panorama internazionale. Tutto ciò davanti agli occhi del mondo, davanti agli occhi dei bambini, davanti alle famiglie dei giocatori. Nessuno ha dovuto affrontare alcuna conseguenza per questo comportamento atroce. Non e mai cambiato nulla in questi anni. Non è stata intrapresa alcuna azione capace di sconfiggere questa piaga.
Così alla fine le uniche persone ritenute responsabili sono i giocatori nel momento in cui reagiscono a questi comportamenti disgustosi subiti durante una partita. Ora basta, adesso basta! Odio-razzismo-ignoranza. In un gioco che unisce le persone di tutto il mondo, dovremmo solo mostrare il meglio dell’umanità. Non c’è spazio per il razzismo. Non si può tollerarlo. L’Italia e meglio di cosi. Siamo tutti migliori di questo. Chiamiamo quindi a raccolta la comunità sportiva mondiale, giocatori proprietari di squadre, artisti, brand e tutti i tifosi per denunciare questi comportamenti razzisti e sensibilizzare gli haters riportandoli a un livello di civiltà più umano. Uno standard più decoroso, rispettoso e compassionevole. La squadra più importante è la squadra umana. Lavoriamo insieme per tagliare fuori il razzismo dal gioco e metterlo in panchina, per sempre.
Daniele Pradè, direttore sportivo della Fiorentina, ha parlato al sito web ufficiale del club dopo la vittoria con la Cremonese.
«È stata dura come ci aspettavamo, la Cremonese è tosta e mette tutto sull’agonismo. Bravi nel gestire, potevamo chiuderla già nel primo tempo. Il primo passo avanti è stato fatto, aspettiamo concentrati il ritorno senza dare nulla per scontato ma il risultato ci fa felici e continuiamo con vittorie e consapevolezza, prendendo energie. Stasera sembrava di giocare in casa per il tifo che c’era. Inizia a crearsi l’identità, l’unione, cose che portano ai risultati di adesso. Se ho sentito il presidente? Come sempre, nel bene e nel male. Era felice, ha fatto i complimenti a tutti. Per noi è importantissimo».
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