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VAR, parla Altafini: “Ecco i fattori che non mi vanno giù del calcio moderno”

In un’intervista a La Stampa, l’ex attaccante Josè Altafini ha parlato dei cambiamenti del calcio contemporaneo. Evidenziando i fattori, a suo dire, negativi.
Per l’ex giocatore Josè Altafini il cambiamento del calcio è positivo: “Chi subentra ha l’opportunità di capire in che direzione sta andando la gara, come poter mettere in difficoltà gli avversari dopo averli studiati. Non è solo una questione di freschezza, fondamentale è saper leggere la partita”.
Poi l’ex di Milan, Juventus e Napoli, oggi 86enne, ha parlato nello specifico di alcuni fattori del calcio moderno, alcuni dei quali non condivisibili.
I cambiamenti del calcio secondo José Altafini
Molti allenatori sostengono di non voler più fare distinzioni tra titolari e riserve. È davvero così?
“Magari qualcuno lo pensa sinceramente. Io però credo che ci siano dei giocatori che non andrebbero mai sostituiti se non per infortunio, mi riferisco a quei centravanti che magari non toccano un pallone per 89 minuti e poi gli basta un lampo per cambiare una partita.
Penso a centravanti come Lukaku e Vlahovic. Lo diceva pure Leonidas, una leggenda del calcio brasiliano, quando da commentatore parlava anche di me”.
Oggi le sostituzioni sono diventate cinque. Troppe?
“Non lo so, forse ora è giusto così considerando quante partite si giocano e i pochi giorni a disposizione per rifiatare. Una volta bastavano un portiere, un difensore e un attaccante in panchina, ora ci sono quindici giocatori. Diciamo che sono altri i fattori che proprio non mi vanno giù del calcio moderno”.
Per esempio?
“La gestione del Var, soprattutto a proposito del fuorigioco. Come si fa a pensare che un tacchetto o una mano possano far scattare il fuorigioco? Il vantaggio per chi attacca c’è solo se tutto il corpo è davanti all’ultimo difensore, si dovrebbe fare la foto come nell’ippica se proprio si vuole ricorrere alla tecnologia.
Poi serve chiarezza, una volta non si parlava di posizione passiva o attiva, con un giocatore oltre la linea era sempre fuorigioco. Ed era tutto più chiaro”.
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Argentina, brutte notizie per Scaloni: Messi non ci sarà

Leo Messi salterà le prossime partite dell’Argentina a causa di un infortunio muscolare all’adduttore, confermato dopo la partita contro l’Atlanta United.
L’infortunio di Messi: dettagli e conseguenze
Dopo la recente partita contro l’Atlanta United, Lionel Messi ha completato una risonanza magnetica che ha confermato un piccolo infortunio muscolare all’adduttore. Questo imprevisto terrà il campione argentino lontano dai campi di gioco, impedendogli di partecipare alle prossime gare con la sua nazionale. Un duro colpo per l’Argentina che dovrà fare a meno del suo fuoriclasse in un momento cruciale della stagione.

16.06.2018. Moscow, Russian: Lionel Messi in action during the match Fifa World Cup Russia 2018, Group D, football match between Argentina v Iceland in Spartak Stadium in Moscow.
L’impatto sull’Argentina e sui tifosi
La notizia dell’infortunio di Messi ha rapidamente fatto il giro del mondo, lasciando tifosi e addetti ai lavori in apprensione per le sorti della nazionale argentina. La mancanza del capitano rappresenta una sfida significativa per la squadra, che dovrà trovare nuove soluzioni tattiche per sopperire alla sua assenza. I tifosi sperano in un rapido recupero, consapevoli dell’importanza di Messi per le ambizioni internazionali dell’Argentina.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
🚨⚠️ Understand Leo Messi completed a scan in the morning after the game vs Atlanta United last night.
The scan confirmed that Messi suffered from a small muscle injury in the adductor area and he won’t be available to play for Argentina. pic.twitter.com/x7v6kAukyv
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) March 17, 2025
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Atalanta, De Roon a TL: “L’Inter è la più forte. Per lo Scudetto? Sognare è lecito, ma…”

Atalanta, Marten De Roon elogia l’Inter: “La squadra più forte del campionato. Per lo Scudetto? Sognare è lecito, ma…”
Durante una recente intervista, Marten De Roon, centrocampista dell’Atalanta, ha espresso parole di grande ammirazione per l’Inter, definendola la squadra più forte del campionato italiano. “L’Inter è la squadra più forte del campionato”, ha dichiarato De Roon, sottolineando la difficoltà di trovarsi di fronte a una squadra che raramente perde due partite di fila. Queste dichiarazioni sono arrivate al termine di una partita che ha visto l’Inter dimostrare tutto il suo potenziale.
La lotta per lo Scudetto
De Roon ha anche parlato delle ambizioni dell’Atalanta nella competizione per lo Scudetto, affermando che “bisogna sempre sognare”. Nonostante il desiderio di lottare per il titolo, il centrocampista olandese riconosce la superiorità dell’Inter, come dimostrato dalle recenti prestazioni in campo. L’Inter continua a essere un avversario temibile per qualsiasi squadra che aspira a vincere il campionato.
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Fonte: l’account X di Schira
#DeRoon a TL: “L’#Inter è la squadra più forte del campionato. Lottare per lo Scudetto? Bisogna sempre sognare, ma l’Inter stasera ha dimostrato di essere la più forte e difficilmente perdono due partire di fila…” pic.twitter.com/1zdebdw6mb
— Nicolò Schira (@NicoSchira) March 16, 2025
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Milan, la rifondazione parte con un manager della Ferrari

Il Milan sta attraversando una fase di rifondazione che parte dal settore marketing e branding, con una figura di grande rilievo chiamata a guidare questa riorganizzazione: Francesca Montini.

IL PROPRIETARIO DEL MILAN GERRY CARDINALE E L’AMMINISTRATORE DELEGATO GIORGIO FURLANI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
La sua nomina a Chief Brand Officer è stata ufficializzata il 17 marzo 2025 e segna un punto di svolta per il club. Montini, che riporterà direttamente al CEO Giorgio Furlani, avrà la responsabilità delle direzioni marketing, branding, comunicazione, content & digital, con l’obiettivo di rilanciare il brand Milan a livello globale.
Francesca Montini ha una vasta esperienza internazionale, avendo ricoperto incarichi significativi in aziende globali come Ferrari, dove ha lavorato fino al 2023 come Chief Communications Officer, e precedentemente in marchi come Nokia, Nike, Ford, e Jeep.
La sua carriera le ha permesso di sviluppare competenze strategiche nell’ambito della comunicazione d’impresa in vari mercati, inclusi Europa, Medio Oriente e Stati Uniti. La laurea in Comunicazione d’Impresa e il Ferrari Corporate Executive MBA completano il suo profilo altamente qualificato.
La sua nomina arriva in un momento di cambiamenti per il Milan, dopo l’addio a Pierdonato Vercellone, e segna un passo importante nella riorganizzazione del club, specialmente nell’ambito della comunicazione e della gestione del brand.
L’obiettivo è sviluppare una fanbase internazionale più solida e posizionare il Milan come protagonista nell’evoluzione dello sport-entertainment globale.
Questa nomina si inserisce in un contesto di crisi per il club, a causa dei risultati sportivi deludenti e del dissenso espresso dalla tifoseria, ma potrebbe rappresentare il primo passo per il rilancio del brand e la creazione di nuove esperienze per milioni di tifosi rossoneri nel mondo.
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