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Verona-Milan 0-1: le pagelle dei rossoneri
Un Milan troppo brutto per essere vero batte per 1-0 il Verona dopo essere stato per oltre 80 minuti con un uomo in più a seguito dell’espulsione di Stepinski per gioco pericoloso su Musacchio. La partita viene risolta da Piatek, finalmente tornato al gol, con un calcio di rigore, l’unico tiro in porta effettuato dal polacco. Una brutta copia del Milan della passata stagione, al momento non si è visto il gioco, non si è vista la grinta, non si sta vedendo la mano di Giampaolo e soprattutto non si vedono i nuovi acquisti, se non nel secondo tempo Rebic che qualcosa di buono tra l’altro ha fatto vedere. A parte i tre punti, difficile trovare qualcosa di positivo in una gara del genere e col Verona davanti che, con tutto il rispetto, non è il Barcellona. Preoccupante la totale assenza di gioco, se il Milan entrerà in campo nel derby con questa determinazione, pari a zero, ci sarà un unico risultato, la sconfitta. Giampaolo avrà tempo una settimana per ripartire da una vittoria, questo sì, ma dovrà anche ritrovare i migliori giocatori, quelli che ieri sera trotterellavano sul campo, dovrà dire loro che giocare a calcio è un pochino differente e che certe figure non sono più accettabili.
Le pagelle
Donnarumma 6: poco impegnato in generale, viene salvato dal palo in una delle rare occasioni pericolose del Verona, non compie grossi interventi.
Calabria 5,5: espulso nel finale, ma gioca una gara abbastanza propositiva colpendo anche un palo. Rispetto alle preoccupanti prestazioni scorse, quella di ieri è stata forse la sua migliore partita della stagione.
Musacchio 6,5: il migliore del reparto difensivo, lucido e preciso, quando serve spazzare non ci pensa due volte ma spesso è risolutivo.
Romagnoli 6: non ancora perfetto, a parte la sbavatura iniziale su Verre che poteva costare caro. Sufficienza di incoraggiamento.
Rodriguez 5: non ci siamo. Theo Hernandez scalpita a ragione. Lo svizzero sbaglia tutto quello che c’è da sbagliare, non si propone mai, inutile in campo.
Kessie 5: poca grinta e non è da lui. Fare a sportellate va bene, ma se non ci metti nulla di più è un problema.
Biglia 5: primo dubbio, perchè lui e non Bennacer? Partita molle, va in difficoltà al minimo soffio di vento. Da far riaccomodare in panchina prima di subito.
Calhanoglu 5: troppi troppi troppi errori per il turco, non è lucido. Si procura il rigore e si salva da un 4,5.
Suso 5: lo spagnolo è un problema, anzichè pensare al rinnovo del contratto con innalzamento dell’ingaggio sarebbe d’uopo pensasse a giocare. Troppo prevedibile, i difensorei del Verona sanno già in anticipo cosa andrà a fare. Forse un po’ di sana panchina potrebbe svegliarlo.
Paquetà 5: gioca trequartista puro alle spalle di Piatek, ma non convince. Troppo nervoso, viene giustamente lasciato negli spogliatoi dopo i primi 45 minuti. (dal 46′ Rebic 6: buon esordio, deve ovviamente ancota carburare, ma la determinazione e la voglia si sono visti fin da subito. Da rischierare in campo da titolare)
Piatek 5,5: il pistolero si sblocca, unica nota positiva della sua prestazione. Un tiro un gol. Il Var gli toglie giustamente la doppietta. Un gol che si spera sappia fare morale per le prossime gare.
Giampaolo 5: insufficienza per il tecnico nonostante i tre punti. Il gioco non si vede, la grinta neppure, evidenti responsabilità sue se il Milan pare la brutta copia del Milan gattusiano. Idee poche e terribilmente confuse. Urge trovare una direzione perchè vincere su rigore contro il Verona in inferiorità numerica è tutt’latro che consolante.
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Juventus, Motta è tra i peggiori allenatori bianconeri degli ultimi 15 anni
Juventus, Thiago Motta non sta passando un bel periodo: dal suo esordio sulla panchina è uno dei peggiori tecnici degli ultimi 15 anni per numero di vittorie.
Thiago Motta, con il 38,71% di vittorie, è tra i peggiori allenatori della Juventus negli ultimi anni: solo Zaccheroni (38,10%) e Puppo (24,19%) hanno fatto peggio. Il primo è rimasto in panchina per 5 mesi e poi è stato esonerato, mentre il secondo è rimasto a Torino per due anni e ha contribuito a portare in squadra tanti giovani ma ha portato a casa poche vittorie.
Nonostante il contratto triennale, il suo futuro appare incerto, dato il gap di 16 punti dal Napoli e una stagione finora deludente. A gennaio, a parte la vittoria sul Milan, la squadra ha collezionato troppi pareggi e rischia di affrontare un top club agli ottavi di Champions.
I problemi principali riguardano la fragilità mentale, evidenziata dai 17 punti persi da situazioni di vantaggio, e la mancanza di carattere. La squadra, giovane ma rinforzata con giocatori d’esperienza, sembra incapace di reagire e mantenere costanza.
La stagione doveva essere di crescita, ma al momento è offuscata da prestazioni mediocri e un’identità che non rispecchia il DNA vincente del club piemontese.
Malgrado la situazione sfavorevole Motta deve provare a infrangere un tabù che va avanti da svariati decenni: tutti i nuovi tecnici che non hanno conquistato lo scudetto alla loro prima stagione alla Juventus poi non sono riusciti più a farlo.
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Plusvalenze Roma: chiesto il rinvio a giudizio per Pallotta e cinque ex dirigenti
Plusvalenze Roma, l’ex presidente giallorosso rischia il processo per falso in bilancio e violazione delle norme sull’intermediazione finanziaria. Accuse su operazioni di mercato dal 2018 al 2020.
La Procura di Roma ha acceso i riflettori su uno dei capitoli più delicati della storia recente della Roma. Il pubblico ministero Renata Cerasa ha formalizzato la richiesta di rinvio a giudizio per James Pallotta, ex presidente del club capitolino, e cinque ex dirigenti: Umberto Gandini, Guido Fienga, Mauro Baldissoni, Francesco Malknecht e Giorgio Francia. L’accusa principale è quella di falso in bilancio, oltre alla violazione del Testo Unico dell’Intermediazione Finanziaria, in relazione a diverse operazioni di mercato effettuate tra il 2018 e il 2020.
Tra le transazioni incriminate spiccano nomi noti come quello di Leonardo Spinazzola, acquistato dalla Juventus, Luca Pellegrini, passato in bianconero, e il trasferimento di Radja Nainggolan all’Inter, con Davide Santon e Nicolò Zaniolo come contropartite tecniche. Altri affari sotto esame includono l’acquisto di Bryan Cristante dall’Atalanta (con Marco Tumminello ceduto parzialmente come contropartita), lo scambio tra Kostas Manolas e Amadou Diawara con il Napoli, e le operazioni legate a Marchizza e Frattesi con il Sassuolo per l’arrivo di Defrel.
L’attuale proprietà della Roma, guidata dalla famiglia Friedkin, risulta del tutto estranea all’inchiesta. Anzi, per loro la Procura ha già richiesto l’archiviazione, sottolineando l’assenza di responsabilità diretta per i fatti contestati, risalenti al periodo della precedente gestione.
Plusvalenze Roma, il caso Juve
La vicenda si intreccia con un altro caso eclatante, quello delle presunte plusvalenze fittizie della Juventus. Anche in questo caso, tra gli imputati figurano l’ex presidente Andrea Agnelli, Pavel Nedved, Maurizio Arrivabene e Fabio Paratici. Le accuse contestate nell’inchiesta Prisma includono aggiotaggio, ostacolo alla vigilanza e false fatturazioni.
Dopo la decisione della Cassazione, che ha trasferito il procedimento da Torino a Roma per incompetenza territoriale, oggi il tribunale della Capitale ospita una nuova udienza. Durante la prima fase del processo, sono già state depositate circa 200 richieste di costituzione di parte civile, tra cui Consob, associazioni di consumatori, fondi di investimento e azionisti.
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Nainggolan Arrestato a Bruxelles per Traffico di Droga
Brutte notizie per Nainggolan: trenta perquisizioni in Belgio, sequestrata l’auto del calciatore. La procura indaga sull’importazione di cocaina dal Sud America.
Questa mattina Radja Nainggolan, ex stella di Roma, Inter e Cagliari, è stato arrestato dalla polizia belga nell’ambito di un’inchiesta sul traffico di droga. La notizia, riportata dai giornali del gruppo Mediahuis è stata confermata dalla procura di Bruxelles.
Il procuratore Julien Moinil ha spiegato che l’indagine riguarda un presunto traffico di cocaina dal Sud America verso l’Europa, attraverso il porto di Anversa, e la sua distribuzione sul territorio belga. L’operazione, condotta dalla divisione criminalità organizzata della procura di Bruxelles, ha visto la polizia giudiziaria federale eseguire ben trenta perquisizioni domiciliari tra Bruxelles, la sua periferia e la provincia di Anversa.
Durante una di queste perquisizioni, ad Anversa, è stata sequestrata anche l’auto del calciatore, una Smart Brabus, versione di lusso della city car compatta. “Gli interrogatori sono ancora in corso – ha dichiarato il procuratore – e nel rispetto del principio di presunzione d’innocenza non saranno rilasciati ulteriori commenti. La procura emetterà un comunicato ufficiale una volta completati gli interrogatori”.
Caso Nainggolan, il Lokeren conferma l’assenza del giocatore
Nainggolan, attualmente in forza alla squadra di calcio a 5 del Lokeren, club di seconda divisione belga, era assente all’allenamento di questa mattina. Il club ha dichiarato: “Possiamo solo confermare che il giocatore era assente oggi. Non sarà disponibile per la partita contro l’Eupen”.
L’avvocato del calciatore, Omar Souidi, non ha ancora rilasciato dichiarazioni. Nainggolan aveva recentemente fatto il suo debutto nel calcio a 5. Tuttavia, il suo nome è ora legato a un’indagine che potrebbe segnare una svolta drammatica nella sua vita.
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