La Fiorentina si ritrova al Centro Sportivo Astori in vista della preparazione della delicata sfida contro i cugini dell’Empoli. Un Empoli rivitalizzato dalla cura Beppe Iachini, un ex molto amato dalla tifoseria viola: l’ex mediano è riuscito a portare 10 punti nelle ultime 4 partite, frutto di 3 vittorie e 1 pari. L’ultima sfida al Mapei Stadium, con la clamorosa rimonta nel recupero, ha lasciato ulteriori strascichi in questo momento plumbeo in casa viola. I giocatori sono rimasti spiazzati dalla risposta della tifoseria viola domenica, che anziché accoglierli li ha invitati a tornare indietro e non presentarsi sotto la curva. La prestazione dei giocatori viola contro il Sassuolo è stata troppo brutta per 70 minuti per essere “sanata” da 10 minuti di remuntada…
L’incognita di domenica prossima è che ci sia il rischio che la prossima partita non sia una giornata di festa, essendo l’ultima al Franchi prima del Natale, ma che possa diventare un pomeriggio di contestazione: se da un lato contro la società il fronte si è aperto già da un po’, con l’assenza di dialogo tra i proprietari e la tifoseria, e i pochi investimenti nella squadra; dall’altro potrebbe entrare nel mirino della critica anche la squadra. Non dovesse esserci reazione alle 8 partite senza vittorie, alle prove incolori senza nerbo, la contestazione potrebbe coinvolgere tutti.
Pioli dovrà fare la conta dei propri giocatori viste le 3 squalifiche di Milenkovic, Veretout e Edimilison. Il centrocampo è il reparto in evidente difficoltà numerica, contro il Sassuolo non fu convocato neanche Dabo per una botta subita al fianco ma dovrebbe recuperare. Se in difesa rientra Hugo
, in mediana dovrebbe essere la prima volta da titolare per il danese Norgaard, con ai suoi lati Benassi e Gerson, che presumibilmente verrà arretrato per necessità a mezz’ala, anche se dopo la prova contro il Sassuolo un po’ di sana panchina sarebbe servita. In attacco da valutare Chiesa, che secondo le parole di Pioli in conferenza stampa si sta trascinando da un po’ un piccolo problema all’inguine; Simeone sarà titolare quasi sicuramente con accanto il “salvatore” Mirallas. Il gol può avere dato forza e spinta decisiva al belga per diventare protagonista, come si aspettava la dirigenza al momento dell’acquisto: un giocatore forte ed esperto, in un momento d’appannamento, da rilanciare. Pjaca, invece, pare avere finito tutti i bonus: deludente e anonimo. Qui la cura deve ancora essere trovata…Il trequartista francese arrivato nell’estate 2017 dopo un lungo tiramolla col Nizza è pronto ad andarsene. In un’intervista ad un quotidiano francese, pur dichiarandosi contento dell’ambiente e della squadra, s’è detto insoddisfatto del poco minutaggio che Pioli gli sta concedendo. Il francese l’anno scorso fece sicuramente male, in questo inizio di stagione in attesa dell’esplosione di Pjaca, Pioli lo aveva utilizzato spesso, con discrete prestazioni. Da inizio ottobre, però Eysseric è uscito dalle rotazioni di Pioli, Eysseric è pronto a tornare in Francia, dove è un nome importante, magari allo stesso Nizza da cui era partito.
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