Secondo un’inchiesta condotta dal quotidano brasiliano Estadao, sarebbero molto frequenti gli episodi di violenza legati agli eventi calcistici.
In Brasile ci sono 20 squadre che giocano in Campionato.
Il club che attualmente detiene il record di scudetti (9) è il Palmeiras di San Paolo, mentre la squadra campione in carica è l’Atlético Mineiro di Belo Horizonte.
Solo nella Coppa del Brasile del 2021 si sono fronteggiate 92 squadre locali, giocando 118 partite e segnando 286 gol. Numeri importanti.
Nel corso del Campionato Brasiliano 2021 sono stati registrati quasi 2,5 milioni di spettatori totali.
Stando a quanto riportato da Estadao, dall’inizio dell’anno sono ben 15 i casi di violenza registrati in Brasile e riconducibili alle partite di calcio: circa uno ogni 4 giorni.
Tra gli episodi, ricordiamo l’aggressione all’autobus delle delegazioni di Grêmio e Bahia, che ha colpito due giocatori, l’aggressione al club del Rio Grande do Sul, che ha causato un trauma cranico al centrocampista Mathías Villasanti, e l’invasione di campo di alcuni tifosi del Paranà che hanno attaccato i giocatori.
La violenza è culminata nella rissa con sparatoria che ha provocato la morte di un ragazzo di 25 anni prima della partita tra Atlético-MG e Cruzeiro di domenica scorsa.
La rissa ha coinvolto 50 tifosi nel quartiere di Boa Vista, Belo Horizonte
, e ha portato all’arresto di tre persone per atti illegali.
La situazione è seria. Tanto che la Federazione Calcistica del Brasile (Confederação Brasileira de Futebol) ha deciso di istituire un gruppo di studio che coinvolga esponenti di vari settori della società per discutere del tema.
Non sono mancate le dichiarazioni in merito. Il presidente della Fenapaf (Federação Nacional de Atletas) Alfredo Sampaio ha dichiarato la sua preoccupazione in merito: “Tutti parlano, si indignano, ma nessuno interviene. Abbiamo già inviato una lettera a STJD e CBF con tutta la nostra indignazione per la nostra paura e suggerire misure immediate. Non abbiamo ancora ottenuto una risposta”.
Sampaio ipotizza alcune misure, fra le quali la punizione del club per redarguire i tifosi: “Uno dei suggerimenti è che i bus che trasportano gli atleti siano blindati.
Inoltre una partita in cui ci si gioca la retrocessione non può essere giocata in uno stadio piccolo. Il club non è colpevole al 100% di questo, ma bisogna punire il club per punire il tifoso. Questa violenza non si ferma neanche davanti alla morte: diventerà una statistica”.
In Brasile prima o poi si dovrà prendere di petto il problema della violenza. Non solo nel mondo del calcio.
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