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Violenza sessuale: polemiche a Padova, come Portanova
Violenza sessuale: condannato per stupro un giocatore viene convocato dall’allenatore che rilascia anche una dichiarazione sconvolgente. Ecco cosa è successo.
Portanova 2, accade a Padova.
Il calciatore è condannato a 3 anni e 4 mesi per lo stupro di una minorenne. Ma scende in campo come nulla fosse.
Schierati al suo fianco i tifosi e la società.
Attaccante sotto attacco
All’epoca dei fatti la ragazza aveva 14 anni.
Lui, Manuel Liguori, aveva 18 anni e giocava nel Notaresco, in Serie D.
La condanna in primo grado arriva ora, 6 anni dopo.
Ma la società vuole aspettare la sentenza definitiva e quindi convoca l’attaccante del Padova a disputare la partita del girone A di Serie C contro il Giana Erminio.
La vicenda ha suscitato molte polemiche.
In prima linea la consigliera del comune di Padova Chiara Gallani e l’assessora Piva che ritengono la scelta della società vergognosa e fuori luogo.
Il commento della società sulla violenza sessuale
Il Padova aveva scelto di non rilasciare commenti e dopo la sentenza aveva fatto uscire un comunicato.
“Il presidente Francesco Peghin e l’amministratore delegato Alessandra Bianchi hanno dichiarato che la società non esprimerà alcun tipo di valutazione in merito alla vicenda fintantoché la giustizia non si sarà espressa con una sentenza definitiva in ultimo grado di giudizio”.
Dunque può giocare.
Emblematica la chiosa del ct Matteo Andreoletti “Sarebbe stato bello se avesse segnato”.
Anche la tifoseria è dalla parte del giocatore.
Come Portanova
Anche il giocatore della Reggiana ha una vicenda simile: condannato in primo grado a 6 anni per violenza sessuale di gruppo, è ora il fantasista della squadra granata.
Nella stagione 2023/24 ha collezionato 39 presenze e 7 gol.
In quel caso però la tifoseria del Genoa, dove militava quando ha avuto inizio la vicenda giudiziaria, non lo ha più voluto.
Neanche il Bari lo ha accolto in rosa e così è approdato tra mille polemiche alla Reggiana, dove ancora milita e dove è diventato un elemento importante.
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Ronaldo: “Sono qui per vincere, voglio lasciare un’eredità”
Il fuoriclasse portoghese, sul suo canale youtube, ha parlato del suo momento in Arabia e non solo. Leggi con noi le parole di Ronaldo.
Ronaldo ha pubblicato un video sul proprio canale Youtube in compagnia del youtuber più famoso al mondo, Mr Beast. Il portoghese ha risposto ad alcune domande riguardanti suo figlio, il documentario di Netflix e l’obiettivo dei 1000 gol.
Le parole di Ronaldo
Giocare con suo figlio.
“Ha 14 anni, vedremo come staranno le mie gambe. Ha già la pressione di essere mio figlio. Lasciamo che commetta i suoi errori, ma si spera per il futuro. Spero che possa diventare un professionista, ma se non lo diventerà e farà un altro lavoro, lo supporterò sempre. Non possiamo fare pressione sui nostri figli perché siamo famosi“.
Il suo arrivo in Arabia.
“Sono venuto per migliorare il campionato, per vincere. Voglio lasciare un’eredità. Dicono che sono finito, che sono qui solo per soldi. Ancora non ci credono, ma sono qui per vincere”.
L’obiettivo dei 1000 gol.
“Giorno dopo giorno. Mi godo un gol dopo l’altro. Mi godo il momento. I mille gol non mi dispiacciono affatto, sinceramente. Obiettivi che ho ancora nel calcio? Si tratta di divertirsi. Pianificare il tuo ritiro dal calcio. Accadrà tra un anno, due anni, qualunque cosa. Onestamente dico che non è uno scherzo, si tratta di godersi il momento, sentirsi come se mi stessi godendo il calcio.
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Torino, parola d’ordine: sostenibilità. Ambientale
Il Torino, con importanti partnership, ha lanciato oggi un’iniziativa all’insegna della valorizzazione dell’ambiente: Bosco del Toro. Ecco di cosa si tratta.
Il Torino, Suzuki e il Settore Verde della Città di Torino, uniti da un impegno comune verso la comunità e l’ambiente, collaborano per realizzare un progetto di valorizzazione del territorio: nasce il Bosco del Toro. Un progetto che prevede la piantumazione di 30 alberi autoctoni ad alto fusto nelle vicinanze del nuovo centro sportivo Robaldo, sede degli allenamenti delle squadre giovanili del club granata. Il Bosco si integrerà nel Parco Colonnetti, nel quartiere Mirafiori Sud, e sarà accessibile a tutti i cittadini.
Torino, un contributo verde
L’iniziativa arricchisce il patrimonio verde della città e della Regione Piemonte, promuovendo un impegno concreto per la sostenibilità. La piantumazione di questi 30 alberi rientra in un programma più ampio, che ha visto il Torino e Suzuki collaborare per mettere a dimora un totale di 198 alberi in diverse aree:
- Parco Piredda, Torino: 30 alberi
- Parco naturale della Mandria, Venaria: 72 alberi
- Parco Cavalieri di Vittorio Veneto, Piazza d’Armi: 11 alberi
- Sede di Suzuki Italia: 50 alberi
- Scuole comunali limitrofe alla sede Suzuki: 3 alberi
A livello nazionale, Suzuki coinvolge la sua rete di concessionarie nella Giornata Nazionale degli Alberi, piantando almeno un albero per ogni territorio di riferimento. Questo impegno ha portato alla messa a dimora di ulteriori 226 alberi, portando il totale complessivo a oltre 1.120 alberi piantati, con una riduzione stimata di 22.500 kg di CO2 all’anno.
Un impegno a favore del pianeta
Suzuki, da sempre attenta all’ambiente, integra questo progetto con altre iniziative ecologiche che promuovono il benessere delle persone e la salvaguardia del pianeta. Tra queste troviamo:
- #SuzukiSavetheGreen: Da oltre 10 anni, Suzuki organizza la bonifica di aree verdi per la Giornata Mondiale della Terra, rimuovendo oltre 57 tonnellate di rifiuti.
- #SuzukiRisparmioEnergetico: Durante la Giornata del Risparmio Energetico, Suzuki aderisce a iniziative come M’Illumino di Meno spegnendo le luci negli uffici e riducendo l’emissione di 423 kg di CO2.
- #SuzukiGreenFriday: In occasione del Black Friday, Suzuki devolve lo 0,5% del fatturato giornaliero a progetti sostenibili.
- #SuzukiBikeDay: L’iniziativa promuove la mobilità sostenibile incoraggiando l’uso della bicicletta. L’ultima edizione ha coinvolto circa 3.000 partecipanti.
Questi progetti dimostrano l’impegno di Suzuki per una transizione ecologica e un futuro più sostenibile, puntando su azioni concrete e promuovendo un cambiamento culturale condiviso.
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Milan, via libera di Fonseca: ora Morata può essere letale
Milan, aggiustamenti tattici in vista della delicata sfida contro la Juventus di sabato pomeriggio alle 18 nella cornice del San Siro. Andiamo qui di seguito a leggerne i dettagli.
Una sfida che il Milan deve per forza vincere quella contro la Juventus di sabato pomeriggio. Importanti i tre punti per non perdere la scia e rimanera nel gruppetto di testa per centrare la qualificazione in Champions, ad oggi il primo obiettivo.
Il tecnico Paulo Fonseca lascerà quindi maggiore spazio in avanti all’unica punta Alvaro Morata il quale potrà finalmente giocare da numero nove senza dover coprire la trequarti come spesso gli era successo nelle ultime sfide, ovviamente a scapito dei gol. Sono infatti solo tre le reti in dodici partite, di certo non un bottino consistente per un attaccante del suo calibro.
Al San Siro i tifosi rossoneri aspettano i suoi gol, Fonseca lo vuole agevolare in tutti i modi, adesso starà esclusivamente a lui.
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