Poetici anche gli striscioni: “Omai non vo’ che più favelle, malvagio traditor; ch’a la tua onta, io porterò di te vere novelle”, esposti in Curva Fiesole, che richiamano il canto numero XXXII dell’Inferno di Dante, quello che narra delle sventure negli inferi per coloro che in vita sono stati traditori.
Sempre la Curva Fiesole prima del fischio d’inizio ha messo in atto una coreografia artistica, raffigurante l’Inferno di Dante con il sommo poeta al centro e sotto uno striscione che riportava: “Fiorenza; per lo ‘nferno tuo nome si spande”.
Anche il dg della Fiorentina Joe Barone nel prepartita ha voluto stuzzicare Dusan Vlahovic dichiarando: “Non è un nostro giocatore, fa parte del passato. I tifosi lo accolgono come vogliono, ognuno fa le sue scelte, chi dimostra chiarezza e chi no”.
Difficile aspettarsi un trattamento diverso per l’attaccante dopo il suo trasferimento alla Juventus; la squadra più odiata dai tifosi della viola.
La partita alla fine la vince la Juventus con una prestazione scialba, e grazie ad un autogoal su deviazione di Venuti dopo un cross in area di Cuadrado.
A poco sono valsi gli abbraccia a consolare Venuti da parte del serbo, i fischi sono continuati anche al termine del match.
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE QUESTO ARTICOLO >>> Vlahovic: “Firenze? Non so cosa dire, sensazioni mischiate”
Le ultime notizie sul calcio anche su Google News: CLICCA QUI E SEGUICI
Clicca qui per seguirci su Facebook
Clicca qui per seguirci su CalcioStyle
Clicca qui per leggere i miei articoli
Twitter: @dottFabioBasile