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Yacine Adli, Pioli non lo vede: è separato in casa | Per lui un’unica strada
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Yacine Adli, probabilmente è prematuro scrivere di un caso, ma attente sono le valutazioni della dirigenza. Vediamole insieme nell’articolo qui di seguito.
Il minutaggio di Yacine Adli pare del tutto insufficiente per un ragazzo arrivato all’ombra del Duomo sotto ogni migliore auspicio. Un giocatore che peraltro in precampionato aveva fatto vedere sprazzi di calcio interessanti. Ma cosa è successo dall’estate fino ad oggi?
Sicuramente non ci sono motivi per il classe 2000 di essere soddisfatto. Finora sono solamente 54 i minuti in Serie A per il francese, e tutti piccoli scampi di gara. E non aiuta di certo la Champions nella quale non fa nemmeno parte.
Pioli non lo vede, ormai è cosa nota agli occhi di tutti. pare infatti che ci sia stato qualche confronto tra i due, sfociato poi in contrasto. Ma non abbiamo ulteriori conferme in merito. Fatto sta che qualcosa si è sicuramente rotto all’interno dello spogliatoio.
Yacine Adli, partenza a gennaio
La verità è che al momento sulla trequarti la gerarchia è piuttosto chiara. Si parte del titolare che sarà Charles De Ketelaere con Brahim Diaz pronto a dargli il cambio. Adli parte quindi dalla terza posizione e scalare questa gerarchia non appare di certo semplice, quantomeno nel breve.
Sappiamo infatti che, salvo colpi di scena, Brahim Diaz tornerà in Spagna non avendo finora convinto. Per Adli la prossima stagione potrebbe essere quindi quella giusta. Ma ora? Le strade sono due: o la panchina o la cessione in prestito secco.
L’opzione scelta potrebbe essere proprio la seconda con la possibilità per il trequartista francese di toccare il campo in maniera più continuativa e crescere per essere pronto alla prossima sfidante stagione.
Allo stato attuale, senza contare alcune richieste da parte di club esteri, la dirigenza preferirebbe dirottare il classe 2000 in Italia. Sono due i club interessati, annoveriamo la Sampdoria, la Cremonese ed il Verona.
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Juventus, dove è finita la juventinità? Una dirigenza che…
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La Juventus, reduce dalla clamorosa eliminazione in Coppa Italia contro l’Empoli, deve interrogarsi su quanto prodotto in questa stagione.
La stagione della Juventus appare finora incerta. Iniziata con ottime speranze, nel corso del girone di andata, la squadra di Thiago Motta ha mostrato diverse crepe sia in fase realizzativa che in quella difensiva, oltre a una mancata continuità che sembra uno dei problemi principali della stagione.
Contro l’Empoli, in casa, in una sfida come questa, devi vincere. Non solo perché ti chiami Juve. L’eliminazione in Champions League doveva essere solo uno dei tanti stimoli per portare a casa la qualificazione in semifinale di Coppa Italia.
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(Foto di Salvatore Fornelli)
Ora è tempo di riflessioni. Non che alla Continassa mancassero prima, ma l’eliminazione dalla Coppa Italia rappresenta un colpo ben più duro, una ferita che tinge di nero l’umore della Juventus e rende ancora più incerto il futuro. La nebbia che avvolge il domani bianconero è fitta e preoccupante, soprattutto per chi guida il club e le colpe non sono solamente dell’allenatore.
Dove è finita la juventinità? Quella voglia, quella fame di portare a casa vittorie e trofei, come il DNA bianconero ci insegna.
Una squadra senza senatori (via Szczesny, Rabiot e Danilo) non può trasmettere ai nuovi cosa vuol dire vivere la Juve. A maggior ragione se anche la guida tecnica è nuova.
Una dirigenza che era consapevole delle difficoltà legate alla rivoluzione in atto, ma non si aspettava ostacoli così numerosi. Problemi di gestione, certo, ma anche di risultati.
Una dirigenza, che per ora, merita un voto molto basso non solo per il mercato fatto, ma soprattutto per il silenzio. Serve un segnale, che ad oggi non sembra esserci.
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Bologna-Milan: il gesto di solidarietà del club rossoblu agli alluvionati
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Bologna-Milan è il recupero della nona giornata di Serie A, quando le due squadre non furono fatte scendere in campo per l’alluvione che colpì il capoluogo emiliano.
Il Bologna, come aveva già deciso all’epoca dei fatti, ha confermato che devolverà in favore degli alluvionati dello scorso ottobre metà dell’incasso della sfida del Dall’Ara in programma alle 20.45.
Questo il comunicato apparso sul sito del club rossoblu:
“Il Bologna FC 1909, come già comunicato il 24 ottobre scorso, devolverà la metà dell’incasso che sarà realizzato per la partita Bologna-Milan di questa sera alla raccolta fondi indetta dalla Città Metropolitana per sostenere le famiglie colpite dall’alluvione del 19 ottobre 2024″.
A seguire sono arrivate le parole di ringraziamento del Sindaco della Città Matteo Lepore: “Il Bologna F.C. devolverà metà dell’incasso della partita di questa sera contro il Milan per la raccolta fondi della Città metropolitana di Bologna in favore della popolazione colpita dall’alluvione dello scorso ottobre. A nome di tutta Bologna ringrazio la società e il Presidente Saputo per questo gesto di solidarietà e vicinanza per noi molto importante“.
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Scarpa d’Oro, la competizione si accende
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La corsa alla conquista della Scarpa d’Oro continua: in pole position l’attaccante del Liverpool Mohamed Salah. Ecco la classifica.
Mohamed Salah resta in cima alla classifica della Scarpa d’Oro, nonostante un momento di stallo con una partita senza reti contro il Newcastle.
L’attaccante del Liverpool mantiene un vantaggio di quattro gol su Harry Kane (Bayern Monaco) e Mateo Retegui (Atalanta), mentre Robert Lewandowski (Barcellona) ed Erling Haaland (Manchester City) sono superati dal bomber argentino dell’Atalanta.
Kylian Mbappé (Real Madrid) si trova al decimo posto, affiancato da Ousmane Dembélé (PSG).
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