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All Eyes On Me – il focus sull’8° turno di Premier League

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All Eyes On Me

Nuovo appuntamento con All Eyes On Me, la rubrica di Calcio Style dedicata alla Premier League. Di seguito il resoconto dettagliato dell’ottava giornata del campionato più seguito al mondo.

Il fascino unico emanato, unito alla perenne scia d’entusiasmo che pervade ogni stadio, confluisce in una commistione di spettacolo, ardore e qualità che conferisce a questo torneo l’aurea di lega paradisiaca in cui solamente i migliori interpreti del gioco possono essere o diventare i protagonisti.

Ottavo turno: vola l’Arsenal, risorge lo United. Pari spettacolo tra Brighton e Liverpool

All Eyes On Me

ARSENAL 1-0 MANCHESTER CITY (86′ Martinelli)

L’Arsenal fa propria una partita votata alla quintessenza del tatticismo infliggendo al Manchester City il secondo stop consecutivo in campionato per la prima volta dal 2018. Il gol del rientrante Martinelli, scaturito da una visionaria intuizione di Thomas e dalla rifinitura di Havertz, regala ai Gunners una vittoria che contro i Citizens mancava in campionato dal 2015.

Ancora una volta decisive le deviazioni sulle conclusioni vincenti per l’undici di Arteta: si è riproposto, infatti, lo stesso scenario dell’ultimo Community Shield seppur con protagonisti diversi, ad agosto Trossard e Akanji, ieri Martinelli e Aké.

Il doppio play, Jorginho al fianco di Rice con l’iniziale esclusione di Thomas, non ha dato i frutti sperati, inficiando anche sulla prova di Zinchenko, abituato ad usufruire di un altro tipo di uscita dalla morsa avversaria, in fase di possesso.

Anche la pesante defezione di Saka ha tolto imprevedibilità, costringendo ancora una volta Gabriel Jesus, grande ex della gara insieme al terzino ucraino, a decentrare la propria posizione di partenza. Ciononostante i rossi di Londra superano i diretti rivali in classifica e chiudono la giornata in testa alla classifica insieme al Tottenham.

Prestazione analoga anche da parte dei ragazzi di Guardiola, resisi realmente pericolosi soltanto ad inizio gara con la zampata di Gvardiol sventata sulla linea da Rice ed il mancino ravvicinato di Aké terminato in curva.

Non sono bastati i costanti avvicendamenti in cabina di regia e sulla catena di destra dell’asse Bernardo, Lewis, Alvarez per impensierire gli avversari. Arriva la terza sconfitta consecutiva tra Premier e Coppa di Lega senza Rodri. Coincidenza o fattore?

LUTON 0-1 TOTTENHAM (52′ Van de Ven)

Non si ferma più il Tottenham di Postecoglu: vince soffrendo, con l’uomo in meno, anche sul campo del Luton ed eguaglia il personale record di punti fatti dopo 8 giornate risalente alla stagione 1960-61, anno del double.

Il gol vittoria porta la firma dell’uomo meno atteso, Micky Van de Ven, che corregge in rete il quinto assist in campionato di Maddison sugli sviluppi di un corner corto. Prima rete in maglia Spurs, invece, per il centrale olandese arrivato in estate dal Wolfsburg.

Bravi, pazienti e coesi i ragazzi del nord di Londra nel non scomporsi dopo gli interventi monstre del portiere avversario Kaminski su Maddison e Kulusevski in avvio di gara e le colossali palle gol sprecate da Pedro Porro e Richarlison. Eccezionali, soprattutto, nel sopperire per un tempo intero all’ingenua espulsione di Bissouma, frutto di un doppio giallo arrivato in seguito ad una deprecabile simulazione.

Secondo stop di fila per il Luton dopo essere caduto anche nel recupero infrasettimanale contro il Burnley. Dopo il successo sul campo dell’Everton nella precedente giornata i ragazzi di Edwards devono tornare a guardarsi le spalle nonostante una prestazione generosa che li porta soltanto ad accarezzare il pareggio contro un avversario di tutt’altra levatura qualitativa.

Resta il rammarico per l’occasione da due passi cestinata da Adebayo ed il diagonale stretto di Morris sventato da Vicario nella ripresa.

BRIGHTON 2-2 LIVERPOOL (20′ Adingra, 40′, 46’pt (rig.) Salah, 78′ Dunk)

Pari spettacolo all’Amex Stadium tra due dei primi quattro attacchi del campionato, coadiuvati anche da grossolani errori delle rispettive difese avversarie.

I Seagulls, al secondo 2-2 di fila dopo quello in Europa League contro il Marsiglia, sbloccano la partita proprio su una macroscopica defaillance di Van Dijk che consegna il pallone al giovane Adingra bravo poi a depositare in porta il suo secondo gol in stagione. Stesso procedimento, ma a parti invertite nell’azione che porta al rigore del vantaggio Reds trasformato da Salah: il protagonista è Verbruggen che regala la sfera a Szoboszlai successivamente steso da Gross.

Lo stesso centrocampista ungherese da il là alla splendida azione del pari che termina sempre sui piedi di Salah, arrivato a quota 192 reti con i rossi del Merseyside, così come March, schierato per l’occasione terzino sinistro viste le pesanti assenze di Estupinan e Lamptey, che ispira su calcio da fermo la correzione sotto porta di capitan Dunk valida per il 2-2 finale

Il pareggio finale, incredibilmente non alterato dalle gigantesche palle gol divorate da due protagonisti delle ultime serate europee Gravenberch e Joao Pedro, mantiene invariate le distanze in classifica e non scalfisce l’ottimo status di entrambe le squadre.

WOLVERHAMPTON 1-1 ASTON VILLA (53′ Hee-Chan, 55′ Pau Torres)

Pareggio con rammarico per l’Aston Villa reduce da un successo gravoso in termini di energie spese in Conference League targato McGinn. Proprio lo scozzese marchia l’unico acuto dei Villans nel primo tempo sfiorando un gol da antologia.

L’undici di Emery, schierato con un insolito 4-4-2 con Cash esterno alto, alza i giri del motore nella ripresa tanto da costringere José Sa al miracolo sul tentativo di Watkins.

Il risultato si sblocca e viene inchiodato sull’1-1 finale in due minuti: i Wolves passano in vantaggio a sorpresa al 53′ con il secondo gol consecutivo di Hwang HeeChan innescato dall’ennesima fuga funambolica di Pedro Neto, davvero in un momento di grazia, e vengono ripresi dalla prima rete in Premier League di Pau Torres, fedelissimo di Emery arrivato in estate dal Villarreal, imbeccato dal cross di Watkins. Da annotare nel finale la doppia ammonizione rifilata a Lemina, reo di aver strattonato Zaniolo, ed il palo colpito sempre dall’11 dei Villans.

Il team di Birmingham mantiene comunque il quinto posto, mentre i lupi d’oltremanica ottengono un punto sofferto, utile per mantenere le distanze dalla zona retrocessione.

WEST HAM 2-2 NEWCASTLE (8′ Soucek, 57′, 62′ Isak, 89′ Kudus)

Dopo il roboante successo contro il PSG in Champions League il Newcastle impatta sul 2-2 al London Stadium contro il sempre ottimo West Ham, reduce anch’esso da una vittoria europea ai danni del Friburgo.

Ai Magpies non basta un Isak formato super per centrare il quarto acuto di fila in campionato. La doppietta che permette al centravanti svedese di agganciare Son al secondo posto della classifica marcatori alle spalle di Haaland viene livellata dalle marcature di Soucek, che bissa quella di settimana scorsa, e Kudus, arrivata nel momento più difficile per gli Hammers.

Sicuramente alla lunga hanno pesato le assenze di Gordon e Barnes, sostituiti dall’adattato Anderson, oltre a quelle altrettanto pesanti di Joelinton e Botman nello scacchiere di Howe. Da evidenziare, inoltre, nel computo totale della gara l’ennesimo assist chirurgico di Trippier e la bordata decisiva di Kudus, pagato 43 milioni in estate all’Ajax, alla prima gioia in campionato dopo la doppietta messa a segno contro il Backa Topola in Europa League.

MANCHESTER UNITED 2-1 BRENTFORD (26′ Jensen, 93′, 97′ McTominay)

Vittoria al cardiopalma per il Manchester United che nel recupero risorge dalle proprie ceneri e ricaccia, almeno momentaneamente, nell’abisso gli spettri della quinta sconfitta nel torneo ed il possibile conseguente esonero di ten Hag.

L’eroe di giornata è un puro cuore Red Devils, Scott McTominay, che mette a referto la sua seconda doppietta con i rossi di Manchester dopo quella siglata contro il Leeds nel dicembre 2020.

Il centrocampista scozzese, subentrato ad un Amrabat inserito per la prima volta al fianco di Casemiro, al minuto 87, cancella l’ennesima incertezza di Onana ed una delle tante prestazioni incolori dei propri compagni, punendo l’ex Lazio Strakosha, schierato al posto dell’infortunato Flekken, prima con una girata di destro in seguito ad un inusuale arpionamento della sfera, e poi con un colpo di testa da distanza ravvicinata sulla sponda aerea di Maguire, sistemato per l’occasione al centro della difesa insieme ad Evans con il conseguente spostamento di Lindelof sulla corsia mancina.

Il Brentford resta con un pugno di mosche dopo aver condotto la gara in termini di risultato per quasi 70 minuti. Il terzo centro in campionato di Jensen, arrivato con la forte complicità dell’ex portiere dell’Inter, non ha fruttato nemmeno un punto per le Bees che non vincono dal 19 agosto e perdono il terzo match di fila ad Old Trafford.

CRYSTAL PALACE 0-0 NOTTINGHAM FOREST

Pareggio senza gol a Selhurst Park tra Crystal Palace e Nottingham Forest. Le Eagles si confermano come seconda miglior difesa del torneo, ma anche come terzo peggior attacco.

Di occasioni prodotte dagli uomini di Hodgson infatti se ne contano due, entrambe capitate sui piedi di Mateta. La produzione offensiva dei padroni di casa senza Olise ed Eze risulta essere davvero innocua.

Ad uscire dal campo con maggiori rimpianti sono gli ospiti, resisi sensibilmente più pericolosi dalle parti di Johnstone rispetto a quanto abbia patito Turner. Il palo colpito da GibbsWhite con un dolce lob e la folle discesa palla al piede di Murillo sono le opportunità più ghiotte prodotte dall’undici di Cooper.

Terza “X” nelle ultime quattro uscite per il Forest, il Crystal Palace mantiene il nono posto.

 

BURNLEY 1-4 CHELSEA (15′ Odobert, 42′ (aut.) Al-Dakhil, 50′ (rig.) Palmer, 65′ Sterling, 74′ Jackson)

Seconda vittoria consecutiva per il Chelsea che prova a rilanciarsi dopo un avvio di stagione piuttosto complicato. I Blues si affidano ad uno Sterling immarcabile per superare il Burnley a domicilio con un risultato rotondo.

Prestazione sopra le righe dell’esterno ex City che, nell’ordine, provoca l’autogol di AlDakhil, si procura il rigore trasformato da Palmer e sigla la rete del doppio vantaggio con un diagonale mancino imprendibile. A rifinire il risultato ci pensa la seconda marcatura in questa Premier di Nicolas Jackson, trovato nel cuore dell’area dall’altro ex golden boy del City Palmer. I ragazzi di Pochettino arriveranno con il vento il poppa al derby della prossima giornata contro l’Arsenal.

A nulla è servita la rete del momentaneo vantaggio di Odobert al Burnley. Dopo aver superato il Luton nel recupero infrasettimanale i ragazzi di Kompany subiscono il sesto ko nelle prime otto uscite e restano inchiodati al terzultimo posto a quota quattro punti, davvero troppo pochi al netto dell’attenuante di un calendario fin qui proibitivo.

FULHAM 3-1 SHEFFIELD UNITED (53′ Decordova-Reid, 68′ (aut.) Robinson, 76′ (aut.) Foderingham, 92′ Willian)

Vince il Fulham davanti a propri tifosi e si scrolla di dosso l’etichetta di peggior attacco del torneo: tre gol rifilati al fanalino di coda Sheffield United tutti nel secondo tempo, dopo una prima frazione di studio e controllo.

La partita la sblocca DecordovaReid che torna a segnare a Craven Cottage dopo un anno al termine di una ripartenza fulminea guidata dall’ex Lazio Andreas Pereira. Ad incrementare il numero di segnature ci pensano Cairney, il cui tiro dalla distanza ripropone la stessa dinamica vista sugli sviluppi della conclusione di Valverde contro il Napoli in Champions, e Willian, che grazie ad una sfavillante azione personale marchia il suo nome negli almanacchi della Premier per la decima stagione diversa.

Continua a volare a picco lo Sheffield che entra nel match solamente grazie all’infortunio di Diop che provoca la sgasata di Larouci decisiva per l’autogol di Robinson. La squadra di Heckingbottom resta da sola in ultima posizione con ben 22 gol concessi e solamente 6 realizzati.

EVERTON 3-0 BOURNEMOUTH (8′ Garner, 37′ Harrison, 60′ Doucouré)

Dal Bournemouth al Bournemouth: dopo quattro sconfitte interne consecutive l’Everton ritrova lo smarrito il feeling con Goodison Park nel match contro le Cherries, l’ultimo avversario ad essere uscito sconfitto dallo stadio blu di Liverpool nello scorso campionato.

Un 3-0 perentorio degli uomini di Dyche che sbrigano la pratica già nel primo tempo con le prime reti in questa Premier di Garner, agevolato dallo scivolone di Zabarnyi, e Harrison, che scavalca Neto con un bellissimo arcobaleno. Il punto esclamativo sul successo dei Toffees lo mette Doucouré, già a quota tre nella classifica marcatori, bravo nel ribadire in rete il tentativo aereo ancora dell’esterno offensivo ex Leeds.

Resta al palo il Bournemouth, unica squadra insieme allo Sheffield United a non aver ancora vinto una partita nel torneo. Il penultimo posto ed il peggior attacco in solitaria impongono ora ad Iraola un cambio di rotta immediato per evitare il peggio.

Classifica e prossimo turno

1

Tottenham

20 8 6 2 0 18:8 +10
2

Arsenal

20 8 6 2 0 16:6 +10
3

Manchester City

18 8 6 0 2 17:6 +11
4

Liverpool

17 8 5 2 1 18:9 +9
5

Aston Villa

16 8 5 1 2 19:12 +7
6

Brighton

16 8 5 1 2 21:16 +5
7

West Ham

14 8 4 2 2 15:12 +3
8

Newcastle United

13 8 4 1 3 20:9 +11
9

Crystal Palace

12 8 3 3 2 7:7 0
10

Manchester United

12 8 4 0 4 9:12 -3
11

Chelsea

11 8 3 2 3 11:7 +4
12

Fulham

11 8 3 2 3 8:13 -5
13

Nottingham Forest

8 8 2 3 3 8:10 -2
14

Wolverhampton

8 8 2 2 4 9:14 -5
15

Brentford

7 8 1 4 3 11:12 -1
16

Everton

7 8 2 1 5 9:12 -3
17

Luton Town

4 8 1 1 6 6:15 -9
18

Burnley

4 8 1 1 6 7:20 -13
19

Bournemouth

3 8 0 3 5 5:18 -13
20

Sheffield United

1 8 0 1 7 6:22 -16

Prossimo turno:

Sabato 21 ottobre

Liverpool 13:30 Everton

Manchester City 16:00 Brighton

Newcastle 16:00 Crystal Palace

Bournemouth 16:00 Wolverhampton

Brentford  16:00 Burnley

Nottingham Forest 16:00 Luton

Chelsea 18:30 Arsenal

Sheffield United 21:00 Manchester United

Domenica 22 ottobre

Aston Villa  17:30 West Ham

Lunedì 23 ottobre 

Tottenham 21:00 Fulham

Premier League

Tottenham, Son: “Siamo delusi, manca la concentrazione”

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Tottenham, Son

Heung Min Son, esterno offensivo del Tottenham, ha rilasciato un’intervista dopo la partita di campionato persa in casa contro il Leicester.

Continua la crisi del Tottenham, che incassa il quarto ko di fila in Premier League, la sesta nelle ultime 7 gare. In vantaggio con Richarlison poco dopo la mezz’ora, gli Spurs hanno subito la rimonta del Leicester firmata VardyKhannouss nei primi 5 minuti del secondo tempo, e non sono riusciti a strappare neanche un punto.

Vittoria fondamentale per le Foxes, che venivano da 7 sconfitte consecutive in campionato e salgono al quartultimo posto della classifica, scavalcando sia il Wolverhampton che l’Ipswich Town. I londinesi invece devono guardarsi alle spalle, perché il vantaggio sulla zona retrocessione è di soli 8 punti.

Tottenham

Tottenham-Leicester 1-2: la delusione di Son nel postpartita

Al termine dell’incontro, il capitano degli Spurs Heung Min Son ha parlato ai microfoni di BBC Match of the Day.

La delusione per la sconfitta subita in rimonta
Cosa posso dire? Fa molto male, soprattutto quando stai vincendo all’intervallo e concedi due gol in un breve periodo di tempo. C’è delusione, è un pomeriggio molto frustrante. Non possiamo semplicemente dire che è stata stanchezza, perché eravamo usciti nel secondo tempo. Forse c’è stata un po’ di imprecisione: non sono errori individuali, ma generalmente tutto si sta combinando insieme“.

Da cosa dipendono i blackout del Tottenham
È solo una mancanza di concentrazione e un po’ di disorganizzazione, e in Premier League ogni squadra può punirci. Non siamo stati abbastanza bravi e a volte abbiamo preso decisioni sbagliate nel momento finale. È molto deludente non prendere tre punti e concedere gol come questi“.

Le critiche
Cerchiamo di bloccare ogni rumore esterno dalla squadra e dal gruppo. Vogliamo solo prendere il maggior numero di punti possibile. Ci sono ancora molte partite da giocare, vogliamo recuperare i giocatori e i giocatori esperti, e questo sarà molto utile. Dobbiamo concentrarci su ogni partita e su ogni sessione di allenamento“.

 

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Premier League

Manchester United, Bruno Fernandes butta benzina sul fuoco

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Manchester United, Bruno Fernandes

Bruno Fernandes risponde alle parole di Ruben Amorim, sottolineando la difficile situazione del Manchester United e l’importanza del coraggio.

La dichiarazione di Bruno Fernandes

In una recente intervista, Bruno Fernandes ha risposto alle affermazioni di Ruben Amorim, che aveva definito il Manchester United come “la peggior squadra” a causa delle loro attuali posizioni in classifica.

Fernandes ha spiegato che Amorim si riferiva al fatto che la squadra si trova probabilmente nella peggior posizione di sempre del club. Il centrocampista portoghese ha aggiunto che per giocare nel Manchester United è fondamentale avere il coraggio necessario per affrontare le sfide.

Il contesto della situazione

La situazione del Manchester United è oggetto di discussione da tempo, con il club che fatica a ritrovare la sua gloria passata. I tifosi e gli esperti di calcio sono in attesa di vedere come la squadra risponderà a queste critiche e se riuscirà a risalire la classifica.

Fernandes, con la sua leadership e determinazione, resta un punto di riferimento per la squadra, cercando di motivare i compagni e portare il club verso tempi migliori.

Per altre notizie sul calciomercato, clicca qui.

Fonte: l’account X di Fabrizio Romano

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Premier League

Manchester United, Rashford assente nell’undici titolare

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Barcellona

Marcus Rashford escluso dalla rosa del Manchester United: cosa sta succedendo con l’attaccante inglese?

L’attaccante del Manchester United, Marcus Rashford, non è stato convocato per la partita di oggi, alimentando speculazioni sul suo futuro nel club. L’assenza del giocatore ha attirato l’attenzione di tifosi e analisti, che si interrogano sui motivi dietro questa decisione. Nei giorni scorsi, Rashford era stato al centro di voci di mercato, ma il club non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito a un possibile trasferimento.

Manchester United, le ipotesi sul futuro di Rashford

L’assenza di Rashford sta generando numerose ipotesi. Alcuni sostengono che possa trattarsi di una scelta tecnica, mentre altri vedono in questa esclusione un chiaro segnale di mercato. In passato, il giocatore è stato accostato a diversi grandi club europei, e la sua situazione contrattuale potrebbe spingere lo United a considerare offerte interessanti. Rimane da vedere se ci saranno sviluppi nei prossimi giorni.

Per altre notizie sul calciomercato, clicca qui.

Fonte: l’account X di Fabrizio Romano

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