Qatar, 20 novembre 2022: iniziano i Mondiali. Ecco quali sono le caratteristiche che renderanno questa competizione diversa dalle altre.
La nazione scelta per ospitare i Mondiali di quest’anno è il Qatar, scelto ormai nel lontano 2010. A candidarsi erano stati 5 Paesi: oltre al Qatar, anche Australia, Corea del Sud, Giappone e Stati Uniti.
Gli stadi che ospiteranno le partite della principale competizione mondiale di calcio saranno otto, di cui tre nella capitale Doha: lo Stadio iconico di Lusail, lo Stadio Al-Bayt, lo Stadio Al-Janoub e lo Stadio Ahmed bin Ali;
gli impianti di Doha: lo Stadium 974, che verrà completamente smantellato al termine della competizione, lo Stadio dell’Education City e lo Stadio Al-Thumana.
Gli impianti che ospiteranno i Mondiali possono accogliere complessivamente più di 321.000 tifosi.
L’assegnazione di questi Mondiali al Paese è stata seguita da innumerevoli polemiche: si è ipotizzato che la scelta del Qatar sia stata dovuta al pagamento di tangenti ad alcuni ex dirigenti Fifa: a dirlo è stata l’FBI, che ha indagato a lungo sulle accuse di corruzione in campo calcistico.
Ad accettare le tangenti sarebbero stati due ex dirigenti in particolare: nella fattispecie l’ex presidente Conmebol Nicolas Leoz e l’ex capo della Federazione brasiliana Ricardo Teixeira. Nel mirino, anche l’assegnazione dei Mondiali del 2018 alla Russia.
Un altro aspetto problematico della scelta del Qatar come paese ospitante è il clima: il Comitato è stato costretto a spostare il Mondiale in inverno (malgrado solitamente si svolga in estate) per via delle temperature eccessivamente calde, che in estate possono superare i 50 gradi.
Anche d’inverno, la maggior parte dei partecipanti, abituata a un clima temperato, avrebbe bisogno di più recuperi in modo da potersi acclimatare, letteralmente.
Altri aspetti problematici: la conclamata violazione dei diritti umani nel Paese, la mancanza di un forte retaggio calcistico (il Qatar non si è mai qualificato per la Coppa del Mondo, ndr), un sistema di trasporti insufficiente. Quest’ultimo, in seguito, è stato molto potenziato proprio per far fronte all’impegno preso.
Un fattore importante da considerare è che il Qatar è a netta prevalenza di fede musulmana sunnita: per questo non sorprendono le rigide regole imposte dalla Federazione a calciatori e tifosi.
Regola numero uno: non bere alcol, perfettamente in linea con i precetti musulmani. Ecco altri comportamenti vietati o scoraggiati: l’omosessualità, l’immodestia (nell’abbigliamento), la profanità, il mancato rispetto dei luoghi di culto, la musica o i suoni ascoltati a volume troppo alto.
E ancora: gli appuntamenti romantici (con effusioni in pubblico?) e fotografare le persone senza il loro permesso. Insomma: si preannuncia un Mondiale morigerato sotto ogni aspetto. Almeno in pubblico.
Le nazioni partecipanti al Mondiale sono tenute al rispetto delle regole vigenti nel Paese ospitante anche quando esecrabili, come nel caso dell’omosessualità: a oggi, in Qatar si può essere condannati a morte se si viene accusati di “aver istigato o sedotto in alcun modo un maschio a commettere Sodomia“.
Quest’anno, come sappiamo fin troppo bene, l’Italia non parteciperà da protagonista ai Mondiali. Tuttavia nei club italiani militano moltissimi giocatori che saranno impegnati nella maggiore competizione calcistica.
Ai loro club, e a tutti i club detentori del cartellino di giocatori impegnati sul fronte Mondiali, la Fifa ha destinato un totale di 209 milioni di euro di indennizzo.
La formula premia i giocatori in base alla presenza nella competizione: ogni giorno di presenza vale 10.000 euro di bonus al club proprietario.
Il pagamento dell’indennizzo non sarà automatico, ma i singoli club dovranno farne richiesta a Fifa.
Veniamo ai primi appuntamenti legati al Mondiale. L’inaugurazione è prevista per il 20 novembre. La fase a gironi inizierà il dal 21 novembre, con le prime partite del girone A (Senegal, Olanda, Qatar ed Ecuador) e B (Inghilterra, Iran, Stati Uniti, Galles). La fase a gironi durerà 12 giorni.
Ad ospitare i due momenti clou della competizione, lo spareggio per il terzo posto e la finale, saranno, rispettivamente, il Khalifa International Stadium e lo stadio Losail, il più grande di tutti: può ospitare più di 86.000 persone.
Ora, per attendere chi sarà il vincitore del Mondiale più costoso di sempre (finora, solo per le infrastrutture, sono stati spesi 220 milioni di euro, ndr) bisognerà attendere domenica 18 dicembre.
Aggiornato al 14/10/2022 12:06
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