La Serie A prova la ripartenza. Possibile ritorno agli allenamenti ai primi di maggio e in campo alla fine dello stesso mese o i primi di giugno. Ogni società, facendo riferimento ai gruppi squadra dovrà rimanere in isolamento o dentro il centro sportivo o in un residence adiacente per il resto della stagione: giocatori, staff tecnici, medici e impiegati amministrativi che seguono in maniera diretta la prima squadra, praticamente un settantina di persone per ogni società.
Il calcio riprenderà e andrà avanti per un bel po’ a porte, rigorosamente, chiuse. Non tutte le società probabilmente potranno giocare nel proprio stadio. Walter Ricciardi, nel direttivo dell’OMS ha infatti dichiarato che gli scienziati stanno proponendo di giocare in aree del centro sud, territori che sono stati meno colpiti dal Covid-19, lo stesso governo su suggerimento del comitato scientifico diramerà provvedimenti a seconda delle aree geografiche.
Le squadre del Nord
Le società lombarde: Inter, Milan, Atalanta e Brescia sono in prima linea per quel che riguarda il rischio contagio, dal momento che la Lombardia è stata l’epicentro dell’emergenza e i numeri sono ancora inquietanti. Potrebbe essere un rischio portare le altre società dalle altre zone in questa regione. La Figc sta elaborando un progetto per utilizzare gli stadi del Centro-Sud riducendo al minimo i problemi logistici. C’è già un giro interlocutorio per portare le formazioni della Lomabardia a giocare in campo neutro. Nello specifico al momento l’Atalanta non avrebbe problemi a recarsi al Mapei Stadium di Reggio Emilia, dove ha già giocato gare di campionato per i lavori al proprio stadio; il Milan non sarebbe disponibile a giocare le proprie partite a Firenze, mentre l’Inter sarebbe meno disponibile a lasciare la Pinetina per mettersi in viaggio ogni due giorni: difficile allenarsi e rischio alto di contagio.Fatto salvo che i viaggi avverranno nel massimo della sicurezza a bordo di pullman, treni e aerei sanificati. Il Brescia invece sta facendo muro, non vuole continuare il campionato.
I club liguri e torinesi
Genoa e Sampdoria qualora in Liguria non ci fossero le opportune garanzie potrebbero anch’esse spostarsi in Toscana, oltre a Firenze ci sono Siena e Livorno disponibili. Le stesse sedi potrebbero essere raggiungibili da Juventus e Torino qualora ci fosse la necessità di spostarsi dal capoluogo piemontese. Poi altre sedi potrebbero essere Roma o comunque il Lazio, con alcuni stadi servite dalla comunicazione aerea